Sant'Aureliano di Arles

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Sant'Aureliano di Arles
Vescovo
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 28 anni
Nascita 523
Morte Lione
16 giugno 551
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale VI secolo
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Consacrazione vescovile 23 agosto 546
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 16 giugno
Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 16 giugno, n. 6:
« A Lione in Francia, deposizione di sant'Aureliano, vescovo di Arles, che, nominato vicario in Francia dal Papa Vigilio, eresse due monasteri nella sua città, l'uno maschile, l'altro femminile, dando loro una regola da lui redatta. »

Sant'Aureliano di Arles (523; † Lione, 16 giugno 551) è stato un vescovo francese.

Era figlio di Sacerdote, che diverrà arcivescovo di Lione dal 549 al 552 e sarà venerato anch'egli come santo,[1] e cugino germano di San Nicezio di Lione (†573), che successe al padre di Aureliano sulla cattedra vescovile della città (dal 553 alla morte).

Biografia

Origini e primi anni

Aureliano nacque nel 523 ma secondo lo storico benedettino François Clément (1714 - 1793), nel 499,[2] da una famiglia aristocratica borgognona, vicino al potere e che giocava un ruolo importante presso i re franchi.

Arcivescovo di Arles

Aureliano succedette ad Aussanio († 546) nella sede episcopale di Arles il 23 agosto del 546. La sua nomina, allorché aveva solo 23 anni, ad una delle sedi vescovili più importanti della Gallia, fu dovuta sia alle qualità spirituali e religiose di Aureliano che alla fiducia in lui riposta da re Childeberto I, che sperava in un punto di appoggio affidabile nelle terre che si affacciavano sul Mediterraneo.

In ogni caso non meravigliò il fatto che il nuovo vescovo avesse ricevuto, poco tempo dopo la sua consacrazione, il pallio ed il vicariato apostolico di Gallia, palesemente con l'assenso della corte merovingia. Ciò avvenne a partire dal 548, quando ricevette pallio e nomina a vicario della Santa Sede da papa Vigilio.

Nel medesimo anno Aureliano fondò ad Arles, per disposizione di re Chidelberto, un monastero maschile. Questo monastero intra-muros, chiamato "Monastero dei Santi Apostoli", fu l'origine della Chiesa della Croce nel quartiere de La Roquette di Arles, detto anche "Borgo Vecchio". Il primo abate del monastero fu sant'Fiorentino di Arles († 553), venerato successivamente come santo.

Aureliano arricchì l'abbaziale del monastero con reliquie e diede ai suoi religiosi una regola monastica "piena di spirito di saggezza e di mortificazione". Egli ne fondò anche uno femminile all'interno dei bastioni della città, purtroppo poco noto, gli diede una regola simile a quella benedettina e lo pose sotto la protezione della Santa Vergine.

Egli partecipò al concilio di Orléans che fu aperto il 28 ottobre 549, e noi sappiamo da San Gregorio di Tours che, nello stesso anno, Arles fu colpita dall'epidemia di peste, detta peste di Giustiniano.

Poco tempo dopo, nel 550, a seguito dello Scisma tricapitolino , egli inviò un chierico della sua diocesi a Costantinopoli ad incontrare papa Vigilio, per avere conferma della condanna del Pontefice dei Tre Capitoli,[3] Vigilio gli rispose in una lettera data 29 aprile 550 dove si giustificava dicendo che non intendeva ammettere alcuna proposizione contro quanto stabilito dai concili di Nicea, di Calcedonia e di Efeso e gli domandò di intervenire presso Childeberto affinché costui ottenesse dall'ariano Totila re dei Goti, il rispetto della Chiesa di Roma.

Nel 1308, sulla sua tomba, sita nella Chiesa di San Nicezio a Lione, fu scoperta un'iscrizione che indicava come Aureliano fosse deceduto in quella città il venerdì 16 giugno del 551.

Successioni

Predecessore: Arcivescovo di Arles Successore: Arcbishoppallium.png
Aussanio
543 - 546
546 - 551 Sapaudo
552 - 586
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Aussanio
543 - 546
{{{data}}} Sapaudo
552 - 586
Note
  1. Santi, beati e testimoni - San Sacerdote
  2. François Clément, Histoire littéraire de la France: VIe et VIIe siècles, Tome III, page 252 qui
  3. Vigilio, venne trasferito a forza a Costantinopoli per ordine dell'imperatore Giustiniano I di Bisanzio, fu ivi imprigionato e dopo vari tentennamenti firmò la condanna dei Tre Capitoli (8 dicembre 553)
Bibliografia

in lingua francese :

  • Paul Guérin, Les petits Bollandistes [Document électronique] : vies des saints... Tome septième, Du 14 juin au 2 juillet (Accessible sous Gallica)
  • Christian Settipani, Les ancêtres de Charlemagne, 1989
  • François Clément, Histoire littéraire de la France: VIe et VIIe siècles – Tome III - 1735; page 252 qui
Collegamenti esterni