Beato Cosma Spessotto
Beato Cosma Spessotto, O.F.M. Presbitero · Martire | |
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al secolo Sante | |
Beato | |
Età alla morte | 57 anni |
Nascita | Mansuè 28 gennaio 1923 |
Morte | San Juan Nonualco 14 giugno 1980 |
Professione religiosa | 19 marzo 1944 |
Ordinazione presbiterale | 30 luglio 1959 |
Iter verso la canonizzazione | |
Beatificazione | 22 gennaio 2022, da Francesco |
Ricorrenza | 14 giugno |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale o di riferimento (EN) Scheda su gcatholic.org Scheda su santiebeati.it |
Beato Cosma Spessotto, al secolo Sante (Mansuè, 28 gennaio 1923; † San Juan Nonualco, 14 giugno 1980) è stato un presbitero e martire italiano trucidato con una raffica di mitra in odium fidei.
Biografia
Nacque il 28 gennaio 1923 a Mansuè, un paese in provincia di Treviso, diocesi di Vittorio Veneto. Era terzogenito dei dieci figli di Vitorio Spessotto e Josefina Zamuner, che erano contadini molto religiosi e umili. Due giorni dopo la sua nascita fu battezzato con il nome di Sante.
Nel 1935 entrò nel seminario francescano dei Frati Minori di Lonigo e, il 17 novembre 1940, emise la professione religiosa. Ricevette l'ordinazione sacerdotale il 27 giugno 1948, manifestò ai Superiori il desiderio di recarsi missionario in Cina ma impedimenti di natura politica gli preclusero quella via. Domandò allora di poter partire per il Centro America.
Nel 1950 fu destinato alla missione di San Juan Nonualco (El Salvador) dove costruì una chiesa parrocchiale, dei laboratori per insegnare ai ragazzi un mestiere e una scuola parrocchiale per le classi elementari. Sacerdote mite, buono e umile predicò la giustizia e la carità, l'amore fraterno e il perdono a tutti, specie ai campesinos, disperati per le tristi e misere condizioni di vita.
Al termine della presidenza del Colonnello Arturo Armando Molina, sul finire degli anni '70, il governo del paese era di fatto in mano all'esercito appoggiato dai latifondisti e da gruppi paramilitari di estrema destra, tra cui gli Escuadrones de la muerte e la Unión Gerrera Blanca. La popolazione, e soprattutto i campesinos, si vedeva negare anche i diritti fondamentali. Per contrastare il governo si era organizzata la guerriglia di sinistra. In questo contesto violento, molti esponenti della Chiesa, compreso padre Cosma, cercavano di aiutare i più deboli e i poveri. Non appoggiava né i guerriglieri né i militari ma ricercava il dialogo e la riconciliazione tra le parti evitando qualsiasi strumentalizzazione della sua parrocchia per fini politici. Nonostante l’atteggiamento super partes, Cosma ricevette minacce di morte.
Il martirio
Fu ucciso il 14 giugno del 1980 nel giorno della festa del Cuore Immacolato di Maria, mentre era inginocchiato in un banco della chiesa vicino al tabernacolo e intento alla lettura della Parola di Dio. La chiesa era quasi vuota. Due persone, utilizzando parrucche che nascondevano la loro identità, si avviarono verso la chiesa parrocchiale. Uno dei due, coperta la faccia con un fazzoletto, entrò in chiesa tenendo tra le mani un mitra e, avvicinatosi, gli sparò contro una raffica che lo uccise.
La beatificazione
Il processo per la canonizzazione di padre Spessotto è stato aperto dalla diocesi di Zacatecoluca il 17 luglio 1999 con la dichiarazione di nihil obstat da parte del vescovo locale. Il processo diocesano si è aperto il 14 giugno 2000 e si è concluso il 14 giugno 2001, in corrispondenza con la data del martirio.
La causa è stata ufficialmente accettata dalla Santa Sede il 4 aprile 2003, quando la Congregazione delle Cause dei Santi ha approvato il processo per ulteriori indagini, dopo di che Spessotto è stato nominato Servo di Dio. Il 26 maggio 2020 è stato annunciato dalla Santa Sede che papa Francesco aveva approvato la sua beatificazione, con la data della cerimonia da determinare una volta passata la pandemia. Il 27 agosto 2021 è stato annunciato che sarebbe stata celebrata il 22 gennaio 2022 alle 17.00 nella Piazza del Divino Salvatore del Mondo a San Salvador, la sua beatificazione e quella di padre Beato Rutilio Grande e compagni. A presiedere la celebrazione, in rappresentanza del Papa, il cardinale Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador, insieme a 25 vescovi e 600 sacerdoti[2].
Note | |
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