Settimana Santa a Valenzano
Settimana Santa a Valenzano | |
Mistero dell'Ultima Cena | |
Riti della Settimana Santa Processione | |
Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Passione e morte di Gesù Cristo |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Bari |
Comune | Valenzano |
Luogo specifico | Vie del centro storico, Chiesa di San Rocco |
Diocesi | Bari-Bitonto |
Periodo | Primavera |
Data mobile | Venerdì precedente la Domenica delle Palme - Venerdì Santo |
Data d'istituzione | 1671 |
Organizzata da | Comitato Feste Patronali |
Tradizioni religiose | Processioni |
Informazioni | info@settimanasantabitonto.it |
Collegamenti esterni Sito web Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) | |
La Settimana Santa a Valenzano (Bari) rievoca annualmente nella città pugliese con processioni e sacre rappresentazioni la passione e la morte di Gesù Cristo.
Descrizione
La Settimana Santa si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione:
Processione della Desolata
I riti della Settimana Santa si aprono nel pomeriggio del venerdì antecedente la Domenica delle Palme: i valenzanesi chiamano questa giornata la dì du u delore de Marì, ossia "il giorno del dolore di Maria", perché dedicato alla processione della Madonna desolata.
La processione vuole rappresentare la ricerca che Maria compì per ritrovare il Figlio, quando Gesù era ancora a predicare tra i discepoli.
La statua della Madonna addolorata, sistemata su una base processionale esce dalla Chiesa di San Rocco, detta anche chiesa matrice. Il corteo, che segue un percorso leggermente diverso da quello del Venerdì Santo, attraversa le vie e piazze del centro storico illuminate dalla luce dei ceri e dalle fiaccole e candele in mano ai fedeli che accompagnano il simulacro.
Negli anni Sessanta diventò una vera e propria Via Crucis che prevedeva la presenza del Crocifisso quattrocentesco, di scuola senese, della Chiesa di San Rocco, procedere davanti all'Addolorata, per poi voltarsi verso la Maria in ogni stazione. Attualmente la statua della Madonna è preceduta dalla Croce penitenziale con la Sacra Sindone portata dai ministranti e presbiteri.
Quando la Madonna esce dalla Chiesa matrice, viene recitato il Santo Rosario e vengono intonati canti e preghiere. Giunti sul luogo della stazione, il simulacro sosta per la meditazione della stazione, per poi riprendere il cammino.
Processione dei Misteri
Storia
La processione del Venerdì Santo è documentata sin dal 1671: all'epoca, dell'arcivescovo Giovanni Granafei (1666 - 1683). Essa venne istituita per volontà dei Frati francescani e del Capitolo della Chiesa di San Rocco. Si può supporre che i tre Misteri fondamentali (Gesù Cristo crocifisso, Gesù Cristo morto e Madonna addolorata) fossero presenti già alla prima delle processioni, forse accompagnati da statue minori.
Nel secolo successivo, la processione acquisì una maggiore importanza, tanto che già nel 1853 la sua organizzazione fu curata dall'arciprete, avvalendosi di un sacerdote capitolare e di tre deputati, essa si svolgeva al mattino, e comprendeva i primi Misteri proprietà di famiglie private, realizzati in cartapesta presso botteghe leccesi, che sarebbero presto diventati elemento tipico del rito.
A partire dal 1888, inoltre, la processione si arricchì della partecipazione della Confraternita dell'Addolorata, appena fondata.
Il numero dei Misteri, che nel 1947 toccava le 26 unità, nel 2012 ha raggiunto la cifra di 48 e, tranne la Madonna addolorata e il Gesù Cristo morto, di proprietà ecclesiastica, essi appartengono a famiglie che ne seguono direttamente la conservazione, l'addobbo e la scelta dei portatori, mantenendo viva questa tradizione di oltre trecento anni.
Gruppi scultorei
I gruppi scultorei processionali, detti Misteri, che sfilano nella mattinata del Venerdì Santo, sono 48 di cui 46 di proprietà privata. Infatti, la particolarità dei Misteri valenzanesi è che essi non appartengano ad istituzioni religiose o civiche, ma sono di famiglie private che ne curano la conservazione durante l'anno ed il trasporto nella processione. Ciascuno dei Misteri, realizzati in cartapesta, raffigura una scena della passione di Gesù Cristo.
I Misteri, attualmente condotti in processione, sono i seguenti:
- Congedo di Gesù Cristo da Maria (detto la Separazione);
- Lavanda dei piedi;
- Ultima Cena;
- Gesù Cristo nell'orto del Getsemani;
- Risveglio di san Pietro;
- Cattura di Gesù Cristo;
- Gesù Cristo davanti ad Anna;
- Negazione di san Pietro;
- Gesù Cristo davanti a Caifa:
- Gesù Cristo davanti ad Erode Antipa;
- Flagellazione, ha la particolarità di essere adornato con pesanti catene di ferro, a ricordare le fruste e i flagelli che straziarono le carni di Cristo, che creano un suggestivo rumore metallico che lo accompagna nel percorso processionale;
- Gesù Cristo alla colonna;
- Incoronazione di spine;
- Gesù Cristo schernito dai soldati;
- Gesù Cristo presentato al popolo da Ponzio Pilato;
- Ecce Homo (detto popolarmente Gesù alla canna): questo è l'unico Mistero, oltre al Gesù Cristo morto ad essere realizzato completamente in gesso, ed il più antico di tutti;
- Ponzio Pilato si lava le mani;
- Gesù Cristo condannato alla croce (detto semplicemente la Condanna);
- Imposizione della croce;
- Gesù Cristo caricato della croce;
- Gesù Cristo cade per la prima volta;
- Incontro di Gesù Cristo con Maria sulla via del Calvario;
- Gesù Cristo aiutato da Simone il Cireneo a portare la croce;
- Gesù Cristo incontra santa Veronica;
- Santa Veronica;
- Gesù Cristo cade per la seconda volta;
- Incontro con le pie donne;
- Gesù Cristo cade per la terza volta;
- Spoliazione di Gesù Cristo;
- Gesù Cristo inchiodato alla croce;
- Soldati giocano a dadi la tunica di Gesù Cristo;
- Crocifissione (detto Tre Croci);
- San Giovanni apostolo;
- Santa Maria Maddalena penitente;
- Gesù Cristo crocifisso con santa Maria Maddalena;
- Soldato porge a Gesù Cristo la spugna intrisa d'aceto (detto Somministrazione dell'aceto);
- Gesù Cristo crocifisso (detto Calvario): questo, insieme alla statua della Madonna addolorata, è l'unico Mistero che non si ferma quasi mai, e il cambio dei portatori avviene, mentre il gruppo è in processione, senza fermarsi e senza appoggiarlo sui supporti. I suoi portatori indossano sul capo una corona di spine;
- Longino, il centurione;
- Giuseppe d'Arimatea chiede il corpo di Gesù Cristo a Ponzio Pilato: questo è il Mistero più grande e pesante condotto dai sedici ai venti portatori;
- Gesù Cristo deposto dalla croce (detto Schiodazione);
- Pietà;
- Trasporto di Gesù Cristo al sepolcro;
- Unzione del corpo di Gesù Cristo;
- Gesù Cristo deposto nel sepolcro;
- Gesù Cristo morto: questa statua viene "scortata", durante la processione, da fanciulli in saio bianco, oltre che dai sacerdoti;
- Tre Marie al sepolcro;
- Esaltazione della Santa Croce
- Madonna Addolorata: questa statua, che raffigura Maria Vergine con un manto scuro e la spada nel petto, poche ore prima della processione, viene "vestita". La tradizione vuole che la chiesa, dove è normalmente collocata, resti chiusa e che solo le donne possano svolgere questa funzione. La Madonna, durante il percorso, è attorniata dalle consorelle dell'Addolorata che porta ceri ed intonano canti.
Protagonisti
La processione dei Misteri è animata da vari protagonisti, fra i quali si ricordano:
Proprietari
La caratteristica della processione dei Misteri di Valenzano è che questa presenta varie decine di gruppi scultorei processionali che raffigurano scene della passione di Gesù Cristo, commissionati nella quasi totalità da devoti privati, sia per grazia ricevuta, sia per devozione. Inoltre, vi sono casi di Misteri ricevuti in eredità o per donazione.
Portatori
Non essendo di proprietà ecclesiastica, i Misteri sono portati a spalla da portatori comuni, spesso amici e conoscenti del proprietario. In nessuna confraternita operante sul territorio esistono portatori a cui viene affidato il compito di portare a spalla un Mistero. I portatori, pertanto, svincolati da qualsiasi ordine confraternale o religioso, sovente vestono in completo nero, in segno di lutto, e si sostengono nel cammino con uno dei supporti che poi servirà per appoggiare il gruppo. Essere portatore è un onore e spesso la tradizione si rinnova di padre in figlio.
Ogni squadra di portatori ha un caposquadra o capo dei portatori, solitamente il veterano fra tutti, che impartisce i comandi vocali affinché il Mistero venga condotto in processione, dondoli, si giri o semplicemente venga appoggiato sui supporti durante le soste.
I comandi basilari del caposquadra, che verranno poi scanditi da ogni gruppo, e si ripeteranno per tutta la processione, affinché questa sia ordinata ed organizzata nel migliore dei modi, sono:
- PRONTI? - ordine impartito quando i portatori devono posizionarsi con le spalle sotto le stanghe, in attesa del prossimo comando.
- SUEZ! o SUEZZE! - il comando di sollevare all'unisono il Mistero sulle spalle.
- VIA! - il comando che sancisce l'inizio o la ripresa del percorso processionale, cominciando sempre e tassativamente con il passo sinistro.
- PASSO! - quando si perde il passo, il caposquadra intima la ripresa dello stesso con questo comando.
- ALT! - ordine che viene impartito per le soste durante la processione. Il Mistero viene delicatamente appoggiato sui supporti.
Ragazze al pizzo
Le ragazze del pizzo (in dialetto, vonn'o pizze) sono giovani donne che reggono i cordoni laterali legati alla base di ciascun gruppo scultoreo.
Le giovani, che accompagnano i Misteri durante la processione, vestono in nero con un velo nero (la quadrata) sul capo e nella mano libera reggono una candela o un bouquet con gli fiori utilizzati per addobbare il Mistero. Solo le ragazze al pizzo, che accompagnano i Misteri dell'Ultima Cena e della Lavanda dei piedi, indossano un abito celeste con un velo bianco sulla testa.
La tradizione vuole che le ragazze al pizzo siano tutte nubili e che non possano accompagnare più il Mistero nel momento che si sposano.
Figuranti
I figuranti, che precedono il Mistero e lo accompagnano, sono bambini che rappresentano:
- crociferi, vestiti con saio rosso e cordone bianco, portano sul capo una corona di spine;
- alcuni protagonisti della passione di Gesù;
- angeli o fanciulli con tuniche bianche che portano gli strumenti simbolici della Passione.
Solo due Misteri, oltre ai figuranti davanti al gruppo, hanno dei fanciulli che li accompagnano lateralmente:
- Gesù Cristo crocifisso da ragazzi vestiti con un saio nero stretto in vita da un cordone bianco che reggono dei bouquet di fiori issati su un'asta di legno;
- Gesù Cristo morto da ragazzi abbigliati con un saio bianco e reggono anch'essi un bouquet di fiori issati su un'asta di legno, oltre ai figuranti davanti al gruppo.
Tammurre
La processione del Venerdì Santo è annunciata dal cosiddetto tammurre (tamburo), un quartetto composto da musici che suonano rispettivamente il flauto, la grancassa, il tamburo e i piattini turchi. Talora viene aggiunto l'uso della tromba ed eliminato quello dei piatti.
I suonatori vanno a passi lenti, suonando con ritmo cadenzato e monotono, creando un lamento funebre, melodico e triste.
Incappucciati
Gli incappucciati, che aprono la processione e che non sono membri di nessuna confraternita, sono quattro, vestiti di saio nero con cappuccio dello stesso colore che copre interamente il volto: il primo porta una bandiera nera, simbolo della morte; altri due annunciano la processione facendo suonare le traccole; l'ultimo regge la croce della Passione.
Svolgimento
La mattina del Venerdì Santo, alle ore 8.00, uno sparo alla periferia del cittadina, avverte i proprietari dei Misteri ad affrettarsi a completare gli ultimi preparativi.
Dalle 8.30 in poi i portatori, si dirigono in direzione delle case dei proprietari del proprio Mistero. Le musiche delle varie bande, messe a disposizione da quasi tutti i proprietari dei Misteri, sono avvertibili da ogni parte del borgo. I proprietari dei Misteri accolgono i portatori offrendogli una colazione. Essi si occupano anche della preparazione del gruppo avvitando le statue sulle basi, calibrando le stanghe ed, infine, sistemandoli sui supporti davanti alle abitazioni dei proprietari.
I membri del Comitato Feste Patronali iniziano, a girare per il centro storico per chiamare a raccolta i Misteri. La banda messa a disposizione dal Comitato si posiziona davanti alla casa del Mistero e lo "chiama".
I portatori abbracciano le stanghe ed al comando del caposquadra - Uno, due, tre, sulle spalle! - issano il Mistero e si incamminano. Dietro il gruppo, vengono gli altri portatori, che daranno il cambio a quelli sotto la base, mentre uno di loro porta i supporti dalla casa del proprietario al Corso Aldo Moro, per posare successivamente il Mistero.
Giunti sul posto, il gruppo scultoreo viene sistemato sui supporti già posizionati nella collocazione prefissata dal Comitato (in base alla numerazione dei Misteri), in attesa dell'inizio della processione.
Dalla Chiesa di San Rocco, escono quattro incappucciati neri, che aprono la processione, seguiti dai Misteri.
Quando la processione giunge nei pressi della Chiesa di Santa Maria di San Luca, c'è il rituale "saluto". La statua della Madonna addolorata si gira per alcuni secondi, quasi ad inchinarsi.
Intorno alle 3.00 del pomeriggio, l'ora in cui Gesù spirò, i Misteri ritornano sul Corso Aldo Moro, da dove erano partiti circa cinque ore prima. Solo la Madonna addolorata si nasconde nelle vie del centro storico. In questo momento, il parroco della Chiesa Matrice, dal balcone della Canonica, tiene una breve omelia, al termine della quale invoca la Vergine con le parole: Maria, Maria, vieni dai tuoi figli, l'Addolorata riappare e viene sollevata sulle braccia, fino a raggiungere il balcone del parroco. Dopo aver benedetto i fedeli, il parroco infila tra le braccia dell'Addolorata la Croce lignea, usata solo in occasione del Venerdì Santo.
L'Addolorata, infine, ritorna in Chiesa e i Misteri rientrano nelle abitazioni dei loro proprietari.
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