Giovanni de Primis
Giovanni de Primis, O.S.B. Cas. Cardinale | |
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Nascita | Catania fine XIV secolo |
Morte | Napoli 21 gennaio 1449 |
Sepoltura | Chiesa di San Severino a Napoli |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 3 febbraio 1447 da papa Eugenio IV |
Creato Cardinale |
16 dicembre 1446 da Eugenio IV (vedi) |
Cardinale per | 2 anni, 1 mese e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni de Primis (Catania, fine XIV secolo; † Napoli, 21 gennaio 1449) è stato un vescovo e cardinale spagnolo.
Cenni biografici
Nacque a Catania verso la fine del XIV secolo, entrò nella Congregazione cassinese nel 1422. Divenne abate dell'abbazia di Santa Giustina in Padova. Nel 1427 partecipò al capitolo generale della Congregazione di santa Giustina riunito nel monastero bolognese di san Proclo, dove fu eletto priore dell'abbazia di san Paolo fuori le Mura a Roma, che l'anno prima era entrata a far parte di quella congregazione benedettina. Rimase priore di san Paolo fino al 1434, quando sostituì pienamente al governo di quel monastero Giovanni De Sanguineis, il quale, pur non avendo aderito alla congregazione, aveva mantenuto fino ad allora il titolo di abate e alcune rendite. Negli anni successivi fu confermato abate di san Paolo dai capitoli generali, benché l'alternanza annuale dei superiori fosse uno dei principi della riforma monastica attuata dalla Congregazione di santa Giustina. L'eccezione fu probabilmente dettata dalle particolari necessità legate all'introduzione della riforma e alle esigenze di restauro della basilica e del monastero. Nel 1438 lasciò il cenobio romano per tornare a Padova, dove fu nominato dal capitolo generale abate del monastero di santa Giustina. Come abate di san Paolo attese anche al recupero dei beni e diritti di quel monastero e al loro accrescimento.
Il 26 aprile 1441, in considerazione dei frequenti ed importanti incarichi che il pontefice seguitava ad affidargli, e dei continui spostamenti che essi comportavano, gli fu rilasciato un salvacondotto perpetuo e universale. Il 17 dicembre dello stesso anno il papa affidò al de Primis l'amministrazione del monastero benedettino di Montecassino, che risentiva le tragiche conseguenze della guerra tra Alfonso il Magnanimo[1] e Renato d'Angiò[2] per la successione al trono napoletano. Compito del de Primis doveva essere quello di governare in spiritualibus l'abbazia e di esercitare il controllo sulla custodia e sull'amministrazione dei beni temporali di quest'ultima. Doveva inoltre sorvegliare le operazioni di sfollamento e di approvvigionamento delle popolazioni e dei monaci evacuati, operazioni dirette dal castellano di Castel Sant'Angelo, Antonio de Rido.
Il 22 aprile 1444 fu nominato da Eugenio IV nunzio apostolico, legato a latere e visitatore generale nel Regno di Trinacria. La nomina faceva seguito alla avvenuta riappacificazione del pontefice con il re Alfonso il Magnanimo[3], il quale, ottenuta l'investitura del Regno di Napoli, aveva ritirato i vescovi delle diocesi comprese entro i suoi territori dal concilio di Basilea. La legazione si inaugurò, come d'uso, con la contemporanea concessione al de Primis di una serie di facoltà speciali da esercitare in favore dei Siciliani. Ad esse si accompagnò la bolla con cui il pontefice istituiva nell'isola il primo Studium generale, che egli aveva ottenuto per i suoi concittadini catanesi.
Il 1º aprile 1445 Eugenio IV lo delegò a ricevere da parte di Alfonso il Magnanimo il giuramento di fedeltà al papa e alla Chiesa per il Regno di Napoli e per il vicariato pontificio su Benevento e Terracina.
Nel concistoro del 16 dicembre 1446 papa Eugenio IV lo nominò cardinale con il titolo di Santa Sabina. Pochi giorni prima di morire, il papa lo nominò vescovo della diocesi di Catania, sede resasi vacante per la deposizione e per il forzato trasferimento del francescano Giovanni De Piscibus[4].
Nel 1447 partecipò al conclave che elesse Niccolò V. Il 3 febbraio 1447 ricevette la commenda della diocesi di Catania ed il 2 dicembre 1448 ne divenne vescovo titolare, carica che mantenne fino alla morte. Il 2 dicembre 1448 il nuovo pontefice Nicolò V rinnovò la nomina del de Primis alla sede episcopale catanese, vacante ora in seguito alla morte di Giovanni De Piscibus. Non ci risulta, tuttavia, se il presule eletto abbia mai ricevuto la consacrazione episcopale e se abbia mai preso possesso della sua diocesi.
Morì in Napoli il 21 gennaio 1449. La sua salma fu inumata nella chiesa domenicana di San Severino a Napoli.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate ordinario di San Paolo fuori le Mura | Successore: | |
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Giovanni De Sanguineis O.S.B. | 1434-1438 | ? |
Predecessore: | Abate ordinario di Montecassino | Successore: | |
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Pirro Tomacelli, O.S.B.Cas. | 17 dicembre 1441 - 22 aprile 1444 | Antonio Carafa, O.S.B.Cas. |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Sabina | Successore: | |
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Giuliano Cesarini | 16 dicembre 1446 - 21 gennaio 1449 | Guillaume-Hugues d'Estaing, O.S.B. |
Predecessore: | Vescovo di Catania | Successore: | |
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Giovanni Pesce[5], O.F.M.. | 3 febbraio 1447 - 21 gennaio 1449 | Arias de Avalos[6] |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Abati di Santa Giustina
- Abati di San Paolo fuori le Mura
- Abati di Montecassino
- Cardinali presbiteri di Santa Sabina
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