Teresa Neumann
Serva di Dio Maria Teresa Neumann Laica | |
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Serva di Dio | |
Teresa Neumann (1926) | |
Età alla morte | 64 anni |
Nascita | Konnersreuth 8 aprile 1898 |
Morte | Konnersreuth 18 settembre 1962 |
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La Serva di Dio Maria Teresa Neumann (Konnersreuth, 8 aprile 1898; † Konnersreuth, 18 settembre 1962) è stata una mistica tedesca. È nota per alcuni fenomeni mistici straordinari, come la comparsa delle stigmate, la bilocazione (trovarsi contemporaneamente in due luoghi diversi), la xenoglossia (parlare lingue sconosciute), la telepatia, la chiaroveggenza, la levitazione e la profezia. Guarì da paralisi e cecità in seguito a visioni mistiche. È stata riscontrata anche la sua sopravvivenza "anoressica": per 36 anni si nutrì esclusivamente con la Comunione eucaristica, senza assumere assolutamente nessun altro cibo o bevanda. Il fenomeno era talmente noto che, durante la seconda guerra mondiale, l'amministrazione tedesca non le consegnò le tessere annonarie, con cui tutta la popolazione otteneva il cibo.
Biografia
Nacque l'8 aprile 1898 a Konnersreuth, piccolo centro della Baviera nord-orientale, primogenita degli undici figli di Ferdinand Neumann, sarto, e di sua moglie Anna Grillmeier, contadina.
Battezzata poco dopo la nascita, il 10 aprile, Domenica di Pasqua, crebbe nel modesto ambiente familiare, educata ai valori cristiani.
Dopo aver frequentato con profitto la scuola primaria, nel 1912 iniziò a lavorare come domestica, limitando necessariamente lo studio alla scuola domenicale di catechismo e il tempo rimanente per coltivare le sue passioni: piante e fiori per il suo giardino e per l'altare della Chiesa, animali e soprattutto uccellini da accudire amorevolmente.
Dopo aver ricevuto la Cresima nel 1908 e la Prima Comunione nel 1909, avrebbe voluto diventare suora missionaria, ma l'inizio della Grande Guerra impedì la realizzazione di questa sua aspirazione.
Durante una licenza il padre, militare, le portò una foto di Santa Teresa di Lisieux, allora non ancora beata, e Teresa, allora sedicenne, cominciò a interessarsi della carmelitana francese, di cui in seguito sarebbe diventata devota e di cui spesso ripeteva un celebre insegnamento: "Si salvano più anime coi patimenti che con le prediche più brillanti".
Nel 1918 fu vittima di ripetuti incidenti, in seguito ai quali restò paralizzata e perse la vista. Il 29 aprile 1923, giorno della beatificazione di Teresa di Lisieux, ritrovò improvvisamente la vista. Il 17 maggio 1925, giorno della canonizzazione della santa francese, potè alzarsi dal letto e riprese a camminare. Le guarigioni venivano preannunciate da una misteriosa voce femminile, e questo avvenne anche quando guarì senza intervento chirurgico da una peritonite.
Nella notte fra l'11 e il 12 marzo 1926, Teresa ebbe la prima di una serie di visioni della Passione e Morte di Gesù; in quell'occasione si aprì, all'altezza del cuore, la prima delle ferite sanguinanti che, successivamente, sarebbero diventate tutte le stigmate. Le visioni e le stigmate, che iniziavano al venerdì per terminare il sabato, durarono fino alla morte.
Sempre a partire dal 1926, la mistica non ingerì più né cibo né bevande, limitandosi ad assumere soltanto la Comunione quotidiana con alcune gocce di acqua.
Teresa, da tempo sofferente di angina pectoris, morì il 18 settembre 1962. Durante l'esposizione del corpo, prima dei funerali avvenuti il 22 settembre, i medici constatarono che, anche quattro giorni dopo la morte, non si erano verificati i tipici segni di rigidità cadaverica e decomposizione.
La mistica profetizzò la futura rovina di Hitler. Questi temeva la sua figura, e non ordinò mai rappresaglie contro di lei, nonostante ciò fosse usuale sotto il suo regime nei confronti di ogni persona che desse "fastidio", specialmente per fatti di pubblico dominio.
I fenomeni mistici
Nel 1926, ad un anno dalla sua miracolosa guarigione da paralisi e cecità, la mistica tedesca vide comparire sul suo corpo, il Giovedì Santo, i segni della Passione del Signore. Questi segni, avuti da Teresa in estasi, erano visibili dalle ferite che grondavano copiosamente sangue fino al venerdì sera. Al sabato mattina tutto finiva[1]. Tutto questo durò per ben 36 anni, fino al giorno della sua morte, avvenuta nel 1962 all'età di 64 anni. Le ferite, non trattate, non andarono mai incontro a infezioni[2].
Quando entrava in estasi, la contadina tedesca, che conosceva soltanto il proprio dialetto, manifestava fenomeni di xenoglossia: riusciva a parlare in latino, in greco antico ed in aramaico, "riportando non solamente parole o parti di frasi che si trovano nella Bibbia, ma facendo anche affermazioni a completamento"[3].
Talvolta, durante alcune particolari visioni Teresa era in grado di sollevarsi dal pavimento per almeno una ventina di centimetri, e di rimanere in questo stato per alcuni minuti, quasi per partecipare con più coinvolgimento alle immagini che "vedeva".
Lo studio dei fenomeni
Nel 1927 il vescovo di Regensburg, Antonio di Henle, in relazione al digiuno, sottopose Teresa a un controllo medico, che durò dal 14 al 28 luglio, ritenendo i medici che una persona non potesse sopravvivere, sena cibo né bevande, per un periodo superiore a undici giorni.
Il controllo, sotto la guida del dottor Seidl di Waldsassen e del professor Ewald di Erlangen, coadiuvati da quattro infermiere, durò 24 ore su 24 per il periodo stabilito di quattordici giorni. Oltre alla mancata assunzione di solidi e liquidi, vennero verificati i principali parametri corporei.
Alla fine venne redatta una relazione dettagliata, dove era scritto tra l'altro che: "Nonostante il severo controllo non è stato possibile osservare nemmeno una volta che Teresa Neumann, che non fu sola nemmeno per un secondo, abbia assunto qualche cosa"[4].
Nel 1928 padre Agostino Gemelli si recò a Konnersreuth, in qualità di medico e di commissario di Papa Pio XI, per incontrare la mistica. Dopo averla visitata dichiarò: "Avendo visitato con la massima attenzione Teresa Neumann, dichiaro che non c'è assolutamente nessuna traccia di isterismo e, naturalmente, che le sue condizioni non sono scientificamente spiegabili"[5].
Culto
La Chiesa cattolica ha dato, dopo attenti esami, il via libera al processo di beatificazione il 21 gennaio 2005.
Note | |
Bibliografia | |
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