Teotónio de Bragança
Teotónio de Bragança, S.J. Arcivescovo | |
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Età alla morte | 71 anni |
Nascita | Coimbra 2 agosto 1530 |
Morte | Valladolid 29 luglio 1602 |
Sepoltura | Convento di Santo António da Piedade, Évora |
Professione religiosa | Coimbra, 12 luglio 1549 |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 4 luglio 1578 papa Gregorio XIII |
Consacrazione vescovile | 19 ottobre 1578 |
Incarichi ricoperti | |
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Teotónio de Bragança (Coimbra, 2 agosto 1530; † Valladolid, 29 luglio 1602) è stato un arcivescovo portoghese.
Cenni biografici
Nacque a Coimbra il 2 agosto 1530, secondogenito del 4º duca di Bragança Giacomo I di Bragança e della sua seconda moglie Giovanna di Mendonça. Rimase orfano del padre a due anni e il titolo passò al fratellastro Teodosio I di Braganza.
Crebbe nel Palazzo Ducale di Vila Viçosa, edificata da suo padre. Venne poi mandato a studiare il latino presso il Monastero di Santa Cruz a Coimbra.
Nonostante l'opposizione famigliare seguì la sua vocazione religiosa. A diciannove anni entrò nel collegio dei gesuiti di Coimbra dove emise la sua professione religiosa il 12 luglio 1549.
Venne chiamato da Ignazio di Loyola a Roma dove studiò per un certo tempo prima di passare all'università di Parigi, dove conseguì il dottorato in teologia. Visitò poi la Francia, l'Italia e l'Inghilterra, dove assistette al matrimonio di Filippo II con la regina Maria, erede della corona di Gran Bretagna, celebrato a Londra nel 1554.
Su richiesta del fratello dovette rientrare in Portogallo, essendo stato nominato tesoriere della collegiata di barcelos, patrimonio dei Braganza.
Nel 1578 fu nominato vescovo titolare di Fes e coadiutore del cardinale arcivescovo di Évora Enrico I del Portogallo, a cui successe il 7 dicembre di quell'anno quando il cardinale dimissionò dall'arcivescovado essendo divenuto re del Portogallo.
Fondò diversi monasteri e ospedali e, quando nel 1579 la provincia dell'Alentejo soffrì una grande siccità che ridusse alla fame la popolazione, l'arcivescovo fece distribuire quotidianamente pane ai poveri: alla carestia seguì la peste, e il venerabile prelato fornì i servizi più preziosi, spendendo ingenti somme per l'aiuto degli appestati, al punto da impegnare tutto l'argento che possedeva, arrivando lui stesso a dare un esempio di carità nella cura degli ammalati, e organizzando nel palazzo episcopale un ospedale per i poveri.
Membro delle Cortes, partecipò alle cortes de Tomar il 16 aprile 1581 che acclamò re del Portogallo Filippo II di Spagna. Inoltre fu tra i giudici di Lisbona che nel 1583 riconobbero come principe ereditario del regno l'infante Filippo.
Morì il 29 luglio 1602 quando era in Castiglia. Il suo corpo fu trasferito a Évora e sepolto nel Convento di Santo António da Piedade, da lui fondato.
Lasciò un'importante biblioteca, in cui erano presenti opere rare, antichi manoscritti e diverse opere edoardiane, che in seguito avrebbe trasferito alla biblioteca della Certosa di Évora.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Fes (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Melchior Boliagoa [1] | 4 luglio – 7 dicembre 1578 | Francisco de Santa Maria[2], C.R.S.J.E. |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Évora | Successore: | |
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Enrico I del Portogallo | 7 dicembre 1578 – 29 luglio 1602 | Alexandre de Bragança |
Note | |
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