Arcidiocesi di Évora

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Arcidiocesi di Évora
Archidioecesis Eborensis
Chiesa latina
Catedral de Évora.jpg
arcivescovo metropolita Francisco José Villas-Boas Senra de Faria Coelho
Sede Évora
Diocesisdeportugal.svg
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Portogallo
diocesi suffraganee
Beja, Faro
Arcivescovi emeriti: José Francisco Sanches Alves
Parrocchie 156 (9 vicariati )
Sacerdoti 74 di cui 58 secolari e 16 regolari
3.641 battezzati per sacerdote
34 religiosi 126 religiose 31 diaconi
314.000 abitanti in 13.547 km²
269.500 battezzati (85,8% del totale)
Eretta IV secolo
Rito romano
Cattedrale Assunzione di Maria Vergine
Santi patroni Nostra Signora della Concezione
Indirizzo
Largo Marques de Marialva 6, 7000-809 Évora, Portugal
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Portogallo
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L'arcidiocesi di Évora (in latino: Archidioecesis Eborensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Portogallo. Nel 2019 contava 269.500 battezzati su 314.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Francisco José Villas-Boas Senra de Faria Coelho.

Territorio

L'attuale assetto territoriale dell'arcidiocesi comprende il distretto di Évora, parte del distretto di Setúbal e la parte meridionale del distretto di Santarém.

Sede arcivescovile è la città di Évora, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine.

Il territorio si estende su 13.547 km² ed è suddiviso in 156 parrocchie, raggruppate in 9 vicariati: Alcácer do Sal, Arraiolos, Coruche, Elvas, Estremoz, Évora, Montemor-o-Novo, Reguengos de Monsaraz e Vila Viçosa.

La provincia ecclesiastica di Évora, istituita nel 1540, comprende due sole suffraganee, nella parte meridionale del Portogallo: le diocesi di Beja e di Faro.

Storia

La diocesi di Ebora fu eretta in epoca romana. Il primo riscontro storico risale all'inizio del IV secolo, quando il vescovo Quinciano partecipò al concilio di Elvira. Sono noti i nomi di altri dieci vescovi, che parteciparono ai concili dell'epoca visigotica dal VI all'VIII. Evora era compresa nell'antica provincia romana della Lusitania e dipendeva, anche dal punto di vista religioso, dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita.

Durante il periodo della conquista araba non risultano vescovi ed è probabile che la sede fosse soppressa. In seguito alla riconquista cristiana, la diocesi fu ristabilita come suffraganea dell'arcidiocesi di Braga e la moschea della città fu convertita in cattedrale. Il primo vescovo noto di questo secondo periodo della storia della diocesi è Soeiro I, menzionato a partire dal 1166.

Il 2 luglio 1199, con la bolla In causa duorum, papa Innocenzo III sottomise la diocesi di Évora al metropolita di Santiago di Compostela. Nel 1394, con la bolla In eminentissimae dignitatis di papa Bonifacio IX, entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Lisbona (oggi patriarcato).

Nel maggio 1186 fu iniziata con il vescovo Paio la costruzione di una nuova cattedrale, che subì un completo rifacimento nella seconda metà del XIII secolo con il vescovo Durando Pais; questa nuova cattedrale fu consacrata nel 1308. Al vescovo Paio si deve anche l'istituzione del capitolo dei canonici il cui atto di fondazione, conservato negli archivi della cattedrale, è datato 24 aprile 1200.[1]

Il 24 settembre 1540 la diocesi fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Gratiae divinae praemium di papa Paolo III. Originariamente aveva come suffraganee le diocesi di Silves, di Tangeri e di Ceuta.

Nel 1549 e nel 1570 la Santa Sede separò alcuni territori a nord e ad est dell'arcidiocesi, costituendo le nuove diocesi di Portalegre e di Elvas.

Nel 1770 papa Clemente XIV separò anche la parte meridionale dell'arcidiocesi, ripristinando l'ex diocesi di Beja.

Nel 1881 la diocesi di Elvas fu soppressa e il suo territorio fu in parte aggregato all'arcidiocesi di Évora.

Il 16 luglio 1975 ha ceduto una piccola porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Setúbal.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Cronotassi degli arcivescovi

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2019 su una popolazione di 314.000 persone contava 269.500 battezzati, corrispondenti all'85,8% del totale.

Note
  1. Joaquim Chorão Lavajo, op. cit., p. 212.
  2. Per le difficoltà intercorse fra la Santa Sede ed il governo portoghese, Pedro de Lencastre non fu mai confermato dal Papa e successivamente la sede rimase vacante fino al 1671.
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni