Utente:Giancarlo Rossi-Fedele/Armenia

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Nota di disambigua - Se stai cercando altri significati, vedi Armenia (disambigua).

Template:Stat L'Armenia è uno Stato asiatico indipendente del Caucaso meridionale, con capitale Yerevan. L'Armenia è stata la prima nazione a proclamare il Cristianesimo come religione di stato, nell'anno 301.

L'Armenia confina con la Turchia ad ovest, la Georgia a nord, l'Azerbaijan ad est e l'Iran e l'enclave azera della Rep. Aut. di Nakhchivan a sud; è uno stato senza sbocco al mare.

Il Santo patrono dell'Armenia è San Gregorio Illuminatore, meglio noto in Italia come "San Gregorio Armeno", fondatore della Chiesa Apostolica Armena, una delle prime comunità cristiane del mondo, oltre ad essere la prima Chiesa nazionale cristiana del mondo con ininterrotta continuità storica nella sua esistenza.

Grafia

  • armeno: Հայաստանի Հանրապետություն, Hayastani Hanrapetouṭyoun;
  • russo: Армения, Armenija
  • inglese: Armenia

Nome

Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come "la terra (stan è un tipico suffisso persiano per indicare un territorio) di Haik". Secondo la leggenda, Haik era un discendente di Noè (essendo figlio di Togarmah, che era nato da Gomer, a sua volta nato dal figlio di Noè, Yafet) e, secondo la tradizione cristiana, antenato di tutti gli armeni. Haik si stabilì ai piedi del monte Ararat, partì poi per assistere alla costruzione della Torre di Babele e, ritornato, sconfisse il re assiro Nimrod presso il lago di Van, nell'attuale Turchia.

Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della potente tribù presente nel territorio e deriva da Armenak (o Aram), discendente di Haik e grande condottiero. Fonti pre-cristiane riportano invece la derivazione dal termine Nairi (cioè "terra dei fiumi") che è l'antico nome della regione montuosa del paese.

Il nome ufficiale dello stato è Repubblica di Armenia.

Geografia

L'Armenia, dal punto di vista geografico è uno stato asiatico anche se spesso viene compreso tra gli stati europei, in ragione di considerazioni storico-culturali.

Morfologia

L'Armenia è un territorio montuoso, ricco di vulcani spenti, di antica formazione geologica. I rilievi più importanti sono l'altopiano armeno e la catena del Caucaso Minore che si estende dal nord dell'Armenia, fino al confine con l'Iran.

Nonostante l'attività vulcanica sia cessata, non si è fermata l'attività tettonica, come dimostrano i frequenti terremoti.

Il territorio è prevalentemente montuoso.

Idrografia

L'Armenia è ricca di acque dolci, per la presenza di numerosi laghi. Il più importante è il lago Sevan. Dal lago Sevan nasce l'Hrazdan che attraversa la capitale Yerevan ed è il fiume più lungo del paese. Il secondo fiume per lunghezza è l'Akhurian, che forma un'ampia valle pianeggiante condivisa tra Armenia, Turchia, Iran e Azerbaigian. Più a sud si trovano i fiumi Vorotan e il fiume Aras, lungo il confine con la Turchia.

Clima

Il clima è di tipo continentale perché le catene montuose fermano le influenze del mar Mediterraneo e del Mar Nero; le precipitazioni variano molto da zona a zona.

Popolazione

L'Armenia è il secondo paese più densamente popolato dell'ex-Unione Sovietica con 101 ab/km. La popolazione, secondo i dati relativi al luglio 2005 era di 2.982.904, con un'età media di circa 33 anni e un tasso di crescita del -0.25%;

Negli ultimi anni crescente è il fenomeno dell'emigrazione.

Etnie

La popolazione è composta per il 97 % di armeni, il resto comprende curdi, russi e altri gruppi presenti in percentuali molto basse.

Lingue

Nel paese si parla la lingua armena nella variante dell'armeno orientale. Sono diffuse diverse minoranze linguistiche e gran parte della popolazione armena parla come seconda lingua il russo.

Religioni

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Chiesa apostolica armena e chiesa armeno-cattolica

L'Armenia è un paese a maggioranza cristiana. La Chiesa armena vanta una tradizione antichissima, che risale al III secolo d.C. L'Armenia è considerata la prima nazione al mondo ad aver adottato, nel 301, il cristianesimo come religione ufficiale.

Non è possibile parlare della Chiesa armena senza toccare la questione del suo rapporto con la cristianità calcedonita. L'anno 451 con la celebrazione del Concilio di Calcedonia risulta decisivo per questi credenti.

Pur nella varietà dei dettagli, gli storici sono quasi concordi nel riconoscere il VI secolo come decisivo per il rigetto ufficiale del Concilio di Calcedonia da parte della Chiesa armena e nei primi decenni del VIII secolo può dirsi affermato il prevalere dell'anticalcedonismo come normale e normativo in seno a quella chiesa.[1]

Chiesa Apostolica Armena

Circa il 95% degli armeni appartiene alla Chiesa Apostolica Armena, che professa un cristianesimo di tipo orientale, non-calcedoniano, che spesso è accusato di monofisismo. Fortemente legata ai costumi e ai riti del passato, la Chiesa Armena è vicina a quella copta, a quella ortodossa siriaca e a quella Ortodossa in generale.

Spesso definita da Roma monofisita, termine che non è mai stato accettato da questa Chiesa. In questo abito riportiamo la lettera che il Catholicos Movses IV di Tathev scrisse a papa Urbano VIII in data 17 agosto 1626:

« Non siamo noi eretici o scismatici, come voi credete, ma siamo ortodossi, secondo la confessione dei nostri Padri spirituali, ed anatematizziamo per nome tutti gli eretici: Ario, Macedonio, Nestorio, Eutiche e tutti quelli che pensano come loro. Infatti, anche se diciamo una la natura del Cristo, che vi pare sia eutichiano, però vi aggiungiamo: inconfusa. Se non dicessimo inconfusa, sarebbe un'eresia abominevole. Esattamente come quando voi dite due nature, che è (simile) a (quanto diceva) Nestorio, ma aggiungete: indivise. Se non aggiungeste indivise dicendo due le nature, sarebbe un'eresia abominevole. Invece, mentre noi diciamo una la natura inconfusa, voi dite due le nature indivise. Ed unico e (ugualmente) corretto è il senso di ambedue le espressioni.[2] »

Le motivazioni del distacco dalla Chiesa bizantina, possono essere definite di ordine politico religioso, vertenti sia su problemi di teologia che di diritto, mentre altre spiegazioni possono essere trovate nella cultura e nella politica profana di quel popolo.

Possibile svolta in tale senso fu la politica dell'impero bizantino mirante a fare dell'Armenia una provincia dell'impero, con lo smantellamento della struttura sociale feudale dei nakharar spina dorsale di questa civiltà. A questo va aggiunto l'impatto del canone 28 di Calcedonia, mai riconosciuto neppure della Chiesa di Roma e che ne aveva ritardato il riconoscimento anche da parte di papa Leone I, canone che sovvertiva l'ordine dei patriarcati orientali con l'assegnazione a Costantinopoli della precedenza su Antiochia e Alessandria e con l'attribuzione del Primato di Roma al fatto che Roma era la capitale dell'impero[3]. Da questo si deduce che i motivi geopolitici furono prevalenti nel rifiuto del concilio di Calcedonia da parte degli armeni.

Va comunque tenuto presente che frange anche consistenti e altolocate della Chiesa armena di pensiero calcedonita continuarono a persistere nel corso dei secoli, questo fino al XVIII e XIX secolo con il carisma di unire varie correnti teologiche e di professioni ecclesiali nell'unità di una medesima gerarchia.[4]

Fondazione del patriarcato di Bzommar in Libano

Una vera e propria separazione avvenne solo nel 1742 con la creazione di un distino patriarcato cattolico con sede a Bzommar in Libano seguita nel 1830 dalla creazione, a Costantinopoli, della sede primaziale per gli armeni cattolici[5] .

Riconoscimento dell'ortodossia cristologica (1996)

Un riconoscimento solenne di ortodossia cristologica, su un piano di reciprocità, con la Chiesa di Roma, è stato ottenuto con la comune Dichiarazione di Papa Giovanni Paolo II e del Catholicos Karekin I, firmata e promulgata in Vaticano il 13 dicembre del 1996.[6]

Chiesa cattolica-armena

Esiste una minoranza di cattolici (che fanno riferimento alla Chiesa armeno-cattolica, con centro spirituale è Bzoummar, in Libano) e choe pratican gli antichissimi culti tradizionali.

Chiesa evangelica-armena

In Armenia sono presenti anche piccole minoranze di Cristiani protestanti evangelici.

Yazidismo

Gli Yazidi, che vivono nella zona occidentale del paese, praticano una particolare religione nota come "yazidismo".

Chiesa armeno-cattolica

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Chiesa armeno-cattolica

Arte

Letteratura

La letteratura scritta nacque nel V secolo d.C. sospinta dalla cultura cristiana, in sostituzione di quella tradizione orale già diffusa da almeno dieci secoli.[7]

I padri della letteratura armena furono Mesrop e Sahak il Grande, fondatori dell'Accademia denominata Scuola dei Traduttori, che si accostò alla letteratura religiosa greca.

Agli inizi del nono secolo con il monaco San Gregorio di Narek e la sua opera Libro delle lamentazioni, si chiuse un periodo di straordinario splendore sotto il regno dei Bagratiodi. Di questo monaco, poeta mistico è stato detto che nelle sue immagini di parole,

« riassume tutto ciò che lo spirito armeno abbia pensato fin dall'inizio [...] tutte le lotte e le angosce, come pure tutte le vittorie e le speranze della sua stirpe.[8] »

Nei secoli seguenti si impose il carattere storiografico assieme agli argomenti religiosi; intorno al XII secolo fiorì una letteratura popolare, basata su tematiche amorose, morali e religiose.

Nel Settecento si diffuse la cultura letteraria Mechitarista, basata sulla congregazione del monaco Mechitar e legata alla cultura greca.
Negli ultimi due secoli, gli scrittori armeni hanno narrato la drammatica storia del popolo armeno: tra di essi si annovera il poeta e patriota Arsiak Ciobanan.

Arte figurativa

Le più antiche tracce di elementi artistici, risalgono al III nillennio a.C. Numerosi i reperti rinvenuti nei pressi di Kirovakan: coppe d'oro con raffigurazioni di animali, boccali d'argento, braccialetti e armi. Al I millennio, appartengono vasi con bassorilievi, statue monolitiche di notevole altezza raffiguranti animali e soprattutto il pesce, siimbolo della fecondità.[9]

L'arte armena subì una forte influenza ellenistica, per imitazione della quale fiorì la scultura di cui è un pregevole esempio la testa della dea Anait. L'arte armena nel Medioevo si manifestò attraverso monumenti funerari e decorazioni architettoniche; tra gli esempi tipici, di questo periodo, vanno ricordate le pietre-croci.

Anche la pittura visse una fase di espansione, come dimostrano i numerosi affreschi e mosaici contenuti nelle chiese.
Dal XV secolo si svilupparono scuole di pitture;la più famosa è quella della famiglia Ovnatanian, che operò dal XVII al XIX secolo. Negli ultimi due secoli l'arte armena ha risentito dell'influenza degli indirizzi dell'arte russa.

Architettura

Tracce dell'architettura proto-cristiana documentabile sono restate nella costruzione di molte chiese. Le costruzioni sono state erette, soprattutto, grazie all' utilizzo della pietra vulcanica.Non mancano le decorazioni scultoree alle pareti, così come le soluzioni innovative esemplificate dall'uso dei tamburi, decorati da finestre per reggere le cupole, che anticipò il gusto bizantino, oppure l'uso particolare delle arcate cieche che anticipò l'architettura romanica.[9]

Musica Contemporanea

Nel panorama musicale contemporaneo vanno citati il cantante André (nome d'arte di Andreï Hovnanyan), e il gruppo System of a Down, residente negli Stati Uniti d'America. I componenti sono tutti originari dell'Armenia, e discendono dai superstiti del genocidio subito dal loro popolo, di cui parlano in molte canzoni.

Storia

Secoli dopo i conflitti con la civiltà degli Ittiti, il primo impero armeno fu la civiltà di Urartu, che fiorì nel Caucaso e nell' Asia Minore orientale tra l'800 a.C. e il 600 a.C..

Nel I secolo a.C., durante il regno di Tigrane II d'Armenia, l'Armenia costituiva un impero regionale che si estendeva dalle coste del mar Nero al mar Caspio e a quelle del Mediterraneo, ma nel 66 a.C. venne sconfitta dai Romani guidati da Pompeo.

Nel 301 l'Armenia fu il primo stato al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di stato, precedendo così di alcuni decenni l'Impero Romano, e con San Gregorio Illuminatore istituì la propria Chiesa Apostolica Armena, che si separò dalle altre chiese cristiane dopo il Concilio di Calcedonia del 451. Con il succedersi delle dinastie e delle occupazioni di parti, romani, arabi (dal 645), mongoli e persiani, lo stato fu notevolmente indebolito.

Quando l'Armenia fu di nuovo un regno indipendente (884-1045), visse un rinascimento culturale, politico ed economico.

Venne fondata una nuova capitale, Ani, ora in Turchia. Con la costruzione di Ani, l'Armenia divenne una popolosa e prosperosa nazione che ebbe influenza politica sulle nazioni vicine.

Nel 1071, dopo la sconfitta di Bisanzio da parte dei Turchi Selgiuchidi guidati da Alp Arslan nella Battaglia di Manzikert, anche l'Armenia Maggiore venne conquistata.

Migliaia di famiglie cristiane, guidate da un familiare dell'ultimo re di Ani, lasciarono l'Armenia e si insediarono in terre straniere, come la Cilicia. La situazione diede ai Curdi l'opportunità di espandersi nel territorio dell'Armenia in Anatolia. Dal 1080 al 1375, il centro politico della nazione armena si spostò verso sud, come Regno Armeno di Cilicia, con i suoi stretti legami con gli stati Crociati, primo fra tutti la contea di Edessa, per i comuni interessi anti-bizantini ed anti-islamici; finché i Mamelucchi d'Egitto non lo conquistarono.

Nel 1454, l'impero ottomano e la Persia dominata dai Safavidi si spartirono la regione. Il Sultano invitò l'arcivescovo armeno a stabilire un patriarcato a Costantinopoli. .

Tra il 1813 e il 1828 il territorio fu oggetto di numerose guerre in seguito alle quali l'Impero Ottomano cedette una parte del territorio armeno all'Impero Russo. Nel XIX e XX secolo le ambizioni della Russia di penetrare nel territorio armeno erano legate all'obiettivo di trovare uno sbocco sul Mar Mediterraneo. Nonostante le riforme di Abdul Mejid I nel 1839, la situazione degli armeni ottomani cominciò a peggiorare (Massacri hamidiani del 1895-96) rendendo gli armeni sempre più filo-russi e infidi per gli ottomani.

Negli ultimi anni dell'impero ottomano (1915-1923), molti armeni residenti nell'Anatolia orientale (che erano perciò chiamati dai loro connazionali "armeni occidentali") furono sterminati in quello che è stato successivamente definito il "genocidio armeno". Gli armeni e l'opinione pubblica mondiale ritengono che si è trattato di un genocidio sostenuto e organizzato dalle autorità ottomane, i turchi affermano che tale strage fu dovuta ad un guerra civile accompagnata dalla carestia e dalle malattie. Secondo le stime, le vittime oscillano fra 200.000 e 1.800.000 persone. Attualmente il genocidio viene commemorato dagli armeni di tutto il mondo il 24 aprile.

Nel corso della Rivoluzione Russa, nel settembre 1917 si tenne la convenzione di Tiflis (Tbilisi), in cui si elesse un Consiglio Nazionale Armeno. Benché l'Armenia occidentale fosse riconosciuta come parte della Repubblica di Armenia nel Trattato di Sèvres (1920), la sconfitta militare contro i Turchi (Trattato di Alexandropol, il 2 dicembre 1920) e la successiva invasione da parte delle truppe bolsceviche russe (29 novembre - 4 dicembre 1920) costrinsero l'Armenia ad entrare il 4 marzo 1922 a far parte della Repubblica Transcaucasica, una delle repubbliche dell'Unione Sovietica, la quale il 11 settembre firmò il Trattato di Kars, con cui cedeva alla Turchia ulteriori territori armeni. Solo nel 1936 fu costituita la Repubblica socialista sovietica armena.

L'Armenia dichiarò la sua indipendenza dall'Unione Sovietica il 21 settembre 1991. Negli ultimi decenni il paese è stato impegnato in un lungo conflitto con l'Azerbaijan per il controllo del Nagorno-Karabakh, un'enclave armena in territorio azero che fu assegnata al governo di Baku da Stalin. Nel maggio 1994, con la proclamazione del cessate il fuoco, le autorità armene controllavano non solo l'intero Nagorno-Karabakh ma anche una porzione di territorio etnicamente azero. Le economie di entrambi gli stati hanno sofferto a causa della guerra, soprattutto per via dei reciproci blocchi commerciali.

Ordinamento dello stato

Secondo la costituzione del 1991, l'Armenia è una repubblica semipresidenziale. Il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo per un mandato quinquennale. Benché il Presidente abbia forti poteri, il Primo ministro deve godere della fiducia del Parlamento. Il Parlamento unicamerale è detto Azgayin Zhoghov (Assemblea Nazionale): i suoi 131 rappresentanti sono eletti (56 in collegi uninominali e 75 con sistema proporzionale e sbarramento del 5%) ogni 4 anni.

Rivendicazioni territoriali

L'Armenia rivendica parti di territorio dall'Azerbaigian il Karabagh e il Nakhchivan. Non sono ufficiali le rivendicazioni nei confronti della Turchia, ma gran parte dell'Armenia storica è dal 1923 parte della repubblica turca.

Suddivisione amministrativa

L'Armenia è divisa in 11 province dette marzer (marz al singolare), una delle quali è la capitale nazionale:

  1. Aragatsotn (Արագածոտնի մարզ) - capoluogo: Ashtarak (Աշտարակ)
  2. Provincia di Ararat (Արարատի մարզ) - capoluogo: Artashat (Արտաշատ)
  3. Provincia di Armavir (Արմավիրի մարզ) - capoluogo: Armavir (Արմավիր)
  4. Geghark'unik' (Գեղարքունիքի մարզ) - capoluogo: Gavar (Գավառ)
  5. Kotayk' (Կոտայքի մարզ) - capoluogo: Hrazdan (Հրազդան)
  6. Lori (Լոռի մարզ) - capoluogo: Vanadzor (Վանաձոր)
  7. Shirak (Շիրակի մարզ) - capoluogo: Gyumri (Գյումրի)
  8. Syunik' (Սյունիքի մարզ) - capoluogo: Kapan (Կապան)
  9. Tavush]] (Տավուշի մարզ) - capoluogo: Ijevan (Իջևան)
  10. Vayots' Dzor (Վայոց Ձորի մարզ) - capoluogo: Yeghegnadzor (Եղեգնաձոր)
  11. Yerevan (Երևան) - città con status amministrativo speciale

Ogni provincia è guidata da un governatore (marzpet) nominato dal governo nazionale, salvo che a Yerevan, dove la carica è riconosciuta al sindaco.

Inoltre, l'Armenia conta 48 città, 949 villaggi organizzati in 926 comunità (48 urbane e 866 rurali).

Città principali

Le città principali sono Yerevan (capitale), Gyumri e Vanadzor.

Politica

Il popolo armeno votò a favore dell'indipendenza dall'Unione Sovietica con un referendum tenutosi nel settembre 1991.

Fino al 2007 l'Assemblea Nazionale è stata controllata da una coalizione tripartitica formata dal Partito Repubblicano d'Armenia (HHK) [1], dalla Federazione Rivoluzionaria Armena (HHD o Dashnak) e del partito centrista "Stato di diritto" (OE). L'opposizione era invece formata da numerosi piccoli partiti riuniti nel "Blocco della Giustizia".

Il 19 febbraio 2008 è stato eletto presidente il primo ministro Serge Sargsian (HHK).

Politica estera

L'Armenia, gode dei vantaggi connessi all'esistenza di una numerosa diaspora, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Cura buone relazioni con la confinante Georgia, da cui dipende per l'accesso al mare.

L'Armenia ha relazioni molto difficili con la Turchia, per la questione del genocidio armeno (1905-1915) negato da quest'ultima, e con l'Azerbaigian, per la questione del Karabagh regione a popolazione armena (1988-1993), e del Nakhchivan.

Anche in funzione anti-turca, l'Armenia ha avuto storicamente ed ha buone relazioni con la Russia (di cui ospita una base militare a Gyumri) e con l'Iran, altro paese della diaspora (a cui è connessa da un gasdotto).

Ultimamente, l'Armenia si è impegnata nell'integrazione con le istituzioni europee, aderendo al programma Partnership for Peace della NATO e al consiglio d'Europa.

Genocidio armeno e diaspora armena

Circa 8 milioni di armeni vivono oggi all'estero, soprattutto in Francia, Russia, Iran, Libano e Stati Uniti. Questa migrazione cominciò già nel 1375 con la caduta del Regno Armeno di Cilicia ed ebbe un grande incremento con il Genocidio Armeno perpetrato dalla Turchia che ancora oggi si rifiuta di riconoscere questo avvenimento.

Numero di armeni residenti all'estero

Religiosi più celebri dell'Armenia

Altri personaggi

È la terra d'origine della cantante-attrice americana Cher, così come del regista canadese Atom Egoyan. È di etnia armena anche Gheorghe Hagi, il più celebre calciatore della Romania, nonché il noto cantante francese Charles Aznavour (vero nome Aznavourian). Dall'Armenia, che ha vinto le Olimpiadi degli scacchi nel 2006 a Torino, provengono alcuni importanti scacchisti come Tigran Petrosian, Levon Aronian, Karen Asrian e, per parte di madre, il campione del mondo Garri Kasparov, il cui cognome è la versione russa di quello della madre (Kasparjan).

Nel 1983 è stato girato il film Assignement Berlin, prodotto da Hrayr Toukhanian, che racconta il processo a Tehlirian, armeno che uccise il Gran Vizir Tallat Pasha, responsabile del Genocidio Armeno. Il titolo, disponibile in italiano, è Missione a Berlino.

Voci correlate
Note
  1. La Spiritualità Armena, Boghos Levon Zekiyan, Edizioni Stutium Roma, pag.28
  2. Lettera nell'Archivio de Propaganda FideScritture Originali Congregazioni Generali è stata edita da K.Amatuni O.V. di Erevan e il suo tempo, edizione S.Lazzaro, Venezia 1975, p. 268
  3. La Spiritualità Armena, Boghos Levon Zekiyan, Edizioni Stutium Roma, pag.29
  4. La Spiritualità Armena, Boghos Levon Zekiyan, Edizioni Stutium Roma, pag.29
  5. La Spiritualità Armena, Boghos Levon Zekiyan, Edizioni Stutium Roma, pag.30
  6. La Spiritualità Armena, Boghos Levon Zekiyan, Edizioni Stutium Roma, pag.30
  7. Universo, De Agostini, Novara, Vol.I, 1962, pag.455
  8. K.K'Iparean Storia della letteratura armena antica, San Lazzaro, Venezia 1992, p. 335
  9. 9,0 9,1 "Le muse", De Agostini, Novara, Vol.I, pag.376-378
Collegamenti esterni