Chiesa Cattolica in Croazia
Chiesa cattolica in Croazia | ||
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Anno | 2009 | |
Cattolici | 3,8 milioni | |
Popolazione | 4 milioni | |
Categoria:Chiesa cattolica in Croazia |
La Chiesa cattolica in Croazia è composta da circa 3,8 milioni di battezzati, pari a circa l'85% della popolazione.
Storia
Il XX secolo
Al termine della Prima guerra mondiale i cattolici si ritrovarono in una posizione subordinata nel nuovo Regno di Jugoslavia, i cui sovrani erano cristiani ortodossi serbi.
Durante la Seconda guerra mondiale la Jugoslavia fu spartita tra le potenze dell'Asse e in Croazia fu instaurato il regime ustascia che diede vita allo Stato Indipendente di Croazia. Mentre professava la sua adesione al Cattolicesimo, ritenuto l'elemento più importante dell'identità nazionale croata, il regime ustascia, ferocemente razzista, si rese colpevole di massacri etnici, ai danni dei serbi ortodossi, degli ebrei e degli zingari. La Chiesa cattolica, pur condannando il razzismo e i delitti compiuti, dimostrò una certa tolleranza del regime di Ante Pavelić, valutando positivamente l'indipendenza croata. Il governo croato non fu mai riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede.
Al processo allestito nel 1946 contro l'Arcivescovo di Zagabria, il Beato Alojzije Viktor Stepinac, lo stesso Arcivescovo dichiarò che furono uccisi dal movimento di liberazione nazionale comunista di Tito tra i 260 e i 270 sacerdoti, furono chiuse le scuole cattoliche, limitata l'istruzione religiosa, espropriate le proprietà della Chiesa, requisite le tipografie e violata la libertà di stampa, introdotto il matrimonio civile, confiscati chiese ed edifici religiosi, aggrediti i Vescovi e derisa la religione cattolica dall'insegnamento ufficiale delle scuole.
L'Arcivescovo Stepinac fu condannato ad una pena di 16 anni di lavori forzati.
Organizzazione ecclesiastica
L'organizzazione ecclesiastica consiste in:
I Vescovi formano la conferenza dei Vescovi, presieduta dall'Arcivescovo di Zagabria.
La Diocesi di Đakovo aveva in passato giurisdizione ecclesiastica anche sulla Bosnia nordorientale e sulla Serbia nordoccidentale.
Diocesi soppresse
In Croazia, particolarmente in Istria e in Dalmazia, si contano numerose Diocesi soppresse:
- Arbe, eretta nel VI secolo, soppressa nel 1830 a vantaggio della Diocesi di Veglia
- Curzola, eretta nel 1300, soppressa nel 1830 a vantaggio della Diocesi di Ragusa di Dalmazia
- Duvno
- Epidauro o Ragusavecchia, la cui sede fu trasferita a Ragusa
- Marcana, piccola isola presso Ragusa, il cui titolo è unito a Trebinje
- Modruš, eretta nel XII secolo con sede a Corbavia nel 1630 unita a Segna
- Nona, eretta nell'VIII secolo-IX secolo soppressa nel 1830 a vantaggio dell'Arcidiocesi di Zara
- Ossero sull'isola di Cherso, eretta nel VI secolo, soppressa nel 1830 a vantaggio della Diocesi di Veglia
- Otočac, eretta nel 1460, nel 1513 unita alla Diocesi di Segna e soppressa nel 1534
- Pedena, eretta nel IV secolo, nel 1788 unita alla Diocesi di Trieste
- Salona, unita alla Diocesi di Spalato
- Segna, eretta nel XII secolo
- Siscia, eretta nel III secolo; la sede fu trasferita a Zagabria nel 1093
- Scardona, soppressa nel 1830 a vantaggio della Diocesi di Sebenico
- Stagno, unita a Curzola dal 1300 al 1541
- Tenin, eretta nel 1050-1052
- Traù, soppressa nel 1830 a vantaggio della Diocesi di Sebenico
- Zaravecchia, la cui sede fu trasferita a Scardona nel 1116
Francescani
Ci sono tre Province francescane nel paese:
- la Provincia francescana dei Santi Cirillo e Metodio con sede a Zagabria,
- la Provincia francescana di San Girolamo con sede a Zara,
- la Provincia francescana del Santissimo Redentore con sede a Spalato.
Personalità famose
- Beato Alojzije Viktor Stepinac
- Josip Bozanić
- Franjo Kuharić
- Franjo Šeper
- Josip Juraj Strossmayer
- Juraj Dobrila
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