Pergula
La pergula è una struttura divisoria dello spazio liturgico del coro e del presbiterio da quello della chiesa nell'edificio paleocristiano, con un solo accesso centrale aperto o fornito di una porta. È costituita da una serie di colonne poggianti su una balaustra e collegate da un architrave per appendere le lampade. Ha una funzione simile a quella dell'iconostasi nelle chiese ortodosse: separare la zona del coro e del presbiterio, riservata ai chierici, dalla navata, destinata ai fedeli.
All'architrave si appendeva una tenda o velarium, che scendeva al momento in cui con la consacrazione avveniva la transustanziazione. Lo scopo era di sottolineare la sacralità del momento, nascondendo alla vista dei fedeli le Specie consacrate.
La pergula fu ripresa nell'architettura tardoromanica e gotica: sopra l'architrave fu aggiunto un piano calpestabile ed una balaustra, accessibile grazie a due scale laterali, realizzando così una sorta di ambone da cui i diaconi potevano proclamare le Sacre Scritture, che venne chiamata pontile.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:
- Pergula (XII secolo), in marmo, eretta nella Basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma;
- Pergula (metà del XII secolo), in marmo, collocato nella Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta a Lugnano in Teverina.
- Pergula (XIII secolo), in marmo, presente nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi.
Un altro celebre esempio, andato perduto, si trovava nell'Antica Basilica di San Pietro in Vaticano con le colonne tortili ispirate al Tempio di Gerusalemme.
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