Sant'Alessandro Sauli

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Sant'Alessandro Maria Sauli, B.
Vescovo
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Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 58 anni
Nascita Milano
15 febbraio 1534
Morte Calosso
11 ottobre 1592
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Milano, 24 marzo 1556
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Consacrazione vescovile 12 marzo 1570 dal Cardinale Carlo Borromeo
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 23 aprile 1741, da Benedetto XIV
Canonizzazione 11 dicembre 1904, da Pio X
Ricorrenza 11 ottobre
Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 11 ottobre, n. 14:
« A Calosso d'Asti in Piemonte, transito di sant'Alessandro Sauli, vescovo dapprima di Aleria in Corsica e poi di Pavia, che, membro della Congregazione dei Chierici regolari di San Paolo, diede sollievo ai poveri con mirabile carità. »

Sant'Alessandro Maria Sauli (Milano, 15 febbraio 1534; † Calosso, 11 ottobre 1592) è stato un vescovo, religioso e teologo italiano dell'Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, di cui venne eletto Superiore Generale nel 1567: docente universitario di teologia e di filosofia a Pavia, fu confessore, vescovo di Aleria e poi di Pavia. È stato proclamato santo da papa Pio X nel 1904.

Biografia

Figlio di Domenico e Tommasina Spinola, nobili genovesi, nacque a Milano e venne ammesso, ancora bambino, al seguito dell'imperatore Carlo V come paggio. Nonostante la posizione sociale e le grandi capacità che gli avrebbero permesso una brillante carriera politica, a 17 anni chiese di entrare fra i Chierici Regolari di San Paolo, detti Barnabiti in quanto risiedono presso la chiesa milanese di chiesa di san Barnaba.

Sono presbiteri legati da una regola di vita comune, con severi compiti di studio e d'insegnamento. Sono gli uomini di punta del rinnovamento religioso milanese. Domando di essere accolto, disse, per abbandonarmi totalmente nelle mani dell'obbedienza. Nel segno dell'obbedienza si espose a una prova tra le più sgradevoli: comparire nella piazza dei mercanti, vestito da nobile, ma portando sulle spalle una pesante croce, umiliazione che lo espose allo scandalo e alla beffa. Da questo gesto nacque una nuova consuetudine: da allora, portar la croce fa parte delle nostre tradizioni familiari. Questa tradizione è una delle più care e sentite dei Barnabiti, perché ogni novizio inizia il proprio anno di formazione portando la croce dalla comunità alla chiesa. (P. Luis Origlia Roasio).

Dopo gli studi istituzionali compiuti a Pavia, venne ordinato sacerdote il 24 marzo 1556: trascorse gli anni successivi tra Pavia, dove fu professore di teologia e filosofia e Milano, dove svolse servizio pastorale, guadagnandosi la fama di grande predicatore, fu confessore dai cardinali Carlo Borromeo e da Niccolò Sfondrati, il futuro papa Gregorio XIV.

Fu uno dei più stretti collaboratori dell'arcivescovo Borromeo per la sua opera di riforma della diocesi e, nel 1567, venne eletto superiore generale del suo ordine: il 10 febbraio 1570, dietro suggerimento del Borromeo, Papa Pio V lo elesse vescovo della diocesi corsa di Aleria ricevendo la consacrazione episcopale dal suo mentore il 12 marzo dello stesso anno. Si impegnò per la riorganizzazione religiosa della diocesi con l'introduzione delle riforme del Concilio di Trento in materia di disciplina del clero e con la promozione delle missioni popolari per la formazione catechistica dei laici.

Rimase in Corsica per oltre vent'anni e il 20 ottobre 1591 venne trasferito alla più prestigiosa sede di Pavia: si spense solo un anno dopo, durante una visita pastorale a Calosso.

Il culto

Fu proclamato beato il 23 aprile 1741 da papa Benedetto XIV e papa Pio X lo canonizzò l'11 dicembre 1904.

Memoria liturgica l'11 ottobre.

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Francesco Pallavicini
1551-1570
1570-1591 Ottavio Belmosto
1591-1608
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Ippolito de' Rossi
1564-1591
1591-1592 Francesco Gonzaga, O.F.M.Obs.
29 gennaio 1593-30 aprile 1593
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Ippolito de' Rossi
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29 gennaio 1593-30 aprile 1593
Collegamenti esterni