Santa Veronica
Santa Veronica Personaggio del Nuovo Testamento | |
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Santa | |
Hans Memling, Santa Veronica (1480 - 1483 ca.) - Washington, National Gallery | |
Morte | I secolo |
Venerata da | Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 12 luglio |
Attributi | Velo con l'immagine di Gesù Cristo |
Devozioni particolari | Invocato contro la morte violenta e la sterilità |
Patrona di | Lavandaie, guardarobieri, fotografi, mercanti di lino, ricamatrici, informatici |
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Santa Veronica († I secolo) è un personaggio del Nuovo Testamento, evangelizzatrice ebrea. È la "Pia donna" che, assistendo alla Passione di Cristo, impietosita dalle sofferenze di Gesù che trasportava la croce e vedendo il suo volto madido di sudore e sangue, per soccorrerlo lo deterse con un panno di lino, sul quale sarebbe rimasta l'impronta del viso di Gesù (il cosiddetto "velo della Veronica"). È venerata come Santa dalla Chiesa cattolica..
Veronica e l'emorroissa
Il nome Veronica non compare nei Vangeli, dove invece si racconta l'episodio della donna anonima emorroissa (dal greco che perde sangue) la quale, toccando il mantello di Gesù, fu miracolosamente guarita.[1]
« | Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, va' in pace!». » (8,43-48 ) |
È citata per la prima volta nei Vangeli apocrifi, negli Atti di Pilato (cap. 7) in relazione alla donna che implora Gesù per la guarigione da una emorragia e, riuscendo a toccargli il mantello, guarisce all'istante. L'episodio è narrato anche nel Vangelo di Luca, ma senza riportare il nome della donna.
Veronica è la traduzione latina del nome greco Berenice, Berenike, dal macedone classico fere nice, e cioè che porta vittoria. L'ipotesi linguistica è quindi una traslitterazione latina con vere ice, vera icon, Veronica, che in latino vuol dire immagine vera, adattandosi quindi perfettamente alla tradizione medioevale cristiana in merito al volto di Gesù.[2]
Lo storico Eusebio di Cesarea (265-340) racconta che Berenike era originaria di Cesarea di Filippo (l'antica Paneas) e che davanti alla sua casa si trovava una statua raffigurante una donna in ginocchio con le mani tese, di fronte un uomo avvolto in un mantello che le tende la mano, vicino a una pianta associata a proprietà terapeutiche.[3]
Dal XV secolo, Veronica è venerata come una delle pie donne che seguirono la crocifissione di Gesù. A Santa Veronica è dedicata la sesta stazione della Via Crucis.
Secondo la tradizione questa donna è la stessa che asciugò il volto di Cristo.
Sempre secondo la tradizione, Veronica votò la propria vita alla diffusione della parola di Gesù e viaggiò per l'Europa, lasciando a Roma il panno di lino, e proseguì in Francia, dove iniziò a prodigarsi per la conversione dei Galli al Cristianesimo.
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