Pietro Gravina

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Pietro Gravina
Cardinale
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battezzato
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Ritratto di Pietro Gravina; Lucerna, convento dei Cappuccini, Galleria dei nunzi
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 80 anni
Nascita Montevago
16 dicembre 1749
Morte Palermo
6 dicembre 1830
Sepoltura Cattedrale di Palermo
Conversione
Appartenenza
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Ordinazione presbiterale 7 aprile 1792
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Consacrazione vescovile Roma, Chiesa di Sant'Andrea di Monte Cavallo, 14 settembre 1794 dal card. arc. Francesco Saverio de Zelada
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Cardinale in pectore
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8 marzo 1816 da Pio VII (vedi)
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Cardinale per 14 anni, 8 mesi e 29 giorni
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Pietro Gravina (Montevago, 16 dicembre 1749; † Palermo, 6 dicembre 1830) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Pietro Gravina nacque a Montevago (Agrigento) il 16 dicembre 1749 da una famiglia di discendenza spagnola, esponente di spicco del patriziato di Palermo. Era figlio di Giovanni Gravina Moncada, duca di San Michele, III duca di Montevago e Grande di Spagna, e di Eleonora Napoli di Montaperto, dei principi di Resuttana Monteleone. Fu battezzato il 26 dicembre seguente. Suo fratello Federico Carlo, grand'ammiraglio, comandò la flotta spagnola nella battaglia di Trafalgar nel 1805 ove venne gravemente ferito, mentre suo fratello Gabriello Maria, O.S.B. (Ch), fu vescovo di Catania e poi cappellano maggiore del Regno delle Due Sicilie.

Formazione

Dopo gli studi al Seminario Teatino di Palermo, fu inviato a Roma presso il Collegio Clementino ove si laureò nel 1769 in filosofia con una tesi dal titolo Praepositiones philosophicae. Conseguì poi un dottorato in utroque iure all'Università La Sapienza per poi entrare alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici dove studiò diplomazia. Completò la sua formazione giuridica lavorando per tre anni con l'avvocato Antonio Maria Gasparri. Ricevette gli ordini minori a Palermo il 7 settembre 1778.

Entrò poi nell'amministrazione pontificia e il 5 aprile 1781 fu nominato referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica e protonotario apostolico non partecipante. Dal 1783, e per un decennio, fu governatore in varie città dello stato pontificio.

Nel 1792 ricevette l'ordinazione sacerdotale e fu nominato protonotario apostolico ad honorem.

Episcopato

Preconizzato per la nunziatura, fu eletto arcivescovo titolare di Nicea nel 1794 e consacrato il 14 settembre di quell'anno nella Chiesa di Sant'Andrea di Monte Cavallo di Roma, per Imposizione delle mani del cardinale Francesco Saverio de Zelada, segretario di Stato, assistito da Nicola Buschi (Ch), arcivescovo titolare di Efeso, e da Michele Di Pietro, allora vescovo titolare di Isauriopoli. Fu quindi nominato alla nunziatura svizzera il 16 settembre seguente.

Gli anni della nunziatura elvetica coincisero con i drammatici avvenimenti della Rivoluzione francese. Intensa fu l'opera del nunzio in favore di numerosi esuli di quella nazione, soprattutto appartenenti al clero, rifugiati in Svizzera. Tra coloro cui offrì ospitalità si annoverano gli arcivescovi di Parigi, Langres, Agen, Besançon e altri prelati. Rimase in carica sino al 1800, pur avendo lasciato Lucerna già dal 1798, a causa dell'avanzata delle truppe rivoluzionarie francesi. Nel 1799 cercò rifugio a Costanza e poi in territori asburgici, col nunzio Annibale Sermattei della Genga futuro papa Leone XII, sino a giungere a Monaco di Baviera.

Fu richiamato a Roma dopo la prima restaurazione del governo papale; nel 1802 venne nominato consultore della Sacra Congregazione della Consulta per le Indulgenze e nel 1803 fu quindi incaricato della nunziatura in Spagna. Rimase in tale carica sino alla sua promozione al cardinalato. Negli anni 1812-1813 fu in conflitto con la Junta de Cádiz e col cardinale Luis María de Borbón y Vallábriga, arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, per la difesa dei privilegi degli ecclesiastici e la soppressione del tribunale dell'Inquisizione, motivi che gli costarono l'esilio in Portogallo nel luglio del 1813. Dopo la restaurazione di re Ferdinando VII, nel luglio del 1814 ritornò a Madrid. Lasciò la capitale spagnola definitivamente nel 1817.

Cardinalato

Papa Pio VII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro dell'8 marzo 1816. Rientrò a Roma il 15 novembre 1817 e ricevette la berretta cardinalizia con il titolo presbiterale di san Lorenzo in Panisperna. Nel 1816 era pure stato nominato arcivescovo di Palermo da re Ferdinando I delle Due Sicilie e preconizzato dal papa il 23 settembre di quello stesso anno. Entrò nella sua sede nella primavera del 1818. Dopo la rivoluzione siciliana del 1820 il cardinale tentò invano di acquietare le rivolte. Accolse nel palazzo episcopale molti fuggiaschi e incoraggiò i notabili della città a difendere i diritti del governo legittimo. Il 18 luglio fu eletto presidente della giunta provvisoria di pubblica sicurezza ma pochi giorni dopo rinunciò all'incarico. L'anno seguente esercitò le funzioni di luogotenente generale del regno dal 2 aprile al 10 giugno.

Partecipò al conclave del 1823 che elesse papa Leone XII. Giunse dodici giorni dopo l'apertura, il 15 settembre, con il preciso incarico del re delle Due Sicilie di sostenere la linea innovatrice del Ercole Consalvi. Tuttavia, presto guadagnato all'opposta fazione degli "zelanti", favorì la loro vittoria facendo fallire i progetti napoletani. Nel conclave del 1829, che elesse Pio VIII, presentò l'esclusiva della monarchia spagnola contro il cardinale Giacomo Giustiniani.

Morte

Morì il 6 dicembre 1830 all'età di 81 anni. La sua salma venne esposta nella cattedrale metropolitana di Palermo e venne sepolto nella cappella del Santissimo Sacramento in quella stessa chiesa.

Genealogia episcopale

  Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Governatore di Città di Castello[1] Successore:  
Francesco Bucciotti 9 luglio 1783 - 25 febbraio 1785 vacante I
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VII
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IX
X
con
con
Francesco Bucciotti {{{data}}} vacante
Predecessore: Governatore di Fano Successore:  
Viviano Orfini 25 febbraio 1785 - 13 agosto 1790 Alessandro Macedonio[2] I
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IX
X
con
con
Viviano Orfini {{{data}}} Alessandro Macedonio[2]
Predecessore: Governatore di Spoleto Successore:  
Salvatore Ventimiglia 13 agosto 1790 - 25 gennaio 1793 Antonio Maria Frosini[3] I
II
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con
con
Salvatore Ventimiglia {{{data}}} Antonio Maria Frosini[3]
Predecessore: Governatore di Ancona Successore:  
Antonio Maria Frosini 25 gennaio 1793 - 7 marzo 1794 Domenico Campanari I
II
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X
con
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Antonio Maria Frosini {{{data}}} Domenico Campanari
Predecessore: Arcivescovo titolare di Nicea Successore:  
Jean-Siffrein Maury 12 settembre 1794 - 8 marzo 1816 Francesco Serra-Cassano I
II
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con
Jean-Siffrein Maury {{{data}}} Francesco Serra-Cassano
Predecessore: Nunzio apostolico per la Vecchia Confederazione Successore:  
Giuseppe Vinci 20 settembre 1794 - 12 aprile 1798 - I
II
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X
con
con
Giuseppe Vinci {{{data}}} -
Predecessore: Nunzio apostolico per la Repubblica Elvetica Successore:  
- 12 aprile 1798 - 1º marzo 1803 Fabrizio Sceberras Testaferrata
(nunzio apostolico per la Svizzera)
I
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con
con
- {{{data}}} Fabrizio Sceberras Testaferrata
(nunzio apostolico per la Svizzera)
Predecessore: Nunzio apostolico per la Spagna Successore:  
Filippo Casoni 1º marzo 1803 - 8 marzo 1816 Giacomo Giustiniani I
II
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con
con
Filippo Casoni {{{data}}} Giacomo Giustiniani
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Palermo Successore:  
Raffaele Mormile, C.R. 23 settembre 1816 - 6 dicembre 1830 Gaetano Maria Trigona e Parisi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Raffaele Mormile, C.R. {{{data}}} Gaetano Maria Trigona e Parisi
Predecessore: Primate di Sicilia Successore:  
Raffaele Mormile, C.R. 23 settembre 1816 - 6 dicembre 1830 Gaetano Maria Trigona e Parisi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Raffaele Mormile, C.R. {{{data}}} Gaetano Maria Trigona e Parisi
Predecessore: Gran priore per l'Italia-Sicilia dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Successore:  
Raffaele Mormile,C.R. 23 settembre 1816 - 6 dicembre 1830 Gaetano Maria Trigona e Parisi I
II
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con
Raffaele Mormile,C.R. {{{data}}} Gaetano Maria Trigona e Parisi
Predecessore: Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna Successore:  
Valentino Mastrozzi 15 novembre 1817 - 6 dicembre 1830 Luigi Del Drago I
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VI
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con
con
Valentino Mastrozzi {{{data}}} Luigi Del Drago
Note
  1. Christoph Weber, Legati e Governatori dello Stato Pontificio (1550-1809) su archivi.beniculturali.it ( ). URL consultato il 08-03-2019
  2. Macedonio (11.21. monsignor don Alessandro Macedonio Patrizio Napoletano; Prelato Domestico di Siua Santità) su genmarenostrum.com. URL consultato il 08-05-2019
  3. Gazzetta di Parma su books.google.ch. URL consultato il 28-05-2019
Bibliografia
  • Marco Maiorini, GRAVINA, Pietro su treccani.it, Treccani Dizionario degli Italiani, 2002 URL consultato il 25-05-2019