Museo delle Carrozze (Musei Vaticani)
Museo delle Carrozze (Musei Vaticani) | |
Berlina di gran gala (1826) | |
Categoria | Musei pontifici |
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Stato | Città del Vaticano |
Comune | Città del Vaticano |
Diocesi |
Diocesi di Roma Vicariato Generale dello Stato della Città del Vaticano |
Indirizzo |
Viale Vaticano 00165 Roma (RM) |
Telefono | +39 06 69884676, +39 06 69883145 |
Fax | +39 06 69884019 |
Posta elettronica | musei@scv.va |
Sito web | [1] |
Proprietà | Santa Sede |
Tipologia | tecnico-scientifico, specializzato |
Contenuti | mezzi di trasporto |
Servizi | accoglienza al pubblico, audioguide, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshops, caffetteria, didattica, fototeca, guardaroba, laboratorio di restauro, punti ristoro, visite guidate, organizzazione e sale per eventi e mostre temporanee, mediateca |
Sistema museale di appartenenza | Musei Vaticani |
Sede Museo | Giardino Quadrato, sotterraneo |
Datazione sede | 1963 - 1964 |
Fondatori | Paolo VI |
Data di fondazione | 1967 |
Il Museo delle Carrozze, fa parte dei Musei Vaticani. Venne istituito per volere di papa Paolo VI ed allestito nel 1967 in un ampio locale, edificato nel 1963 - 1964, sotto il cosiddetto Giardino Quadrato. Dopo un lungo lavoro di ampliamento e riallestimento, il 16 ottobre 2012, il Museo è stato riaperto al pubblico.
Il Museo è una sezione distaccata del Museo Storico che dal 1991 ha sede nel Palazzo del Laterano.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in due sezioni espositive, che documentano la storia della mobilità pontificia attraverso un'originale raccolta di mezzi di trasporto (carrozze, automobili, portantine, ecc.) ed oggetti a questi collegati (selle, , finimenti e bardature per i cavalli, ecc.) adoperate da vari papi.
Sezione I - Carrozze e portantine
La sezione conserva splendidi mezzi di trasporto di "protocollo", tra cui spiccano:
- Berlina di gran gala (1826), costruita per papa Leone XII dal celebre carrozziere romano Gaetano Peroni ed arricchita successivamente nei suoi decori per papa Gregorio XVI nel 1841. Fu usata nelle grandi solennità anche dai papi successivi fino a Pio IX (1846 - 1878).
- Berlina di gala rossa e oro (XIX secolo) del cardinale Luciano Luigi Bonaparte (1829 - 1895), che l'ebbe in dono da suo cugino Napoleone III, imperatore di Francia, con lo stemma in ottone dell'aquila napoleonica.
Inoltre, sono esposte carrozze per lunghi viaggi o per il trasporto quotidiano, comprese le portantine, i finimenti e le bardature per i cavalli, i quali costituiscono una rara testimonianza storica della mobilità pontificia, che ebbe un brusco arresto con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la sua annessione al Regno d'Italia. Di particolare rilievo:
- Due berline da viaggio, adatte a sostenere lunghi percorsi su strade sconnesse:
- una utilizzata da Pio IX, dopo lo scoppio dei moti rivoluzionari a Roma, per fuggire a Gaeta, il 24 novembre 1849, e per il suo rientro dall'esilio, dopo la fine della Repubblica Romana;
- l'altra adoperata per il viaggio di Pio IX, ultimo "Papa Re", nelle terre ontificie della Romagna e delle Marche settentrionali.
- Landaux neri, per il trasporto giornaliero dei papi, usati fino ai primi anni del pontificato di Pio XI (1922 - 1939).
- Portantina (ultimo quarto del XIX secolo), foderata in damasco rosso, venne fatta costruire da Leone XIII (1878 - 1903) ed usata anche dai suoi successori.
- Portantina (1887), in legno (mai usata dal papa), donata a Leone XIII dai fedeli napoletani in occasione del 50° di sacerdozio.
Dal 1870 al 1929, anno in cui vennero siglati i Patti Lateranensi, i Pontefici non uscirono mai dal Vaticano. Era il 1909 quando l'arcivescovo di New York offrì in dono una Itala 20/30 a Pio X, che il papa rifiutò preferendo continuare a fare le sue passeggiate nei Giardini Vaticani su una comoda e meno rumorosa carrozza.
Sezione II - Automobili
La prima vettura entrata in Vaticano fu con l'inizio del pontificato di Pio XI ed era:
- Automobile Bianchi Tipo 15, donata al Papa dall'Associazione delle Donne Cattoliche dell'Arcidiocesi di Milano. Poiché la questione della sovranità del Vaticano non era stata ancora risolta, a questa vettura fu affissa la targa del Corpo Diplomatico (CD 404).
- Automobile Bianchi Tipo 20, donata, subito dopo la precedente, al papa Pio XI dalla stessa casa automobilistica italiana Bianchi, ottenendo così per prima l'ambito titolo di "Fornitori Pontifici".
Con la firma dei Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) le principali case automobilistiche internazionali fecero a gara per regalare ai pontefici le loro vetture migliori:
- Fiat 525 M, donata il 21 aprile 1929.
- Isotta Fraschini 8, offerta il 1 maggio 1929.
- Graham Paige 837, data il 22 dicembre 1929.
- Citroën C6 Lictoria Sex (1930), appositamente progettata per il papa Pio XI e costruita per gli standard di una carrozza pontificia.
- Mercedes Benz, donata il 9 giugno 1930): questa è l'automobile utilizzata il 19 luglio 1943 da papa Pio XII, dopo il violento bombardamento sul quartiere di San Lorenzo fuori Le Mura, per visitare i luoghi colpiti (uscita eccezionale del pontefice, infatti all'epoca il Papa raramente lasciava Vaticano).
- 460 Nürburg limousine a passo lungo, disegnata da Ferdinand Porsche e donata al pontefice il 14 novembre 1930.
Dal 1931, le carrozze pontificie cedono il posto alle automobili e viene istituito il Registro Automobilistico. Le targhe SCV (Stato della Città del Vaticano) saranno a lettere rosse su sfondo bianco per il Pontefice e lettere nere su uno sfondo bianco per tutte le altre vetture.
In linea con i tempi, subito dopo il Giubileo del 1975, arrivò anche la prima papamobile, ossia il fuoristrada bianco utilizzato dal Pontefice per percorrere brevi itinerari ed esser visto dalla folla. Si noti:
- Fiat 1107 Nuova Campagnola, sulla quale papa Giovanni Paolo II subì l'attentato a Piazza San Pietro, il 13 maggio 1981: questa, esposta per la prima volta, assume un valore fortemente simbolico, come sottolineato da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, nel corso della conferenza di presentazione del nuovo allestimento:[1]
« | Quest’automobile come la Chiesa, anche se ferita, va avanti. » |
Tra le nuove acquisizioni sono esposte:
- Volkswagen "Maggiolino" 2003, donata a papa Giovanni Paolo II, l'ultima prodotta dalla catena di montaggio della casa automobilistica in Messico (30 luglio 2003), dopo la quale è stata dismessa.
- Volante della "Formula 1 - Ferrari 2003" di Michael Schumacher, donato a papa Benedetto XVI, dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, con la dedica:
« | Il volante della F1 Campione del Mondo a Sua Santità Benedetto XVI, pilota della cristianità". » |
Inoltre è visibile:
- Modellino della prima locomotiva della Città del Vaticano (1929).
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |