Parabola del servo spietato
Parabola del servo spietato | |
Maestranze australiane, Vetrata con Parabola del servo spietato (ultimo quarto del XIX secolo), vetro policromo; Melbourne (Australia), Scots' Church | |
Passo biblico | Mt 18,23-35 |
Matteo | |
Parabola precedente | Parabola della pecorella smarrita |
Parabola successiva | Parabola dei lavoratori della vigna |
Insegnamento - Messaggio teologico | |
Importanza del perdono al fratello. |
La Parabola del servo spietato si trova in Matteo 18,23-35 . Essa insegna che, come il Padre perdona gli uomini, così anch'essi devono perdonarsi gli uni gli altri.
Significato
La parabola va letta nel contesto del Discorso ecclesiale del primo Vangelo (c. 18).
È importante anche la valenza cristologica: la misericordia di Dio, proposta al lettore come modello da imitare, si è manifestata concretamente nell'evento-Cristo: in Gesù Dio manifesta la sua misericordia in maniera nuova e definitiva.
La parabola si articola in tre scene:
- il primo debitore, la sua supplica, e il condono del suo debito (v. 24-27);
- il secondo debitore, la sua supplica e la risposta spietata del primo debitore (v. 28-30);
- il meritato castigo del primo debitore (v. 31-34).
Le prime due scene sono simmetriche: la petizione del debitore è formulata con le stesse parole, ma la risposta dei due creditori è opposta.
L'insegnamento della parabola è chiaro: alla misericordia infinita di Dio viene contrapposta l'intransigenza degli uomini verso i propri simili; ciò rende impossibile ricevere da Dio il perdono dei propri peccati (cfr. il Padre Nostro, Mt 6,12.14-15 ).
Il testo (traduzione Bibbia CEI 2008) | |||
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Note esegetiche
L'espressione Il regno dei cieli è simile a (v. 23) significa "Avviene per il Regno dei Cieli come".
Re (v. 23) è, nel testo greco, uomo re: l'espressione allude al Re del Cielo, al Padre (cfr. v. 35).
Diecimila talenti (v. 24): si tratta di una somma enorme. Un talento equivaleva a 6.000 dracme. Giuseppe Flavio riporta il dato che il reddito annuo di Antipa dalle tasse era di 200 talenti. La somma è stata scelta per mettere in risalto la gravità incommensurabile del debito che l'uomo contrae con Dio a causa del peccato
La moglie, i figli (v. 25): l'estensione della pena alla famiglia del reo corrisponde a una disposizione del codice penale ellenistico (cfr. Dn 6,25 ), ed è estranea al diritto dell'Antico Testamento (cfr. Es 22,2 ).
Cento denari (v. 28): il denaro corrispondeva al salario di una giornata di lavoro. Dracma e denaro erano circa equivalenti.
Bibliografia | |
Voci correlate | |