Alexandre de Bragança
Alexandre de Bragança Vescovo | |
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Età alla morte | 37 anni |
Nascita | Vila Viçosa 17 settembre 1570 |
Morte | Vila Viçosa 11 settembre 1608 |
Sepoltura | Convento degli Agostiniani, Vila Vicosa |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 27 novembre 1602 papa Clemente VIII |
Consacrazione vescovile | 20 aprile 1603 dal vescovo João de Bragança |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Alexandre de Bragança (Vila Viçosa, 17 settembre 1570; † Vila Viçosa, 11 settembre 1608) è stato un vescovo portoghese.
Biografica
Nacque nel Palazzo Ducale di Vila Viçosa il 17 settembre 1570, era il quintogenito del 6º duca di Bragança, João e di sua moglie, Catarina (figlia dell'infante Duarte). Fu battezzato nella Cappella Ducale, dall'arcivescovo di Évora, Alexandre de Bragança, zio paterno, avendo come padrini Filipe de Bragança, zio paterno, e Caterina del Portogallo, nonna paterna.
Come di regola presso le famiglie nobiliari del tempo, da cadetto fu avviato sin dalla tenera età alla carriera ecclesiastica, essendo stato educato e istruito dai migliori maestri del tempo. Compì gli studi di teologia laureandosi presso l'Università di Coimbra. I buoni rapporti del padre con re Filippo II di Spagna gli permisero di ottenere la nomina ad arcivescovo di Évora e inquisitore generale del Portogallo nel 1602. Fu consacrato l'anno seguente dal vescovo di Viseu mons. João de Bragança[1], assistito dai monsignori Cristovão de Jesu Fonseca[2], O.SS.T., vescovo ausiliare di Évora e Jorge de Quemado (Queimada)[3], O.S.A., ausiliare di Braga.
Nel 1604, probabilmente per motivi di salute, dimissionò da inquisitore generale. A causa della sua precaria salute trascorse la maggior parte del suo episcopato a Vila Viçosa, con la sua famiglia, dove morì il 31 maggio 1637, all'età di 37 anni. Fu sepolto nella cappella alta del Convento di San Paolo, a Vila Viçosa, e fu successivamente trasferito, insieme a suo padre, nel Pantheon dei Duchi di Bragança, nel Convento degli Agostiniani, nello stesso villaggio.
Del suo operato come inquisitore generale si conserva una lettera autografa del prelato indirizzata al re Filippo II del Portogallo, dove chiede che i nuovi cristiani non potessero avere in tribunale il diritto di seconda istanza[4].
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Évora | Successore: | |
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Teotónio de Bragança, S.J. | 27 novembre 1602-11 settembre 1608 | Diogo de Sousa [6] |
Predecessore: | Inquisitore generale del Portogallo | Successore: | |
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Jorge de Ataíde | 1602 - 1604 | Pedro de Castilho |
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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