Santi Marcellino e Pietro

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Santi Marcellino e Pietro
Presbiteri · Martiri
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Santi
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Santi Marcellino e Pietro
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita III secolo
Morte Roma
304
Sepoltura Abbazia di Seligenstadt (Germania)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale III secolo
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerati da Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 2 giugno
Altre ricorrenze
Santuario principale Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patroni di Seligenstadt
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 2 giugno, n. 1:
« Santi martiri Marcellino, sacerdote e Pietro, esorcista, che, come riporta il papa san Damaso, furono condannati a morte durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano; condotti tra i rovi sul luogo del supplizio, ebbero l'ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i corpi rimanessero nascosti a tutti, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura alle loro sante membra a Roma sulla via Labicana nel cimitero ad Duas Lauros. »

I Santi Marcellino e Pietro (III secolo; † Roma, 304), rispettivamente presbitero ed esorcista della Chiesa romana, furono martirizzati sotto l'imperatore Diocleziano.

Gaetano Lapis, Martirio dei santi Marcellino e Pietro (1751), olio su tela; Roma, Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano

Secondo la passio scritta da papa Damaso I, i due vennero condotti in un luogo chiamato Selva Nera (poi rinominato Silva Candida, sulla via Cornelia) e decapitati dopo essere stati sottoposti a varie torture; i loro corpi sarebbero stati ricomposti dalla matrona Lucilla e deposti nelle catacombe Ad Duas Lauros (oggi a Torpignattara), sulla via Labicana.

Culto

Sul luogo della sepoltura dei santi Marcellino e Pietro fu eretta, intorno al 320, una basilica a essi dedicata, che era ancora in uso verso la fine dell'VIII secolo, ma che poco dopo con la traslazione delle loro spoglie venne abbandonata. Secondo alcune fonti, infatti, le reliquie dei due santi nell'827 vennero inviate in Francia da papa Gregorio IV (827-844) e poi trasportate nell'Abbazia di Seligenstadt sul Meno, in Germania, da Eginardo (775-840), ministro e biografo di Carlo Magno.

I santi Marcellino e Pietro ebbero grande popolarità nei primi secoli del cristianesimo, tanto che i loro nomi vengono citati in una delle più antiche preghiere eucaristiche, risalente al pontificato di papa Vigilio (537-555).

Memoria liturgica il 2 giugno.

Iconografia

Questi due martiri sono in genere rappresentati come uomini di mezza età, con tonsura, con in mano un rotulo o una corona. Nelle catacombe romane che portano il loro nome del IV-V secolo un dipinto murale, ad affresco, li presenta contraddistinti dal nome, senza aureola, con breve barba, accanto all'Agnello. In un altro del V o VI secolo presente nelle catacombe di Ponziano, sono rappresentati invece imberbi, ai lati di san Pollione, sempre però contraddistinti dal nome.

Bibliografia
  • Michele Malatesta, I martiri romani Marcellino e PIetro. Agiografia, archeologia, liturgia, Tipografica del Matese, Piedimonte Matese, 2011
Voci correlate
Collegamenti esterni