San Villibrordo
San Villibrordo Vescovo | |
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Santo | |
Età alla morte | 81 anni |
Nascita | Northumbria (Britannia) 658 |
Morte | Echternach (Lussemburgo) 7 novembre 739 |
Sepoltura | abbazia di Echternach |
Consacrazione vescovile | 21 novembre 695 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Utrecht |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 7 novembre |
Attributi | Abito vescovile e bastone pastorale |
Patrono di | Olanda, Lussemburgo, epilettici |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 7 novembre, n. 9:
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San Villibrordo , Willibrord o Willibrordus (Northumbria (Britannia), 658; † Echternach (Lussemburgo), 7 novembre 739) è stato un Vescovo britannico Fu il primo a occupare la cattedra della diocesi di Utrecht. È venerato come santo da numerose Chiese cristiane ed è considerato l'apostolo della Frisia (i Paesi Bassi, compresi Fiandre e Lussemburgo).
Biografia
Villibrordo nacque in Northumbria nel 658, formatosi nell'abbazia inglese di Ripon, all'età di vent'anni si recò in Irlanda per perfezionare la sua cultura teologica sotto la guida dell'abate Egberto, che a trent'anni lo consacrò sacerdote. Dopo l'insuccesso della missione di Vilfrido di York, fu mandato con undici compagni in Frisia. Fu facilitato nella sua missione della regione dalla vittoria di Pipino di Heristal sul re Radbod del 689. Sotto la protezione del re franco svolse una intensa attività di evangelizzazione nella regione. Prima di dare inizio alla sua opera di evangelizzazione, volle recarsi a Roma per avere il beneplacito del Papa.
Da Sergio I ebbe approvazione e incoraggiamento. Al rientro, il monaco scelse Anversa come centro del suo apostolato e come avamposto delle future fondazioni, tra cui la più celebre fu quella di Utrecht. Per l'erezione della nuova diocesi in Frisia, Villibrordo si recò nuovamente a Roma, dove venne consacrato Vescovo il 21 novembre 695 col nome di Clemente (24 anni dopo Gregorio II farà altrettanto col monaco sassone Vinfrido-Bonifacio). Da questo momento sarebbe arduo elencare tutti i viaggi dell'infaticabile missionario, dalle rive del Reno fino alla Danimarca.
I biografi lo descrivono piccolo di statura, nero di capelli, di delicata costituzione, con occhi profondi e vivi, lavoratore che non conosce pause né crisi di scoramento, austero, prudente, leale, tenace e devoto alla chiesa romana. Fu molto deciso, autoritario e duro nell'estirpare l'idolatria e le credenze delle popolazioni della regione. È arduo elencare tutti i viaggi dell'infaticabile missionario, dalle rive del Reno fino alla Danimarca. Fondò a Echternach (Lussemburgo) con l'appoggio di Santa Irmina di Oehren e di San Basino vescovo di Treviri, l'abbazia di Echternach.
Alla morte del suo protettore Pipino, avvenuta nel 714 l'influenza franca nella regione si indebolì, una delle conseguenze fu il sacco di Utrecht del 716, che costrinse il vescovo a rifugiarsi a Echternach, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Qui morì il 7 novembre 739 a ottantuno anni di età, la sua tomba è ancora oggi venerata in questa abbazia.
Predecessore: | Vescovo di Utrecht | Successore: | |
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nuova diocesi | 696 - 739 | Vera 739 - 752 o 753 |
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