Adorazione dei pastori tra santi e donatori (Hugo van der Goes)

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Firenze Gal.Uffizi H.VanDerGoes TritticoPortinari 1477-78.jpg

Hugo van der Goes, Trittico Portinari (aperto) con Adorazione dei pastori tra santi e membri della famiglia Portinari, 1477 - 1478, olio su tavola
Trittico Portinari
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Firenze
Comune Stemma Firenze
Diocesi Firenze
Ubicazione specifica Galleria degli Uffizi
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Firenze
Luogo di provenienza Chiesa di Sant'Egidio
Oggetto trittico
Soggetto Adorazione dei pastori tra santi e membri della famiglia Portinari; Annunciazione
Datazione 1477 - 1478
Ambito culturale
ambito fiammingo
Autore Hugo van der Goes
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 253 cm, l. 608 cm
Virgolette aperte.png

8C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama»....
15Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Virgolette chiuse.png

L'Adorazione dei pastori tra santi e donatori (detto Trittico Portinari) è un trittico, dipinto tra il 1477 e il 1478, ad olio su tavola, da Hugo van der Goes (1440 ca. - 1482), proveniente dalla Chiesa di Sant'Egidio a Firenze e conservato nella Galleria degli Uffizi nella stessa città toscana.

Descrizione

Il trittico è articolato in tre scomparti, di cui quelli laterali sono dipinti su entrambe le facciate.

Scomparto centrale

Nello scomparto centrale è raffigurata l'Adorazione di Gesù Bambino, basata su una delle visioni di santa Brigida di Svezia, che si svolge in uno scenario imponente, in cui figure celesti e terrene convivono insieme, come se s'incontrassero.

La scena è ambientata davanti alla stalla rappresentata come una loggia con colonne, ubicata al margine di una città della quale s'intravedono alcuni edifici, fra cui si nota il palazzo abbandonato del re Davide, progenitore di Gesù Cristo, riconoscibile per il simbolo dell'arpa scolpito sulla lunetta del portale d'ingresso.

Nel dipinto compaiono:

  • al centro:
    • Maria Vergine inginocchiata e con le mani giunte e rivolte in basso, verso il Bambino;
    • Gesù Bambino deposto in terra tra raggi che ne rivelano la santità: si tratta della rappresentazione di Gesù come "Luce del mondo", tanto che la sua figura rischiara alcuni dei presenti.
    • Due angeli inginocchiati in adorazione, vestiti di azzurro;
    • Due gruppi di angeli in adorazione, in primo piano, in posizione simmetrica: due vestiti di bianco a sinistra; cinque con vesti più elaborate a destra.
  • a sinistra:
    • san Giuseppe, con la veste rossa;
    • Bue ed asino, appaiono da dietro una colonna;
    • Due angeli volano in alto.
  • a destra:
    • Tre pastori, ritratti con grande realismo nei loro umili vestiti, con un quarto che sta arrivando sullo sfondo;
    • Alcuni angeli si levano in volo nel cielo.
Hugo van der Goes, Trittico Portinari (part. Natura morta), 1477 - 1478, olio su tavola

Da notare nello scomparto centrale:

  • Sullo sfondo, il pittore dipinse l'Annuncio ai pastori da parte dell'angelo.
  • Nel dipinto, in primo piano, è rappresentata una splendida Natura morta con due vasi di fiori ed un covone di frumento, dal valore allegorico:
  • La scena della nascita di Gesù allude alla sua morte e resurrezione. Lo zoccolo in terra indica che qualcuno è scalzo: in quel periodo si credeva che andare scalzi fosse garanzia della sacralità, come il terreno su cui camminò Mosè quando Dio gli ordinò: "Togliti i sandali dai piedi, poiché il luogo sul quale tu stai è una terra santa" (Esodo 3,5).

Scomparti laterali

Il trittico ha gli scomparti laterali chiudibili, poiché all'epoca si soleva mostrare lo scomparto centrale, solo in occasioni di particolari solennità. Per questo la maggior parte del tempo, l'opera restava chiusa ed era necessario dipingere anche il retro degli scomparti laterali. Di solito venivano utilizzati a tale fine soggetti più sobri ed essenziali. In questo caso Hugo van der Goes dipinse i membri della famiglia Portinari inginocchiati in preghiera presentati, ciascuno, dal proprio protettore. Le figure dei membri della famiglia committente seguono delle proporzioni gerarchiche.

Hugo van der Goes, Trittico Portinari (chiuso) con Annunciazione (1477 - 1478), olio su tavola
  • scomparto laterale sinistro, dipinto su due facciate:
  • scomparto laterale destro, dipinto su due facciate:

Notizie storico-critiche

Il trittico fu commissionato da Tommaso Portinari (1424 - 1501), banchiere fiorentino, responsabile della filiale del Banco dei Medici a Bruges.

Gli scomparti dell'opera furono trasportati da Bruges a Pisa per nave, e successivamente risalirono l'Arno su imbarcazioni fluviali fino a Firenze, dove il dipinto giunse nel 1483. Fu collocato nella Chiesa di Sant'Egidio dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, sotto il patronato della famiglia Portinari.

Sebbene a Firenze si conoscessero già opere fiamminghe ed avessero nel tempo ispirato a più riprese gli artisti locali, il Trittico era l'opera di maggiori dimensioni fino allora trasportata in città, ed ebbe grande influenza sul Rinascimento fiorentino.

Nel 1567 subì uno smembramento, quando vennero anche distrutti gli affreschi che decoravano la Chiesa di Sant'Egidio. Gli scomparti fortunatamente non andarono dispersi e nel 1871 fu possibile ricomporli.

Nell'anno 1900 fu trasferito alla Galleria degli Uffizi insieme ad altre opere, che provenivano dall'Ospedale di Santa Maria Nuova.

Bibliografia
  • Carlo Bertelli et. al., Storia dell'Arte Italiana, vol. 2, Editore Electa-Bruno Mondadori , Milano 1990, pp. 300 - 301 ISBN 9788842445227
  • Susanna Buricchi, Galleria degli Uffizi, Firenze, col. "I Grandi Musei del Mondo", Editore Scala, Roma 2003, pp. 254, 300 - 301
  • Luigi Mallé, Atlante della pittura. Maestri fiamminghi, Editore De Agostini, Novara 1965, p. 23
  • Rolf Toman, Arte italiana del Rinascimento: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, p. 286 - ISBN 9783829020404
  • Rolf Toman, Il Gotico: architettura, scultura e pittura, Editore Könemann, Colonia 1998, pp. 418 - 419 ISBN 9783829025652
Voci correlate