Mikel Koliqi

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Mikel Koliqi
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 94 anni
Nascita Scutari
29 settembre 1902
Morte Scutari
28 gennaio 1997
Sepoltura Cattedrale di Scutari
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Scutari, 30 maggio 1931 dall'arc. Lazër Mjeda
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Creazione
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Creazione
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26 novembre 1994 da Giovanni Paolo II (vedi)
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Cardinale per 2 anni, 2 mesi e 2 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Invito all'ascolto
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Mikel Koliqi (Scutari, 29 settembre 1902; † Scutari, 28 gennaio 1997) è stato un cardinale albanese.

Cenni biografici

Nato a Shkodrë (Scutari), in Albania, era figlio di Mark Koliqi e Age Simoni. Nel 1911, a motivo della sitazione del paese, è stato mandato a studiare in Italia.

Formazione e ministero sacerdotale

I primi studi li ha fatto presso il Kolegjin Saverian, 1911, ha frequentato poi la scuola elementare nell'Istituto Cesare Arici (Collegio dei Gesuiti), a Brescia; ha proseguito gli studi nel Collegio Villoresi di Monza, dal 1919 al 1924, poi a Bergamo, Firenze e Bari, dove ha superato gli esami in un Istituto Tecnico. Si è iscritto al Politecnico di Milano e, mentre si trovava lì, ha sentito la vocazione al sacerdozio e ha così cominciato a studiare teologia nel Seminario di Milano, a Venegono, in seguito a Milano, dove ha completato gli studi. Ha fatto quindi ritorno in Albania.

È stato ordinato sacerdote il 30 maggio 1931 nella Chiesa dei padri Gesuiti a Scutari, da Lazër Mjeda(ch), arcivescovo di Scutari. È stato Viceparroco della cattedrale di Scutari, 1931-1936; fondatore della Schola Cantorum della cattedrale nel 1932, poi parroco, 1936-1945, vicario generale, 1936-1991, addetto stampa della diocesi, editore del Veprimin Katolik Shqiptar e direttore della rivista culturale Kumona e së djelës, 1938-1944.

Arrestato dalle autorità comuniste il 3 febbraio 1945 e condannato a due anni di prigione, liberato e di nuovo in carcere con una condanna di cinque anni nel 1946. Liberato nel 1951 e poi arrestato e condannato ai lavori forzati nei campi di Lsunie, Gradishta, Gjas, Valona ed altri ancora. In totale, ventun'anni di lavori forzati e altrettanti di prigionìa per avere ascoltato le radio straniere e organizzato la gioventù cattolica. Lo hanno liberato nel 1986 a causa dell'età avanzata. Gli è stato dato il titolo Pishtar i demokracise (Portafiaccola della democrazia) dall'Assemblea del Popolo, Prelato d'onore di Sua Santità, il 31 gennaio 1992.

I suoi melodrammi Rozafa, Rrethimi i Shkodër (L'assedio di Shkodër) e Ruba e kuqe (La sciarpa rossa), scritti e rappresentati fra il 1936 e il 1938, sono considerati i precursori del movimento operistico albanese. Il giorno del suo novantesimo compleanno, ha ricevuto un messaggio speciale da Papa Giovanni Paolo II (consegnatogli dal Nunzio apostolico Ivan Dias, arcivescovo titolare di Rusubisir, durante una messa speciale nella sua cappella privata) e il premio della Fiaccola dal Presidente dell'Albania, Sali Berisha.

Episcopato

Ha rinunciato alla consacrazione episcopale a causa dell'età avanzata.

Cardinalato

Creato cardinale diacono da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 26 novembre 1994, ha ricevuto la Berretta rossa e la diaconia di Ognissanti in Via Appia Nuova, nello stesso Concistoro.

Eletto cardinale quando aveva più di ottant'anni di età, non aveva diritto a partecipare al conclave. È stato il primo cardinale di nazionalità albanese. Negli ultimi anni di vita ha vissuto con sua nipote, e la famiglia di lei, in un piccolo appartamento vicino la cattedrale di Scutari.

Morte

Morto il 28 gennaio 1997 a Scutari, è stato sepolto nella cripta della cattedrale metropolitana della stessa città.

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di Ognissanti in Via Appia Nuova Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuseppe Paupini 26 novembre 1994 - 28 gennaio 1997 Alberto Bovone I
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Giuseppe Paupini {{{data}}} Alberto Bovone