Museo Diocesano di Bovino
Museo Diocesano di Bovino | |
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Mattia Preti, Martirio di san Sebastiano (part.), metà XVII secolo, olio su tela | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Foggia |
Comune | Bovino |
Diocesi | Arcidiocesi di Foggia-Bovino |
Indirizzo | Via Guevara 71023 Bovino (FG) |
Telefono | +39 0881 912015, +39 0881 961051 |
Fax | +39 0881 961203 |
Posta elettronica | info@museodiocesanobovino.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Arcidiocesi di Foggia-Bovino |
Tipologia | arte sacra, architettura |
Contenuti | arredi, codici miniati, dipinti, manoscritti, mosaici, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, vetri, metalli |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Castello Ducale |
Datazione sede | XI secolo, fine |
Fondatori | mons. Giuseppe Casale |
Data di fondazione | 1999 |
Il Museo Diocesano di Bovino (Foggia) allestito in un'ala del Castello Ducale (fine XI secolo),[1] fu istituito nel 1999, per volere dell'arcivescovo Giuseppe Casale, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e dal territorio diocesano.
Storia
Il Museo venne inaugurato istituito nel 1999, su iniziativa dell'arcivescovo Giuseppe Casale (1988 - 1999), per promuovere l'amore per l'arte e al tempo stesso impedire la dilapidazione del cospicuo patrimonio cultuale diocesano.
Chiuso nel 2006, per lavori di ristrutturazione e riallestimento degli ambienti, il nuovo Museo è stato inaugurato e riaperto al pubblico il 23 aprile 2008, dall'arcivescovo Francesco Pio Tamburrino (2003 - 2011).
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in dodici sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XII al XIX secolo.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Gesù Cristo crocifisso (XIV - XV secolo), in rame con tracce di doratura e telaio in legno.
- Martirio di san Pietro (XVII secolo), olio su tela, del Maestro di Bovino, proveniente dalla Chiesa di San Pietro.
- Statua di sant'Andrea apostolo (XVII secolo), in legno dipinto e policromo.
- Statua di san Raffaele arcangelo con Tobiolo (XVII secolo), in legno dipinto e policromo.
- Martirio di san Sebastiano (metà del XVII secolo), olio su tela, attribuita a Mattia Preti, proveniente dalla Concattedrale.[2]
- Busti di san Giuseppe, san Carlo Borromeo e san Filippo Neri (XVIII secolo), in legno dipinto e policromo, di bottega napoletana.
- Rilievo a medaglione con San Giovanni Battista decollato, in marmo.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Calice con patena (prima metà del XIV secolo).
- Reliquiario a braccio di san Marco (1452), in argento, realizzato da Pietro Vanini.
- Ostensorio del Santissimo Sacramento (1452), opera dell'argentiere Pietro Vanini.
- Dalmatica verde (XVI secolo), in broccato, di manifattura veneziana.
- Reliquiari a busto di san Giuliano e san Maurizio (inizio del XVII secolo), in legno, di bottega napoletana.
- Baldacchino processionale (seconda metà del XVIII secolo), in seta beige con ricami a fili d’oro, d’argento e seta rossa, di manifattura napoletana.
- Croce d'altare (seconda metà del XVIII secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega napoletana.
- Legatura di libro liturgico (seconda metà del XVIII secolo), in argento sbalzato, di bottega napoletana.
- Calice e patena (XIX secolo), in ottone dorato.
- Turibolo (XIX secolo), in argento.
- Baculo pastorale (prima metà del XIX secolo), in argento sbalzato e cesellato.
- Ostensorio (1834), in argento, opera dell’argentiere Raffaele Capozzi.
Documenti storici
Il Museo presenta alcuni documenti storici di particolare pregio ed interesse culturale, fra i quali si segnala:
- Manoscritto di Roberto II, conte palatino di Loretello e signore di Bovino (1118), con il quale donava alla Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo alcuni casali siti nei dintorni del centro abitato.
Cappella della "Sacra Spina"
Completa la visita del Museo, la Cappella gentilizia, dove è esposto il celebre:
- Reliquiario a croce della Sacra Spina (XVI secolo), in argento, nella quale è incastonata alla base un'ampolla di cristallo che custodisce a sua volta una delle Sacre Spine della corona che cinse il capo di Gesù Cristo[3]. Inoltre, nella teca sono conservate altre preziose reliquie tra le quali spiccano:
- brandello della porpora di Gesù Cristo;
- terra bagnata con il sangue del Redentore;
- frammento del velo di Maria Vergine.
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
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