Jacques Lefèvre d'Étaples
Jacques Lefèvre d'Étaples Presbitero | |
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Nascita | Étaples 1455 |
Morte | Nérac 1536 |
Ordinazione presbiterale | 1480 ca. |
Jacques Lefèvre d'Étaples , latinizzato Jacobus Faber Stapulensis (Étaples, 1455; † Nérac, 1536) è stato un presbitero, teologo e letterato francese. Tradusse la prima Bibbia in volgare.
Cenni biografici
Compì i primi studi classici presso l' Università di Parigi, dove si laureò come maestro di arti. Nel 1492 compì un viaggio di studi in Italia, fu a Firenze (dove conobbe Pico della Mirandola), Roma e Venezia. In quel periodo si dedicò allo studio delle opere di Aristotele.
Ritornato a Parigi, fu professore nel Collège du Cardinal-Lemoine presso l'università parigina fino al 1507. Fu molto influenzato dalle idee neoplatoniche. Influenzò molti protagonisti della Riforma protestante tra cui il suo allievo Guillaume Farel, ma rimase cattolico per tutta la vita, volendo riformare la Chiesa dall'interno. Nonostante questa sua volontà alcune sue opere furono bollate come eretiche.
Nel 1507 fu invitato dall'abate Brinonnet presso abbazia di Saint-Germain-des-Prés fuori Parigi, dove visse fino al 1520, e dove si dedicò allo studio della teologia e della Bibbia. Nel 1509 compose un salterio in cinque lingue (Psalterium Quintuplex, gallicum, romano, Hebraicum, vetus, conciliatum) e nel 1512 scrisse un commentario su le epistole di san Paolo, con nuova traduzione in latino.
Nel 1520 fu nominato vicario del vescovo di Meaux Guillaume Briçonnet. A Meaux diede vita al cénacle de Meaux, il cui scopo era di perfezionare la formazione dei presbiteri, soprattutto tramite la traduzione in volgare francese delle Scritture, raggruppando intorno a sé e al suo vescovo persone come Gérard Roussel, François Vatable e Margherita d'Angoulême, e anche i riformatori protestanti Guglielmo Farel, Giovanni Calvino e Louis de Berquin, bruciato come eretico nel 1529.
All'epoca della pubblicazione delle Épîtres et Évangiles pour les 52 dimanches de l'an, avvenuta nel 1525, il gruppo venne sciolto e Jacques Lefèvre dovette andare in esilio a Strasburgo. Dopo il ritorno dalla Spagna di Francesco I fu richiamato in patria nel 1526 e divenne precettore di Carlo il terzo figlio del re.
Fu uno dei primi traduttori della Bibbia in francese: il Nuovo Testamento comparve nel 1523, mentre il Vecchio testamento nel 1528. La sua versione integrale della Bibbia basata sul testo della Vulgata venne pubblicata ad Anversa nel 1530.
Terminò i suoi ultimi giorni presso Margherita d'Angoulême, sorella di Francesco I e futura regina di Navarra.
Fonti | |
(EN) Voce, in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914 (EN) "Jacques Lefèvre d’Étaples", in Enciclopedia Britannica, online |