Sant'Alfonso Maria Fusco

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Sant'Alfonso Maria Fusco
Presbitero
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battezzato
Santo
fondatore delle Suore Battistine del Nazareno
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 70 anni
Nascita Angri
23 marzo 1839
Morte Angri
6 febbraio 1910
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 29 maggio 1863
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 12 febbraio 1976, da Paolo VI
Beatificazione 7 ottobre 2001, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione 16 ottobre 2016, da Francesco
Ricorrenza 6 febbraio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
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Erede
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 6 febbraio, n. 11:
« Ad Angri vicino a Salerno, beato Alfonso Maria Fusco, sacerdote: dedito al ministero tra i contadini, provvide sempre alla formazione dei giovani, specialmente poveri e orfani e fondò la Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Sant'Alfonso Maria Fusco (Angri, 23 marzo 1839; † Angri, 6 febbraio 1910) è stato un presbitero e fondatore italiano della congregazione delle Suore di San Giovanni Battista. È stato proclamato santo da Papa Francesco il 16 ottobre 2016.

Biografia

Nacque ad Angri, in provincia di Salerno, da Aniello Fusco e Giuseppina Schiavone, primogenito di cinque figli. Di carattere mite, sensibile alla preghiera e ai poveri, a sette anni ricevette la Prima Comunione e, subito dopo, la Cresima.

A undici anni manifestò ai genitori la propria vocazione religiosa e, il 5 novembre 1850, entrò nel Seminario Vescovile di Nocera dei Pagani. Il 29 maggio 1863 ricevette l'ordinazione presbiterale dall'Arcivescovo di Salerno, monsignor Antonio Salomone.

Fin dagli anni del seminario, ispirato in sogno da Gesù Nazareno, desiderava fondare un istituto di suore e un orfanotrofio maschile e femminile. L'incontro con Maddalena Caputo, una giovane di Angri che aspirava alla vita religiosa, fu l'occasione per la nascita, il 26 settembre 1878, della Congregazione delle Suore Battistine del Nazareno, che successivamente presero il nome di Suore di San Giovanni Battista. Il 16 luglio 1880 avvenne la vestizione delle nuove suore, delle quali Maddalena Caputo divenne Superiora, con il nome di Suor Crocefissa del Divino Amore. La sede del nuovo ordine fu chiamata "Piccola Casa della Provvidenza". Il 29 settembre 1889 don Alfonso aprì l'Opera degli Artigianelli, un orfanotrofio cui affiancò successivamente una scuola. Purtroppo ci furono in seguito anche incomprensioni con la congregazione di suore da lui fondata.

Morì il 5 febbraio 1910.

L'istituto da lui fondato è oggi diffuso in quattro continenti[1].

Il miracolo per la beatificazione

Ai fini della beatificazione di Alfonso Maria Fusco, la Chiesa cattolica ha considerato miracolosa la guarigione del piccolo Gershom Chizuma.

Questi, nato nello Zambia il 19 maggio 1994, si ammalò il 18 gennaio 1998. Venne diagnosticata una "malaria cerebrale", malattia dalla prognosi infausta e, nonostante le cure, il bambino, ricoverato in ospedale il 21 gennaio, entrò in coma, accusando anche una broncopolmonite.

La sera del 2 febbraio una suora battistina, Livia Caserio, venuta a conoscenza del caso, convinse i congiunti del piccolo a pregare insieme a lei e ad alcune consorelle, invocando l'intercessione dell'allora venerabile Alfonso Maria Fusco.

La mattina seguente il piccolo Gershom si risvegliò dal coma, guarito da tutti i sintomi. Fu dimesso dopo tre giorni, mentre i medici non si spiegavano l'improvvisa guarigione: la quasi totalità dei bambini affetti da malaria cerebrale muore entro quattro giorni e i pochi che si salvano riportano gravi danni neurologici, assenti nel piccolo Chizuma nonostante i dieci giorni di coma.

La Congregazione per le Cause dei Santi, il 3 marzo 2000, concluse che la guarigione di Gershom Chizuma, rapida, completa e duratura, non è scientificamente spiegabile, ma è da considerarsi un miracolo di III grado, ottenuto grazie all'intercessione del venerabile Alfonso Maria Fusco.

Il 7 ottobre 2001 fu proclamato beato da Giovanni Paolo II. È stato canonizzato il 16 ottobre 2016 da papa Francesco. La memoria liturgica è il 6 febbraio.

Note
Voci correlate
Collegamenti esterni