Abbazia di Saint-Èvre de Toul
Abbazia di Saint-Èvre de Toul | |
Es chiesa abbaziale | |
Stato | Francia |
---|---|
Regione | Lorena |
Comune | Toul |
Diocesi | Diocesi di Toul |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Oggetto qualificazione | benedettina |
Dedicazione | Sant'Apro di Toul |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Sigla Ordine reggente | O.S.B. |
Inizio della costruzione | VI secolo |
Soppressione | 11 aprile 1789 |
Scomparsa | XVIII secolo |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Abbazia di Saint-Èvre de Toul (in francese: Abbaye de Saint-Evre de Toul o Abbaye de Saint-Epvre lès Toul) fu un monastero benedettino, poi cluniacense, sorto a sud ovest di Toul, in Francia. Fondato poco prima del 507, fu il più antico monastero della Lorena e di grande importanza nelle riforme monastiche e religiose nella regione del Reno e della Mosella del X e XI secolo.
Storia
L'abbazia si trovava fuori dalle mura della città di Toul, a sud-ovest, in un sobborgo che porta ancora il suo nome. Era il monastero più antico della diocesi di Toul, ma le circostanze che circondano la sua fondazione sono in gran parte oscure. Non sembra esserci dubbio però che sia stata fondata proprio da Sant'Evre (Sant'Apro di Toul) stesso, settimo vescovo di Toul, che iniziò la costruzione di una chiesa dedicata a San Maurizio martire della Legione Tebana, un santo il cui culto si stava espandendo, soprattutto in questa regione, nel corso del VI secolo e al quale Evre aveva una particolare devozione. Dopo la sua morte, avvenuta nel 507, erano state costruite solo le fondamenta, e gli edifici furono terminati dal suo immediato successore Albaut, ottavo vescovo di Toul.
Sulla tomba di Evre si ebbeeo dei miracoli, che divennero oggetto di pellegrinaggio, e con l'aumentare della sua fama, Sant'Evre sostituì gradualmente San Maurizio come patrono dell'abbazia. La chiesa fu il luogo di sepoltura, non solo di Sant'Evre stesso, ma di un certo numero di altri vescovi di Toul dal VI all'VIII secolo.
L'abbazia ebbe un ruolo importante nelle riforme monastiche della regione. Inizialmente retta da chierici che conducevano vita comune sotto la regola di Sant'Agostino, fu riformata per la prima volta nel IX secolo dall'abate Frotaire, poi vescovo di Toul, che, applicando le disposizioni con cui l'imperatore Ludovico il Pio ordinava il ripristino dell'ordo regularis in tutti i paesi dell'impero carolingio, introdusse nell'abbazia la regola di San Benedetto.
Nel X secolo San Gauzelin[1], vescovo di Toul dal 922 al 962, formatori nell'abbazia di Fleury, introdusse da lì la riforma di Gorze, attuata da un monaco di Fleury, Archambaut, nel 934, e rafforzata tra il 942 e il 973 dal suo successore Umberto, precedentemente monaco nell'abbazia di Gorze.
Intorno all'anno 1000, Berthold[2] chiese a Guglielmo di Volpiano, abate dell'abbazia di San Benigno a Digione, di introdurre a Sant'Evre la riforma cluniacense, cosa che puntualmente avvenne.
L'abbazia fu distrutta intorno al 1036 da Oddone, conte di Blois e di Champagne, e fu ricostruita da Bruno di Eguisheim, vescovo di Toul dal 1026 al 1052, che in seguito divenne papa san Leone IX. Nei successivi duecento anni prosperò e fondò 12 priorati. Nel XIII secolo furono aggiunti un ospedale e un rifugio per i lebbrosi.
Nel 1552, durante l'assedio di Metz da parte di Carlo V, molti degli edifici dell'abbazia furono distrutti, compresa la chiesa, insieme ad altri edifici che si trovavano di fronte alle difese di Toul. La chiesa fu ricostruita nel XVII secolo dall'abate Louis de Tavagny.
L'abbazia entrò a far parte della congregazione dei Santi Vitone e Idulfo nel 1611.
Il monastero fu sciolto durante la Rivoluzione francese e venduto come proprietà nazionale. Nulla rimane ora degli estesi edifici.
- 579 - (?) : Apollinaire (Apollinaris), abate dell'Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno, di Saint-Bénigne de Dijon e dell'abbazia di Saint-Marcel-lès-Chalon.
- (?) - (?) : saint Tranquille (Tranquillin).
- (?) - 836 : (?).
- 836 - (?) : Frotaire[3] (Frotharius), vescovo di Tolul.
- 841 - 845 : Étienne.
- 845 - (?) : Léorard.
- 884 - (?) : Fulbert.
- 890 - (?) : Étienne.
- 916 - (?) : Sigideus.
- 936 - (?) : Archambaud.
- 957 - (?) : Humbert, monaco a Gorze.
- 968 - (?) : Robert.
- 979 - (?) : San Gozelino di Toul[4] o Gazelin.
- 988 - (?) : Enotbertus.
- 1028 - (c.1031) : Guillaume ou Villaume (de Volpiano)[5].
- 1034 - 1036 : Werry, Vidric (Widric) [6].
- 1036 - 1044 : Herbert.
- 1044 - 1057 : Vidric II.
- 1057 - 1061 : Fulcrade.
- 1061 - 1069 : Vidric III.
- 1069 - 1069 : Hugo ou Wido.
- 1069 - 1085 : Albéric.
- 1085 - 1097 : Ruhard ou Evrard.
- 1097 - 1116 : Vidric IV ou Giuric, Quirin, Guarinou Quirice.
- 1116 - 1124 : Pierre.
- 1126 - 1131 : Evrard.
- 1131 - 1133 : Durand.
- 1133 - 1136 : Conrad.
- 1136 - 1136 : Evrard II
- 1136 - 1146 : Durand II.
- 1147 - 1176 : Huge ou Husson.
- 1176 - 1179 : (?).
- 1179 - 1193 : Richard, vicario generale.
- 1196 - (?) : San Garino di Toul[7] o Varin, vescovo di Toul.
- (11??) - (12??) : (?).
- 1228 - 1237 : Geoffroy.
- 1228 - 1246 : Vidric V.
- 1246 - 1252 : (?).
- 1252 - 1258 : Viard.
- 1260 - 1263 : Pierre II.
- 1267 - 1279 : Gauthier ou Vatierou Wautier.
- 1280 - 1289 : Hugues II.
- 1289 - 1297 : Radulphe, abbé.
- 1298 - 1303 : Hugues III.
- 1303 - 1314 : Gérard.
- 1314 - 1320 : Guillaume ou Villaume.
- 1320 - 1323 : Pierre III.
- (13??) - (13??) : (?).
- 1325 - (13??) : Hugues IV.
- (13??) - (13??) : (?).
- 1328 - 1359 : Rosières (Guillaume de).
- 1359 - (13?) : Vautrin de Faviers.
- (13??) - (13??) : (?).
- 1401 - (14??) : Vauthier.
- (14??) - 1403 : (?).
- 1403 - 1433 : Herman d'Ogéviller.
- 1433 - 1468 : Vautier ou Vautrin de Chatenoy.
- 1468 - 1489 : Nicolas de Valfracourt (Valfroicourt).
- 1489 - 1509 : Gauthier (Guillaume), abate commendatario.
- 1510 - 1529 : Balthazar du Châtelet.
- 1530 - 1533 : François de Stainville.
- 1533 - 1535 : Giovanni di Lorena.
- 1535 - 1547 : Claude Pénicier.
- 1547 - 1551 : Jacques Baudoir.
- 1556 - 1559 : Adrien Baudoir.
- 1559 - 1596 : Jacques de Tavagny.
- 1596 - 1643 : Louis de Tavagny, coadiutore.
- 1644 - 1644 : dom Humbert Rollet.
- 1643 - 1663 : Marc-François de Cicon .
- 1663 - 1663 : Nicola II di Lorena.
- 1663 - 1663 : dom Hilarion de Bar.
- 1664 - 1676 : Charles de Castellan.
- 1677 - 1731 : Charles -François de Chastenet de Puységur.
- 1732 - 1736 : Basile de Bethune de Charost]] abate.
- 1736 - 1749 : Armand II de Rohan-Soubise.
- 1749 - 1779 : Louis-Constantin de Rohan.
- 1783 - 1790 : Camille de Polignac
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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