Diocesi di Vabres

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Diocesi di Vabres
Dioecesis Vabrensis
Chiesa latina
Vabres-l'Abbaye (12) Cathédrale 02.JPG
Suffraganea di arcidiocesi di Albi
Stato bandiera Francia
Sede: Vabres-l'Abbaye
Soppressa: 29 novembre 1801
territorio unito alle diocesi di Cahors e di Montpellier
Collegamenti esterni
Dati online ( ch)
Collegamenti interni
Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari


La diocesi di Vabres (in latino: Dioecesis Vabrensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.

Territorio

La diocesi si estendeva nella parte settentrionale dell'attuale dipartimento dell'Aveyron.

Sede vescovile era la città di Vabres-l'Abbaye, dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Salvatore e San Pietro.

Nel 1764 la diocesi comprendeva 126 parrocchie. Esistevano inoltre tre abbazie a Nant, Sylvanès e a Marnhagues-et-Latour; e tre chiese collegiate a Saint-Affrique, Belmont-sur-Rance e Saint-Sernin-sur-Rance.[1]

Storia

La più antica attestazione dell'abbazia benedettina di Vabres risale al 3 novembre 862, quando il conte di Tolosa Raimondo donò all'abate Adalgiso e ai suoi monaci, fuggiti da Paunat a causa delle incursioni dei Normanni, le villae di Vabres, Bedos, Bias e altri possedimenti ad monasterium construendum; il 21 giugno 869 l'imperatore Carlo il Calvo conferì l'immunità all'abbazia. Attorno a questo edificio sorse la città di Vabres.

La diocesi fu eretta il 13 agosto 1317 con la bolla Salvator noster di papa Giovanni XXII, ricavandone il territorio dalla diocesi di Rodez. Fu eretta in cattedrale la chiesa abbaziale di San Salvatore e San Pietro. Originariamente la diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Bourges.

Il capitolo della cattedrale continuò a seguire la regola di san Benedetto fino al 1561, quando venne secolarizzato da papa Pio IV.[2]

Nel 1568, durante le guerre di religione, Vabres fu presa d'assalto dalle truppe protestanti di Jacques de Crussol, che distrussero la città, la cattedrale ed il palazzo episcopale. Il vescovo François de la Valette-Cormusson dovette lasciare la città episcopale e rifugiarsi nel castello di Saint-Izaire, dove morì; successivamente la sede rimase vacante per un decennio circa.[1] La cattedrale fu ricostruita solo all'inizio del XVIII secolo con il vescovo Charles-Alexandre le Filleul de la Chapelle.

Il 3 ottobre 1678 Vabres divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Albi.

Dei 24 vescovi che ressero la Chiesa di Vabres, due furono insigniti della porpora cardinalizia: Guillaume Bragose e Georges d'Armagnac.

La diocesi fu soppressa in seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 e il suo territorio incorporato in quello delle diocesi di Cahors e Montpellier. Il 6 ottobre 1822, con il ristabilimento della sede di Rodez, i territori dell'antica diocesi di Vabres furono annessi alla nuova circoscrizione.

Dal 1875 i vescovi di Rodez hanno il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Vabres.

Cronotassi dei vescovi

Note
  1. 1,0 1,1 Notice et documents, p. 178.
  2. Notice et documents, p. 176.
  3. Nipote del precedente, fu consacrato vescovo coadiutore con diritto di successione l'8 gennaio 1618.
Bibliografia