Beato Clemens August von Galen

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Beato Clemens August von Galen
Cardinale
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battezzato
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Nec Laudibus, Nec Timore (ne con le lodi ne con le minacce)

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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 68 anni
Nascita Dinklage
16 marzo 1878
Morte Münster
22 marzo 1946
Sepoltura cattedrale di Münster
Conversione
Appartenenza Diocesi di Münster
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Ordinazione presbiterale Münster, 28 maggio 1904
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18 febbraio 1946 da Pio XII (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 20 dicembre 2003, da Giovanni Paolo II
Beatificazione 9 ottobre 2005, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 22 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
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Erede
Successore
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Beato Clemens August von Galen (Clemente Augusto) (Dinklage, 16 marzo 1878; † Münster, 22 marzo 1946) è stato un cardinale e vescovo tedesco.

Biografia

Undicesimo di tredici figli, crebbe in una famiglia di forte fede cattolica, nacque nel castello familiare di Dinklage, presso la città di Oldenburg, diocesi di Münster, il 16 marzo 1878. Al battesimo ricevette i nomi di Clemens, August, Ioseph, Pius, Emanuel. Figlio del conte Ferdinand Heribert Ludwig von Galen (1831-1906) e della contessa Elisabeth von Spee (1842-1920).

Ricevette la prima comunione il 27 aprile 1890 nella chiesa parrocchiale di Dinklage. Cugino del cardinale Konrad von Preysing, suo zio, Gereon Maximilian Graf von Galen (1832-1908), fu vescovo ausiliare della diocesi di Münster e noto teologo.

Formazione e ministero sacerdotale

Studiò alla scuola secondaria dei Gesuiti "Stella Matutina", Feldkirch, Austria, fino all'estate del 1894; alla scuola pubblica cattolica "Antonianum", Vehcta, 1894-1896 (ottenne il "diploma di maturità", estate 1896); all'Università Cattolica di Friburgo, Svizzera, primavera 1897 (filosofia); si recò a Roma nella primavera del 1898; ha partecipato a una messa celebrata da papa Leone XIII; fece un ritiro presso l'abbazia benedettina di Maria-Laach, Svizzera; ha deciso di diventare sacerdote.

Frequentò il liceo dei Gesuiti a Feldkirch in Austria fino all'estate del 1894, conseguendo la maturità nel 1896 alla scuola pubblica cattolica "Antonianum" di Vectha nel 1896. Dopo gli studi all'Università Cattolica di Friburgo in Svizzera, primavera 1897 (filosofia), si recò a Roma nella primavera del 1898, qui ha partecipato a una messa celebrata da papa Leone XIII; fece un ritiro presso l'abbazia benedettina di Maria-Laach, Svizzera; ha deciso di diventare sacerdote.

Studiò al Collegio Teologico dei Gesuiti "Canisianum" di Innsbruck, dall'autunno del 1898 al 1903 e al Seminario di Münster, (teologia), 1903-1904. Venne ordinato presbitero il 28 maggio 1904 a Münster. Dopo un breve periodo come vicario capitolare a Münster, venne nominato nel 1906 cappellano della chiesa di San Mattia a Berlino. Da allora cominciò un'intensa attività sacerdotale durata 23 anni nell'allora capitale dell'impero prussiano.

Dopo alcuni anni come curato della chiesa di San Clemente, divenne parroco della chiesa di San Mattia a Berlino-Schöneberg.

A Berlino visse i difficili temi della prima guerra mondiale, i travagliati anni del dopoguerra e buona parte della Repubblica di Weimar. Richiamato a Münster nel 1929 e nominato parroco di St. Lambert's; iniziò il suo ministero il 24 aprile 1929. Nel 1932 completò la sua opera Die Pest des Laizismus und ihre Erscheinungsformen, che si occupava della secolarizzazione della società umana e del rifiuto di Dio e delle sue leggi. Nello stesso anno protestò contro lo scioglimento da parte delle autorità tedesche della Young Men's Association.

Ministero episcopale

Dopo la morte del vescovo Johannes Poggenburg(ch), von Galen fu nominato suo successore il 5 settembre 1933 da Pio XI. Il 28 ottobre 1933 ricevette la consacrazione episcopale dal cardinale Karl Joseph Schulte, arcivescovo di Colonia, assistito da Wilhelm Berning(ch), vescovo di Osnabrück, e da Franz Rudolf Bornewasser(ch), vescovo di Treviri. Come motto d'elezione scelse: Nec Laudibus, Nec Timore (non con le lodi né con la minaccia io devio dalle vie di Dio). Assistente al Soglio Pontificio, 13 settembre 1943.

Vescovo di Münster durante il periodo nazionalsocialista von Galen si distinse per la sua opposizione al regime. Il 3 agosto 1941 denunciò violentemente in un suo sermone il programma di eutanasia nazista visto come negazione del comandamento divino non uccidere.

« Hai tu, o io, il diritto alla vita soltanto finché noi siamo produttivi, finché siamo ritenuti produttivi da altri? Se si ammette il principio, ora applicato, che l'uomo improduttivo possa essere ucciso, allora guai a tutti noi, quando saremo vecchi e decrepiti. Se si possono uccidere esseri improduttivi, allora guai agli invalidi, che nel processo produttivo hanno impegnato le loro forze, le loro ossa sane, le hanno sacrificate e perdute. Guai ai nostri soldati, che tornano in patria gravemente mutilati, invalidi. Nessuno è più sicuro della propria vita.  »
(Denuncia contro il regime nazista[1])

La sua critica portò Adolf Hitler a sospendere ufficialmente (ufficiosamente le uccisioni proseguirono fino alla caduta del Terzo Reich) il programma di uccisioni, dal nome convenzionale di Aktion T4, a danno di disabili psichici e fisici. La sua popolarità crebbe a tal punto che le sue omelie furono diffuse clandestinamente per tutta la Germania, arrivando anche nelle mani degli alleati i quali, per scoraggiare i soldati del Reich, fecero paracadutare sulle linee tedesche le sue denunce sulla violazione dei diritti dell'uomo.

Tutta questa popolarità e i continui attacchi contro il regime provocarono forti reazioni tra i gerarchi nazisti. Martin Bormann propose di impiccare Von Galen all'istante, mentre Goebbels ribattè:

« Se ora si procedesse contro il vescovo, tutta la Vestfalia andrebbe persa per l'impegno bellico.[2] »

Hitler, per evitare una sommossa popolare, decise, per il momento, di lasciar stare il vescovo di Münster, per poi pareggiare i conti dopo la vittoria finale. Si procedette, però, al tentativo di isolare Von Galen, arrestando tutti quelli che lo aiutavano, tutti quelli che approvavano quanto diceva e tutti quelli che diffondevano in qualunque maniera le sue omelie. Vennero arrestate centinaia di persone, di cui alcune decine finirono in campi di concentramento.

Alla fine della guerra, si pose alla difesa del suo popolo, scagliandosi contro il governo militare alleato e la teoria di una colpa collettiva del popolo tedesco, accusato di silenziosa accettazione della politica di Hitler:

« Sotto il nazismo dissi pubblicamente e lo dissi anche riguardo a Hitler nel '39, quando nessuna potenza intervenne allora per ostacolare le sue mire espansionistiche: la giustizia è il fondamento dello stato. Se la giustizia non viene ristabilita, allora il nostro popolo morirà per putrefazione interna. Oggi devo dire: se tra i popoli non viene rispettato il diritto, allora non verrà mai la pace e la concordia.[3] »

Cardinalato

Papa Pio XII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 18 febbraio 1946, ricevette il cappello rosso e il titolo di San Bernardo alle Terme, il 22 febbraio 1946. I giornali si riferirono alla sua persona chiamandolo Il Leone di Münster.

Al ricevimento in onore del ritorno alla sua diocesi come porporato, commosso, si rivolse ai suoi fedeli dicendo che i nazisti lo avrebbero ucciso, se i suoi fedeli non l'avessero appoggiato.

Morte

Morì il 22 marzo 1946 all'età di 68 anni di peritonite, pochi giorni dopo il suo ritorno da Roma, all'ospedale St. Franziskus di Münster, a causa di un'infezione dell'appendice diagnosticata troppo tardi. Esposto tre giorni nell'Erpochapel della chiesa di San Maurizio. Tre cardinali, tra cui Bernard William Griffin di Westminster, hanno partecipato al funerale celebrato nella Cattedrale di Münster.

Il suo corpo fu sepolto il 28 marzo 1946 nella cappella dei Galen, in quella cattedrale, che era in rovina a causa della guerra; la porta della cappella era stata murata fin dal XVII secolo, quando vi fu sepolto l'ultimo principe vescovo, Christoph Bernard von Galen(ch).

Beatificazione

Il decreto sulle sue virtù eroiche è stato promulgato dalla Congregazione per le Cause dei Santi il ​​20 dicembre 2003; il decreto riguardante un miracolo attribuito alla sua intercessione è stato promulgato il 20 dicembre 2004. La cerimonia della sua beatificazione si è svolta domenica 9 ottobre 2005, alle ore 10, nella Patriarcale Basilica Vaticana, presieduta a nome di papa Benedetto XVI dal cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. La sua festa si celebra il 22 marzo.

Culto

Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò venerabile il 20 dicembre 2003. Il 9 ottobre 2005 von Galen fu beatificato da papa Benedetto XVI.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Münster Successore: BishopCoA PioM.svg
Wilhelm Heinrich Heufers dal 5 settembre 1933 al 22 marzo 1946 Michael Keller I
II
III
IV
V
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VII
VIII
IX
X
con
con
Wilhelm Heinrich Heufers {{{data}}} Michael Keller
Predecessore: Cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane Successore: Kardinalcoa.png
Alfred-Henri-Marie Baudrillart dal 18 febbraio 1946 al 22 marzo 1946 Georges-François-Xavier-Marie Grente I
II
III
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V
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X
con
con
Alfred-Henri-Marie Baudrillart {{{data}}} Georges-François-Xavier-Marie Grente
Fonti
Note
  1. Omelia presso la chiesa di San Lamberto 3 agosto 1941
  2. Da "La Croce e la Svastica" puntata de "La Grande Storia" del 22 agosto 2008
  3. Da "La Croce e la Svastica" puntata de "La Grande Storia" del 22 agosto 2008
Voci correlate
Collegamenti esterni