Bibbia CEI 2008
La Bibbia CEI 2008 (titolo ufficiale: La sacra Bibbia) è la traduzione italiana della Bibbia redatta a cura della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ufficiale nella catechesi e nella liturgia cattolica. Ha sostituito la precedente versione (Bibbia CEI 1971, che era stata ripubblicata con lievi correzioni nel 1974).
Storia
L'esigenza di una revisione della traduzione italiana della Bibbia nacque dalla constatazione di una serie di imperfezioni della versione del 1971, imperfezioni che erano sfuggite durante le precedenti revisioni. Per esempio:
- 1Sam 4,10 : la CEI parla di 30 mila uccisi, mentre nel Testo Masoretico si parla di 3 mila;
- 1Mac 15,23 : Lidia in luogo dell'originale Licia;
- Lc 1,55 : "ad Abramo e alla sua discendenza" è una resa teologicamente imperfetta dell'originale "per Abramo e per la sua discendenza";
- Mt 10,27 : "predicatelo sui tetti", invece del più corretto "dalle terrazze";
- Mt 16,23 : "Lungi da me", invece del più corretto "Va' dietro a me";
- Mt 17,5 : "dalla nube", tralasciato;
- Mt 22,4 : "dite agli invitati", tralasciato;
- Mt 27,61 : "sedute", tralasciato;
- Mc 1,13 : "nel deserto", tralasciato;
- Mc 12,30 : "e con tutta l'anima", tralasciato;
- At 2,1 : "il giorno di Pentecoste stava per finire", invece di "stava per giungere al suo compimento";
- Rm 4,1 : "che cosa ha ottenuto?", tralasciato;
- Ap 5,10 : "un regno di sacerdoti", invece di "un regno e sacerdoti".
Per far fronte a queste imperfezioni il 9 ottobre 1986 la Commissione Episcopale per la Liturgia della CEI discusse di una possibile revisione della Bibbia CEI.
Vennero indicate come ipotesi di lavoro:
- ordinare le osservazioni critiche raccolte circa l'attuale Bibbia CEI:
- relative a traduzioni errate o imprecise;
- relative alla difficoltà di proclamazione;
- relative alla eccessiva complessità sintattica;
- formulare criteri per una revisione operata da una equipe apposita:
- correggere le traduzioni errate;
- rendere più facile e semplice il periodare;
- curare ancor di più lo stile letterario in vista della proclamazione
Il lavoro doveva basarsi su un maggiore controllo dei testi originali, cercando di eliminare inoltre quelle lievi discrepanze, in particolare intercorrenti tra i Vangeli sinottici, che caratterizzano lavori di traduzioni a più mani.
La commissione incaricata della revisione
Il 6 maggio 1988 il segretario generale della CEI, cardinal Camillo Ruini, convocò una commissione di studiosi per procedere alla revisione; la commissione era così composta:
- Giuseppe Costanzo (presidente)
- Guglielmo Egger
- Alberto Giglioli
- Alessandro Piazza
- Carlo Buzzetti
- Eugenio Costa
- Giuseppe Daniele (segretario)
- Giuseppe Ghiberti
- Carlo Ghidelli
- Nicolò Palmarini
- Luigi Sessa
- Giulio Villani
La coordinazione del gruppo di lavoro fu affidata a Giuseppe Danieli, allora presidente dell'Associazione Biblica Italiana.
Durante la riunione tenuta dal Consiglio Episcopale Permanente il 28 settembre 1989 fu aggiunto alle indicazioni già riportate il riferimento normativo alla Nova Vulgata, in particolare allorquando il testo originale è aperto a diverse interpretazioni.
Diedero la loro disponibilità alla revisione anche alcuni docenti dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.
Il lavoro di revisione
Una prima revisione del Nuovo Testamento fu terminata nel 1991 ad opera di un totale di 17 biblisti:
- Giuseppe Betori (Atti degli Apostoli)
- Claudio Bottini (Lettere Cattoliche)
- Adriana Bottino (Vangelo secondo Giovanni, Lettera ai Romani)
- Lino Cignelli (Lettere Cattoliche)
- Giuseppe Danieli (Vangelo secondo Matteo)
- Angelico di Mauro (Lettera ai Filippesi, Lettera ai Colossesi, Filemone)
- Claudio Doglio (Apocalisse)
- Vittorio Fusco (Vangelo secondo Luca)
- Cesare Marcheselli Casale (Prima Lettera ai Corinzi)
- Mario Masini (Lettera agli Ebrei)
- Francesco Mosetto (Lettere ai Tessalonicesi)
- Romano Penna (Lettera ai Romani, Lettera gli Efesini)
- Antonio Pitta (Lettera ai Galati)
- Giuseppe Segalla (Vangelo secondo Giovanni)
- Lorenzo Zani (Vangelo secondo Marco)
- Silverio Zedda (Lettere Pastorali)
- Italo Zedda (Seconda Lettera ai Corinzi)
Questa prima revisione fu poi verificata da altri studiosi: Carlo Ghidelli, biblista; Eugenio Costa, musico; Giulio Villani, italianista.
Nel settembre 1996 la revisione del Nuovo Testamento era terminata, e venne pubblicata il 30 marzo 1997 dalla Libreria Editrice Vaticana ad experimentum, e ritirata dopo pochi mesi. Il lavoro di revisione dell'Antico Testamento, la cui conclusione era originariamente prevista per il Grande Giubileo del 2000, proseguì sino al 2007. Le modifiche sull'intero testo biblico furono circa centomila[1].
La pubblicazione
L'intero testo revisionato è commercializzato dal giugno 2008 a cura della Libreria Editrice Vaticana. Dal 1 ottobre dello stesso anno è disponibile la nuova Bibbia CEU-UELCI con il testo aggiornato.
Il 12 novembre 2007 mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, annunciò la pubblicazione dei tre nuovi lezionari liturgici festivi conformi al testo della nuova traduzione della Bibbia. Divennero obbligatori, soppiantando i precedenti, dalla prima domenica d'Avvento del 2010.
Nel 2008 furono pubblicati anche i lezionari feriali.
Note | |
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