Diocesi di Osnabrück
Diocesi di Osnabrück | |||
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Vescovo | Dominicus Meier, O.S.B. | ||
Sede | Osnabrück | ||
Suffraganea dell'arcidiocesi di Amburgo | |||
Stemma Mappa della diocesi | |||
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Nazione | Germania | ||
Ausiliari | Johannes Wübbe | ||
Parrocchie | 208 | ||
Sacerdoti |
280 di cui 228 secolari e 52 regolari | ||
62 religiosi 569 religiose 91 diaconi | |||
2.205.740 abitanti in 12.573 km² 539.935 battezzati (24,5% del totale) | |||
Eretta | 772 | ||
Rito | romano | ||
Indirizzo | |||
Hasestrasse 40/A, Postfach 1380, D-49003 Osnabruck, Bundesrepublik Deutschland | |||
Collegamenti esterni | |||
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La diocesi di Osnabrück (in latino: Dioecesis Osnabrugensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Amburgo.
Territorio
La diocesi si estende nella Germania settentrionale, negli stati federati di Bassa Sassonia e di Brema (stato)|Brema.
Sede vescovile è la città di Osnabrück, dove si trova la cattedrale di san Pietro.
Storia
La diocesi fu eretta nel 772 ed è certamente la più antica diocesi fondata da Carlomagno, allo scopo di cristianizzare i territori della Sassonia appena conquistati. Originariamente la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Colonia. Il primo vescovo di Osnabrück fu san Wiho (785–804); il secondo vescovo fu Meginardo o Meingoz (804–833) che divenne il vero organizzatore della vita ecclesiastica della diocesi.
I territori di amministrazione della diocesi, un tempo di estensione ridotta, si ampliarono nel tempo, e i principi vescovi esercitarono un potere sempre maggiore, anche in campo giuridico. Durante la riforma protestante del XV secolo, Osnabrück non si schierò completamente con i cattolici, ma nemmeno abbracciò il protestantesimo. Questa situazione di instabilità si concluse con la Pace di Westfalia del 1648, quando le parrocchie vennero divise tra le due religioni. Da allora i principi si alternarono tra vescovi cattolici e protestanti; i vescovi protestanti erano nominati dal vicino duca di Brunswick-Lüneburg ed erano membri cadetti della famiglia ducale.
L'ultimo principe vescovo di Osnabrück fu il luterano Federico Augusto di Hannover (1764–1803), sino alla maggiore età (1783) sotto la tutela del padre Giorgio III d'Inghilterra, re di Gran Bretagna e di Hannover. Federico venne creato vescovo quando aveva 197 giorni di vita.
Nell'ambito della secolarizzazione degli stati tedeschi, sancita dal Reichsdeputationshauptschluss del 1803, il principato ecclesiastico fu soppresso ed affidato allo stato di Hannover, della linea dei Brunswick-Lüneburg; il capitolo, e conventi e le istituzioni caritatevoli cattoliche vennero infine secolarizzati. Il territorio passò alla Prussia nel 1806, al Regno di Westfalia nel 1807, all'impero napoleonico di Francia nel 1810, e ancora all'Hannover nel 1814. Klemens von Gruben, vescovo titolare di Paros, fu creato vicario apostolico e si preoccupò di dare un nuovo spirito alla religiosità cattolica della regione.
La restaurazione della diocesi
Il 16 agosto 1821 in forza della bolla Provida solersque di papa Pio VII la diocesi si ampliò, inglobando alcuni territori appartenuti al vicariato apostolico dei Nordici.
Il 26 marzo 1824 la diocesi di Osnabrück divenne immediatamente soggetta alla Santa Sede per effetto della bolla Impensa Romanorum Pontificum di papa Leone XII. La stessa bolla, riconosciuta dalla cittadinanza, imponeva temporaneamente un'unione in persona episcopi con la diocesi di Hildesheim, ma il vescovo avrebbe dovuto essere rappresentato nella città di Osnabrück da un vicario generale e da un vescovo ausiliare per i successivi trent'anni.
Questa diocesi era compresa nella provincia prussiana di Hannover ed era composta dal distretto di Osnabrück e da quello di Aurich (eccetto Wilhelmshaven) e dalle parti dello Hannover ad ovest del fiume Weser. Nel 1910 venne eseguito un censimento: 12 decanati, 108 parrocchie, 153 stazioni pastorali, 271 sacerdoti del clero secolare e 12 del clero regolare, con un totale di 204.500 cattolici. Le uniche comunità religiose maschili erano quella dei Cappuccini che avevano un convento a Klemenswerth e una Scuola apostolica dei Maristi a Meppen. Gli ordini religiosi femminili comprendevano le Benedettine, le Borromeane, le Francescane, le Orsoline e altre.
Come amministratore apostolico, il vescovo venne nominato anche vicario apostolico delle missioni della Germania settentrionale e prefetto apostolico dello Schleswig-Holstein. Il capitolo tenne sede nella cattedrale di Osnabrück, composto di un decano, sei canonici e quattro vicari, eletti a turno dal vescovo e dal capitolo.
A Clemente di Gruben successe come vescovo ausiliario Carlo Antonio di Lüpke. Alla sua morte, Pio IX, con il consenso di Giorgio V di Hannover, elesse vescovo Paul Melchers di Münster il 3 agosto 1857.
Nel 1866 il territorio della diocesi passò, con lo Hannover, alla Prussia; Melchers divenne arcivescovo di Colonia e lo stesso anno gli successe Giovanni Enrico Beckmann (1866–1878), quindi dopo una sede vacante durata quattro anni la cattedra episcopale fu di Bernardo Höting (1882–1898). Il vescovo successivo (in carica sino al 1911), Hubert Voss, venne nominato il 12 aprile 1899.
Il 13 agosto 1930 con la bolla Pastoralis officii di papa Pio XI molte aree protestanti del nord, appartenute al vicariato apostolico della Germania settentrionale, che fu contestualmente soppresso, furono annesse alla diocesi: Amburgo, Brema, Schleswig-Holstein, Meclemburgo e Schaumburg-Lippe.
Il 23 luglio 1973 cedette la porzione del suo territorio soggetta alla Repubblica democratica a vantaggio dell'erezione dell'amministrazione apostolica di Schwerin.
Il 24 ottobre 1994 una porzione settentrionale della diocesi (Amburgo, Schleswig-Holstein e Meclemburgo) venne inclusa nell'arcidiocesi di Amburgo, di cui Osnabrück divenne suffraganea.
Cronotassi dei vescovi
- Wiho I (o Wicho I) † (783 - 1º aprile 809)
- Meginardo † (810 - 12 aprile 829)
- Goswin † (829 - 845)
- Gosberto † (845 - 11 aprile 860)
- Ecberto † (860 - 1º febbraio 887)
- Egilmaro † (887 - 11 maggio 906)
- Bernardo I † (906 - 918)
- Dodo I † (918 - 14 maggio 949)
- Drogo † (949 - 7 novembre 967)
- Ludolfo † (967 - 31 marzo 978)
- Dodo II † (978 - 12 aprile 996) con
- Günther † (996 - 27 novembre 1000)
- Wodilulfo † (998 - 17 febbraio 1003)
- Dietmaro † (1003 - 18 giugno 1022)
- Meginher † (1023 - 10 dicembre 1027)
- Gozmar † (1028 - 10 dicembre 1036)
- Alberico † (1036 - 19 aprile 1052)
- Benno I (o Werner) † (1052 - 3 dicembre 1067)
- Benno II † (o Bernardo) † (1068 - 27 luglio 1088)
- Marquardo † (1088 - 1093)
- Wicho II † (1093 - 21 aprile 1101)
- Giovanni I † (1101 - 13 luglio 1109)
- Gottschalk di Diepholz † (1109 - 1º gennaio 1119)
- Dietardo † (1119 - 1137) con
- Udo di Steinfurt † (1137 - 28 giugno 1141)
- Philipp von Katzenelnbogen † (1141 - 15 giugno 1173) con
- Wezel † (1141)
- Arnold von Altena † (1173 - 1190)
- Gerhard von Oldenburg-Wildeshausen † (1190 - 1216)
- Sant'Adolfo von Tecklenburg, O.Cist. † (1216 - 30 giugno 1224 deceduto)
- Engelberto di Isenberg † (1224 - 1226 deposto[1])
- Ottone I † (1206 - 1227)
- Corrado di Velber † (1227 - 1239)
- Engelberto di Isenberg † (1239 - 1250)
- Bruno di Isenberg † (1251 - 1258)
- Baldovino di Rüssel † (1259 - 1264)
- Widukind di Waldeck † (1265 - 1269)
- Corrado di Rietberg † (1270 - 1297)
- Ludovico di Ravensberg † (1297 - 1308)
- Engelberto di Weyhe † (1309 - 1320)
- Gottfried von Arnsberg † (1321 - 1349)
- Giovanni Hoet † (1350 - 1366)
- Melchiorre di Brunswick-Grubenhagen † (1366 - 1376)
- Teodorico di Horne † (1376 - 1402)
- Enrico di Schaumburg-Holstein † (1402 - 1410)
- Ottone di Hoya † (1410 - 1424)
- Giovanni di Diepholz † (1424 - 1437)
- Enrico di Hoya † (1437 - 1441)
- Enrico di Moers † (novembre 1441 - 2 giugno 1450 deceduto)
- Alberto di Hoya † (1450 - 1454)
- Rodolfo di Diepholz † (30 agosto 1454 - 24 marzo 1455 deceduto)
- Corrado di Diepholz † (11 giugno 1455 - 21 maggio 1482 deceduto)
- Corrado di Rietberg † (13 luglio 1482 - 9 febbraio 1508 deceduto)
- Eric di Braunschweig-Grubenhagen † (6 marzo 1508 - 14 maggio 1532 deceduto)
- Franz von Waldeck † (11 giugno 1532 - 15 luglio 1553 deceduto)
- Johann von Hoya † (5 ottobre 1553 - 5 aprile 1574 deceduto)
- Enrico di Sassonia-Lauenburg† (1574 - 3 maggio 1585 deceduto)
- Filippo Sigismondo di Brunswick † (5 giugno 1591 - 19 marzo 1623 deceduto)
- Eitel Federico di Hohenzollern-Sigmaringen † (28 aprile 1623 - 19 settembre 1625 deceduto)
- Franz Wilhelm von Wartenberg † (27 ottobre 1625 - 1º dicembre 1661 deceduto)
- Ernesto Augusto di Brunswick-Lüneburg † (1662 - 29 gennaio 1698 deceduto) (vescovo protestante)
- Carlo Giuseppe di Lorena † (14 aprile 1698 - 4 dicembre 1715 deceduto)
- Ernesto Augusto II di Hannover † (1716 - 14 agosto 1728 deceduto) (vescovo protestante)
- Clemente Augusto di Baviera † (4 novembre 1728 - 6 febbraio 1761 deceduto)
- Sede vacante (1761-1764)
- Federico Augusto di Hannover † (1764 - 10 novembre 1802 dimesso) (vescovo protestante)
- Karl Klemens von Gruben † (1803 - 1827)
- Karl Anton Lüpke † (1830 - 1855)
- Sede unita alla diocesi di Hildesheim (1855-1857)
- Paul Ludolf Melchers, S.J. † (3 agosto 1857 - 8 gennaio 1866 nominato arcivescovo di Colonia)
- Johannes Heinrich Beckmann † (5 aprile 1866 - 30 luglio 1878 deceduto)
- Sede vacante (1878-1882)
- Johann Bernard Höting † (10 febbraio 1882 - 31 ottobre 1898 deceduto)
- Heinrich Hubert Aloysius Voß † (12 aprile 1899 - 3 marzo 1914 deceduto)
- Hermann Wilhelm Berning † (14 luglio 1914 - 23 novembre 1955 deceduto)
- Gerhard Franz Demann † (21 maggio 1956 - 27 marzo 1957 deceduto)
- Helmut Hermann Wittler † (22 luglio 1957 - 9 settembre 1987 dimesso)
- Ludwig Averkamp (9 settembre 1987 - 24 ottobre 1994 nominato arcivescovo di Amburgo)
- Franz-Josef Hermann Bode (12 settembre 1995 - 25 marzo 2023 dimesso)
- Dominicus Meier, O.S.B., dal 28 maggio 2024
Statistiche
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
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battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1949 | 910.043 | 6.820.723 | 13,3 | 709 | 689 | 20 | 1.283 | 117 | 2.345 | 410 | |
1969 | 897.262 | 7.424.740 | 12,1 | 919 | 737 | 182 | 976 | 260 | 2.591 | 419 | |
1980 | 890.627 | 6.600.800 | 13,5 | 787 | 582 | 205 | 1.131 | 27 | 267 | 2.011 | 367 |
1990 | 879.759 | 5.915.049 | 14,9 | 698 | 528 | 170 | 1.260 | 51 | 227 | 1.635 | 372 |
1999 | 584.270 | 2.053.129 | 28,5 | 409 | 332 | 77 | 1.428 | 45 | 101 | 1.023 | 255 |
2000 | 581.599 | 2.098.994 | 27,7 | 402 | 326 | 76 | 1.446 | 49 | 102 | 1.056 | 255 |
2001 | 581.001 | 2.106.921 | 27,6 | 397 | 333 | 64 | 1.463 | 51 | 91 | 1.051 | 255 |
2002 | 582.542 | 2.106.921 | 27,6 | 416 | 336 | 80 | 1.400 | 50 | 80 | 1.051 | 255 |
2003 | 582.183 | 2.106.921 | 27,6 | 399 | 328 | 71 | 1.459 | 55 | 90 | 951 | 256 |
2004 | 580.615 | 2.106.921 | 27,6 | 392 | 320 | 72 | 1.481 | 55 | 91 | 965 | 256 |
2013 | 569.400 | 2.150.000 | 26,5 | 341 | 294 | 47 | 1.669 | 84 | 79 | 777 | 227 |
2016 | 563.873 | 2.148.174 | 26,2 | 326 | 274 | 52 | 1.729 | 83 | 63 | 693 | 221 |
2019 | 552.990 | 2.195.446 | 25,2 | 301 | 242 | 59 | 1.837 | 94 | 71 | 454 | 208 |
2021 | 539.935 | 2.205.740 | 24,5 | 280 | 228 | 52 | 1.928 | 91 | 62 | 569 | 208 |
Note | |
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Fonti | |
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Collegamenti esterni | |
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