Biblioteca Apostolica Vaticana (Musei Vaticani)
Biblioteca Apostolica Vaticana (Musei Vaticani) | |
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Salone Sistino con ciclo di dipinti murali raffiguranti Dieci Concili ecumenici, Grandi biblioteche dell'antichità, Inventori degli alfabeti ed Opere di papa Sisto V (1589 - 1590) | |
Categoria | Musei pontifici |
Stato | Città del Vaticano |
Comune | Città del Vaticano |
Diocesi | Diocesi di Roma Vicariato Generale dello Stato della Città del Vaticano |
Indirizzo | Viale Vaticano,
00165 Roma |
Telefono | +39 06 69884676, +39 06 69883145 |
Fax | +39 06 69884019 |
Posta elettronica | musei@scv.va |
Sito web | [1] |
Proprietà | Santa Sede |
Tipologia | arte sacra, architettura, archeologico |
Contenuti | arredi, dipinti, grafica e disegni, medaglie, monete, mosaici, reperti archeologici, sculture, suppellettile ecclesiastica, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshops, caffetteria, didattica, fototeca, guardaroba, mediateca, laboratorio di restauro, punti ristoro, organizzazione e sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Musei Vaticani |
Sede Museo | Palazzi Vaticani |
Fondatori | Niccolò V |
Data di fondazione | XV secolo, metà |
La Biblioteca Apostolica Vaticana, collocata nei Palazzi Vaticani, è la biblioteca che la Santa Sede ha organizzato e curato in Vaticano; possiede una delle raccolte di testi antichi e libri rari più importanti del mondo.
La Biblioteca, attualmente inserita nel percorso dei Musei Vaticani, oltre alla raccolta libraria, conserva un notevole patrimonio storico-artistico ed archeologico.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario storico-artistico della Biblioteca si sviluppa in tredici sezioni espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere ed arredi, databili dall'epoca etrusca al XIX secolo.
I - Museo Profano
Il Museo, fondato nel 1767 da papa Clemente XIII, conserva materiale di epoca etrusca, romana e medievale di varia provenienza: questo è quanto rimane della notevole collezione portata a Parigi nel 1797.
II - Galleria Clementina
La Galleria, istituita da da papa Clemente XIII, conserva pregevoli opere tra le quali si notano:
- Bozzetti con Allegoria della Carità, Profeta Abacuc e Daniele nella fossa dei leoni (secondo - terzo quarto del XVII secolo) di Gian Lorenzo Bernini.
- Studi per la Cappella Chigi in in Santa Maria del Popolo (1655 - 1656) di Gian Lorenzo Bernini.
- Studi per il monumento ad Urbano VIII nella Basilica di San Pietro (1628 - 1647) di Gian Lorenzo Bernini.
III - Sala Alessandrina
La sala predisposta nel 1690, durante il pontificato di Alessandro VIII, presenta interessanti opere tra le quali si può ammirare:
- Tovaglia d'altare del Sancta Sanctorum (XI secolo), in lino ricamato, di manifattura settentrionale.
IV - Sale Paoline
La sezioni, che si articola in due ambienti, è decorata con un ciclo di dipinti murali che presentano:
- Episodi del pontificato di Paolo V, Fondazione di biblioteche celebri, Motivi decorativi a grottesche, Umanisti e letterati dell'antichità (1615 - 1621), affreschi, di Giovanni Battista Ricci e Pietro Facchetti.[1]
V - Salone Sistino
Il Salone, voluto da papa Sisto V, come sala di lettura della Biblioteca, è decorato alle pareti con uno splendido ciclo di dipinti murali, eseguiti ad affresco, tra il 1589 ed il 1590, da numerosi pittori romani, diretti da Cesare Nebbia che ne predispose i disegni.
I dipinti raffigurano:
- Dieci Concili ecumenici, Grandi biblioteche dell'antichità, Inventori degli alfabeti, Opere di papa Sisto V e Motivi decorativi a grottesche.[2] Tra questi di particolare interesse storico-artistico si ammirano:
- sulla parete settentrionale:
- Opere di papa Sisto V: obelisco di piazza del Popolo;[3]
- Opere di papa Sisto V: ospizio dei Mendicanti e ponte Sisto;[4]
- Opere di papa Sisto V: colonna Antonina: questo dipinto ricorda l'erezione, voluta dal pontefice, della Statua di san Paolo sul celebre monumento romano;[5]
- Trasporto del corpo di papa Pio V alla Basilica di Santa Maria Maggiore;[6]
- Opere di papa Sisto V: obelisco di piazza dell'Esquilino[7]
- Flotta papale di Sisto V;[8]
- sulla parete settentrionale:
- sulla parete orientale:
- Incoronazione di papa Sisto V;[9]
- Domenico Fontana presenta la pianta della biblioteca a papa Sisto V, dipinto da Pietro Facchetti;[10]
- Presa di possesso del Laterano da parte di papa Sisto V;[11]
- sulla parete meridionale:
- Biblioteca babilonese, dipinto da Giovanni Baglione;[12]
- Opere di papa Sisto V: obelisco di piazza San Pietro;[13]
- Opere di papa Sisto V: colonna Traiana: questo dipinto ricorda l'erezione, voluta dal pontefice, della Statua di san Pietro sul celebre monumento romano;[14]
- Celebrazione del Giubileo nella Basilica di Santa Maria Maggiore;[15]
- Opere di papa Sisto V: obelisco di piazza San Giovanni in Laterano;[16]
- Opere di papa Sisto V: fontana dell'Acqua Felice;[17]
- sulla parete occidentale:
- Veduta di Roma con le strade progettate da papa Sisto V.[18]
- sulla parete orientale:
VI - Sale Sistine
Nella sezione, articolata in due ambienti predisposti da papa Sisto V per conservare documenti e registri pontifici, sono ubicati:
- Progetto per la sistemazione della Piazza e della Basilica di San Pietro (1590 ca.), affresco, attribuito a Cesare Nebbia e Giovanni Guerra: questo dipinto raffigura la Basilica secondo il progetto concepito da Michelangelo.[19]
- Trasposizione dell'Obelisco Vaticano (1590 ca.), affresco, attribuito a Cesare Nebbia e Giovanni Guerra.[20]
VII - Galleria di Urbano VIII
La Galleria venne realizzata per collocarvi i manoscritti della Biblioteca Palatina.
VIII - Museo Sacro
La sezione è l'ambiente destinato nel 1756 da papa Benedetto XIV a conservare le antichità paleocristiane, fra le quali spiccano:
- Frammenti di mosaico con Due teste di apostoli (fine VIII - inizio IX secolo), di anonimo mosaicista romano, provenienti dal Triclinio Leoniano di Roma.[21][22]
IX - Sala dei Papiri
La sala, destinata a contenere i papiri di Ravenna, venne decorata durante il pontificato di Pio VI, venne decorata con dipinti murali eseguiti dal pittore tedesco Anton Raphael Mengs, tra i quali si nota:
X - Sala delle Nozze Aldobrandini
Nella sala, costruita nel 1611 durante il pontificato di Paolo V, è conservato:
- Dipinto murale con Preparativi di un rito nunziale dette Nozze Aldobrandini (seconda metà del I secolo a.C.), affresco, proveniente da scavi effettuati nel 1601 presso la Chiesa di San Giuliano.
XI - Sala degli Indirizzi
La sala è così chiamata perchè vi furono raccolti gli indirizzi inviati a Leone XIII e Pio X; vi sono esposti vetri romani e paleocristiani, oltre ad arredi sacri e preziosi oggetti liturgici. Di rilievo:
- Ancona portatile a dittico con Crocifissione e Madonna con Gesù Bambino in trono con angeli e santi detta Dittico di Rambona (900 ca.), in avorio scolpito ed intagliato, di bottega dell'Italia settentrionale, proveniente dal monastero di Rambona.
XII - Cappella di San Pio V
Nella cappella, costruita tra il 1566 ed il 1572, conserva preziosi oggetti del tesoro del Sancta Sanctorum, fra le quali si segnalano:
- Coperchio di astuccio di medico (forse un oculista) con Guarigione del cieco nato (VI secolo), in avorio.
- Stauroteca di papa Pasquale I (IX secolo), in lamina d'oro e smalti.
XIII - Sala degli Indirizzi
La sala, realizzata per custodire gli indirizzi di omaggio inviati dai fedeli di tutto il mondo al Pontefice, presenta reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale, tra i quali si nota:
- Bassorilievo con Cavaliere al galoppo (metà del IV secolo a.C.), di bottega greca.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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