Jean de Lorraine




Jean de Lorraine, anche Jean III de Lorraine o Giovanni di Lorena (Bar-le-Duc, 9 aprile 1498; † Neuvy-sur-Loire, 10 maggio 1550), è stato un cardinale e principe vescovo francese.
Cenni biografici
Nacque a Bar-le-Duc nel 1498, nella diocesi di Châlons, sestogenito di Renato II, duca di Lorena, e della sua seconda moglie Filippina di Gheldria, figlia del duca di Gheldria. Era il fratello minore di Antonio, duca di Lorena e di Claudio, duca di Guisa.
Episcopato
Nel 1500 il piccolo Jean fu nominato coadiutore di suo zio Henri de Lorraine-Vaudémont[1], vescovo di Metz. Il capitolo della cattedrale lo nominò il 3 novembre 1500, e fu confermato da papa Alessandro VI l'anno seguente. Lo scopo di un accordo così strano era il desiderio del duca Renato di mantenere il vescovado di Metz nelle mani della famiglia. Lo zio Henri si dimise formalmente dalla sede di Metz il 16 luglio 1505 in favore del nipote, ma, a causa dell'estrema giovinezza di Jean, Henri continuò come amministratore fino alla sua morte. Da quel momento il capitolo cattedrale, il cui decano era il vescovo di Toul, assunse la responsabilità dell'amministrazione della diocesi, fino a quando Jean, non divenne maggiorenne nel 1518, ricevendo un terzo delle entrate episcopali. Le funzioni spirituali erano nelle mani del vescovo di Nicopoli di Palestina, Conrad de Heyden[2], O.Carm., vescovo ausiliare a Metz.
Nonostante la sua giovane età, nel 1517, in seguito alla morte del vescovo Hugh de Hazards[3], Jean de Lorraine fu eletto vescovo di Toul dal capitolo della cattedrale. Si dimise dal vescovato nel 1524.
Si ritiene che Jean sia stato introdotto alla corte francese e abbia incontrato re Francesco I di Francia per la prima volta al matrimonio di suo fratello Antonio con Renata di Borbone il 26 giugno 1515.
Cardinalato
Nel concistoro del 28 maggio 1518, il principe vescovo di Metz, all'età di vent'anni, fu creato cardinale diacono da papa Leone X nel suo settimo concistoro per la creazione dei cardinali. Jean fu l'unico cardinale creato in quell'occasione. Leone X, che era stato creato cardinale all'età di tredici anni, difficilmente poteva rifiutare al re di Francia la nomina per motivi di giovane età. Il 7 gennaio dell'anno seguente gli fu assegnata la diaconia di sant'Onofrio in Trastevere, e il suo cappello rosso gli fu inviato in Francia.
Nel 1520 Jean de Lorraine era presente al Campo del Drappo d'Oro[4], che fu sede di un celebre incontro tra Francesco I di Francia ed Enrico VIII d'Inghilterra. Il campo era sito fra i castelli di Ardres, appartenente alla Francia, e quello di Guînes, appartenente all'Inghilterra., insieme ai cardinali Adrien Gouffier de Boissy, Louis II de Bourbon de Vendôme e Amanieu d'Albret; senza svolgere alcun ruolo politico.
Visitò Roma nell'aprile del 1521, periodo in cui fu ammesso in concistoro. Era già tornato in patria quando Leone X morì il 1º dicembre, e quindi non partecipò al conclave del 27 dicembre 1521 - 9 gennaio 1522, che elesse il cardinale Adrian Florenszoon Dedel, che prese il nome di papa Adriano VI.
Il cardinale Jean de Lorraine fu nominato vescovo di Thérouanne nel 1521, prendendo possesso della sua chiesa il 7 gennaio dell'anno seguente e tenne l'amministrazione della sede fino al 1535.
Dal 1522 godette ininterrottamente del favore del re di Francia Francesco I, un rapporto singolare di amicizia ed affetto che durò per tutta la vita del monarca, con lo status di favorito del re, insieme alla dignità di familiare e consigliere, che nel corso degli anni divenne sepre più stretto.
Nel 1524 il cardinale Jean fu nominato amministratore apostolico di Narbona, succedendo a Giulio de' Medici che era stato eletto papa Clemente VII. Tenne la chiesa fino alla sua morte.
Nell'agosto del 1527 il cardinale di Lorena fu incaricato da re Francesco di incontrare e salutare il cardinale Thomas Wolsey, che era venuto in Francia per negoziati con re Francesco, e di scortarlo alla corte francese. Non era ancora un consigliere reale o un membro del Consiglio Reale, incarico che servì per valutarne le sue capacità diplomatiche, dopotutto, aveva solo ventinove anni. I negoziati con Wolsey furono condotti da commissari reali, che portarono al Trattato di Amiens[5] il cardinale di Lorena non partecipò alle discussioni ma fu, uno dei quattro cardinali francesi che erano presenti a Compiègne il 16 settembre e scrissero, sotto la guida di Wolsey come legato pontificio, al papa, informandolo che stavano pregando per la sua liberazione dalla prigionia e prevedevano, se l'imperatore non li avesse accolti, di rifiutare qualsiasi ordine papale emesso sotto costrizione. Ha anche assistito all'investitura del cancelliere, Antoine du Prat, con i simboli del cardinalato che gli erano stati concessi dal Papa su richiesta di re Francesco. La sua crescente importanza si riflette in un elenco di precedenza del 1528, in cui lui e il re di Navarra seguono immediatamente il re, ratificato dal re il 18 agosto.
Nel 1528 fu nominato abate commendatario dell'abbazia di Cluny dal re Francesco I, beneficio che mantenne fino alla sua morte nel 1550. I monaci di Cluny avevano cercato di riaffermare i loro antichi diritti di elezione dell'abate, e avevano eletto Jacques Leroy de Chavigny[6], abate di Saint-Florent, come nuovo abate di Cluny, ma il re e il papa intervennero, in conformità con il Concordato di Bologna del 1516, e Leroy fu nominato arcivescovo di Bourges.
Il 1º agosto 1530, papa Clemente VII concesse al cardinale di Lorena un indulto che gli permetteva di detenere e accumulare i benefici della sua diocesi di Narbona e i benefici delle abbazie in commendam concessegli dal re.
Alla morte di Clemente VII, il conclave si aprì il 10 ottobre 1534 e il cardinale di Lorena era presente come capo della fazione francese, che contava tra i dieci e i dodici membri. Il loro candidato era il cardinale François de Tournon. Il cardinale Alessandro Farnese era sostenuto dal cardinale Ippolito II d'Este e dai suoi colleghi cardinali fiorentini che erano stati creati da Clemente VII. Gli italiani favorirono Agostino Trivulzio, cardinale protettore di Francia presso la Santa Sede e titolare di diversi benefici episcopali francesi, i cui zii erano marescialli di Francia, ma si rese conto che non poteva raccogliere voti sufficienti per essere eletto. Diede quindi il suo sostegno al più anziano dei cardinali, Alessandro Farnese, sperando che il regno di Farnese sarebbe stato breve e che si sarebbe trovato in una posizione migliore al prossimo conclave. Farnese fu eletto per acclamazione l'11 ottobre, primo giorno di votazioni, e fu formalmente eletto con scrutinio la mattina successiva. Scelse il nome di Paolo III e regnò per quindici anni. Trivulzio morì l'anno prima di Paolo.
Nel 1532, Jean de Lorraine fu nominato abate commendatario dell'abbazia reale di Fécamp con il patrocinio del re Francesco I, che tenne per tutta la vita. Nel 1534 papa Paolo III nominò il cardinale de Lorraine suo legato apostolico nelle diocesi di Metz, Toul e Verdun.
Consigliere Reale
Divenne membro regolare del consiglio reale nel 1530. Nel 1536 gli fu affidata l'ambasceria presso Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero. Incontrò l'imperatore, che stava viaggiando a nord verso Genova, a Siena il 24 aprile 1536. Trascorse tre giorni con l'imperatore spiegandogli le concessioni che Francesco I era pronto a fare, ma Carlo era preparato alla guerra e respinse le aperture francesi. Dopo un breve viaggio a Roma per informare il papa della situazione e per scoprire quali fossero le intenzioni del Papa, Jean de Lorraine si diresse di nuovo a nord verso Bologna per tentare un'ultima volta di discutere la pace con l'Imperatore. Il Papa, che cercava di mantenere la neutralità, il 29 aprile inviò legati a entrambi i sovrani per discutere la pace, ma senza risultati concreti.
Quando il primogenito di Francesco I morì al castello di Tournon-sur-Rhône il 10 agosto 1536, il resto dei cortigiani cercò di ritardare la presentazione della disastrosa notizia dicendo al re che il Delfino era sempre più malato. Quando finalmente il re si rese conto di essere stato ingannato, fu il cardinale di Lorena ad essere lasciato solo con il re dai cortigiani e dovette confermare la notizia della morte del figlio del re. Il re si ritirò per indulgere al suo dolore senza testimoni, e lasciò al cardinale di Lorena il compito di prendere le disposizioni appropriate.
Nel 1537, Jean de Lorraine fu ambasciatore presso l'imperatore e gli fu concesso il potere di negoziare con lui. In quell'anno, in conformità con il Concordato di Bologna del 1516, re Francesco I nominò amministratore di Lione. L'arcidiocesi fu assunta dal cardinale per procura il 13 agosto e fu immediatamente inviato insieme al conestabile, Anne de Montmorency[7], in missione diplomatica presso l'imperatore per dare gli ultimi ritocchi a un trattato di pace tra la Francia e l'Impero. Tornarono a Narbonne il 13 gennaio 1538 e Montmorency tornò a riferire al re alla fine di gennaio. In maggio e giugno i due furono a Nizza, impegnati in ulteriori negoziati con l'imperatore. Al suo ritorno rinunciò all'amministrazione della diocesi di Lione in favore del cardinale Ippolito II d'Este, nominato da re e le cui bolle erano datate 29 ottobre 1539.
Conclave del 1549-1550
Il cardinale Jean de Lorraine partecipò al conclave dopo la morte di papa Paolo III, che iniziò il 29 novembre 1549. Il cardinale di Guisa, nipote del nostro, era stato incaricato di sostenere il cardinale di Lorena, poi il cardinale di François de Tournon, e qualsiasi altro cardinale francese; in mancanza di questi, avrebbe lavorato per Giacomo Savelli, Niccolò Ridolfi (che morì durante il conclave) o il decano Giovanni Domenico De Cupis. Al quindicesimo scrutinio del 18 dicembre, anche prima dell'arrivo di Guisa, Jean de Lorraine aveva ricevuto cinque voti, questi tuttavia giunse in conclave solo il 29 dicembre, quando le alleanze si erano consolidate. La sera del 7/8 febbraio 1550 fu eletto il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte, sessantatreenne e scelse il nome di Giulio III, che, fu incoronato il 22 febbraio seguente, festa della Cattedra di San Pietro.
Morte
Il cardinale di Lorena morì di ictus a Neuvy-sur-Loire il 18 maggio 1550, sulla via del ritorno in Francia dalla Santa Sede. Fu sepolto a Nancy nella chiesa di Saint-François-des-Cordeliers. Nelle sue ultime volontà e testamento, lasciò 30.000 livres ai poveri orfani dei Tre Vescovadi, Metz, Toul e Verdun.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Principe-vescovo di Metz | Successore: | ![]() |
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Enrico di Lorena-Vaudémont | 26 luglio 1501 - 10 maggio 1550 | Carlo di Lorena |
Predecessore: | Abate commendatario di Gorze | Successore: | ![]() |
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Vary de Donmartin | 1º gennaio 1508 - 10 maggio 1550 | Carlo di Lorena |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Géraud d'Aurillac | Successore: | ![]() |
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Charles I de Saint-Nectaire | 1º gennaio 1508 - 1º gennaio 1530 | Jean de Cardaillac-Saint-Cirq |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Toul | Successore: | ![]() |
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Hugues des Hazards (vescovo) |
19 ottobre 1517 - 12 febbraio 1524 | Hector d'Ally-Rochefort (vescovo) |
I |
| |||
Hector d'Ally-Rochefort (vescovo) |
1º marzo 1532 - 15 gennaio 1537 | Antoine Pellagrin (vescovo) |
II |
| |||
Antoine Pellagrin (vescovo) |
agosto 1542 - 16 febbraio 1543 | Toussant de Hossey (vescovo) |
III |
Predecessore: | Cardinale diacono di Sant'Onofrio | Successore: | ![]() |
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- | 7 gennaio 1519 - 10 maggio 1550 | Innocenzo Ciocchi del Monte |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Valence e Die | Successore: | ![]() |
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Gaspard de Tournon (vescovo) |
26 aprile 1521 - 7 gennaio 1522 | François Guillaume de Castelnau-Clermont-Ludève (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Thérouanne | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
François de Melun (vescovo) |
7 gennaio 1522 - 8 novembre 1535 | François de Créquy (vescovo) |
Predecessore: | Abate commendatario di Sainte-Trinité de Fécamp | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Adrien Gouffier de Boissy | 24 luglio 1523 - 10 maggio 1550 | Carlo di Lorena |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Verdun | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Luigi di Lorena (vescovo) |
9 dicembre 1523 - 4 giugno 1544 | Nicola di Lorena (vescovo) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Luçon | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Ladislas du Frau (vescovo) |
14 dicembre 1523 - 11 gennaio 1524 | Luigi di Borbone-Vendôme |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Narbona | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Giulio de' Medici (arcivescovo metropolita) |
11 gennaio 1524 - 10 maggio 1550 | Ippolito II d'Este |
Predecessore: | Abate commendatario di Cluny | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Jacques Leroy de Chavigny, O.S.B. | 1º gennaio 1528 - 1º gennaio 1549 | Carlo di Lorena |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Èvre de Toul | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
François de Stainville | 1º gennaio 1533 - 1º gennaio 1535 | Claude Pénicier |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Reims | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Robert de Lénoncourt (arcivescovo metropolita) |
16 novembre 1533 - 6 febbraio 1538 | Carlo di Lorena (arcivescovo metropolita) |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Albi | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Antonio Duprat | 6 agosto 1535 - 19 maggio 1550 | Luigi di Guisa |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Lione | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
François de Rohan (arcivescovo metropolita) |
20 giugno 1537 - 29 ottobre 1539 | Ippolito II d'Este |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Agen | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Marcantonio della Rovere (vescovo) |
24 maggio 1538 - 10 maggio 1550 | Matteo Bandello, O.P. (vescovo) |
Predecessore: | Abate commendatario di Marmoutier | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Philippe Hurault de Cheverny | 1º gennaio 1539 - 10 maggio 1550 | Carlo di Lorena |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Germer-de-Fly | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Guy de Villiers de L'Isle-Adam | 1º gennaio 1539 - 10 maggio 1550 | Georges de Narbonne |
Predecessore: | Abate commendatatrio di Saint-Basle de Verzy | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Jacques d'Albret | 22 febbraio 1540 - 1º gennaio 1545 | Jean de La Marck |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Mansuy de Toul | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Sébastien de Toul | 1º gennaio 1542 - 1º gennaio 1549 | Nicola Usodimare |
Predecessore: | Abate commendatario di Notre-Dame de Blanche-Couronne | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Antoine de Narbonne | 1º ottobre 1542 - 1º gennaio 1548 | Nicolas de Colledo |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Nantes | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Louis I d'Acigné | 18 agosto 1542 - 10 maggio 1550 | Carlo di Borbone-Vendôme |
Predecessore: | Abate commendatario di Notre-Dame de Déols | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Jacques Loubbe | 1º gennaio 1543 - 1º gennaio 1545 | Georges II d'Amboise |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Ouen | Successore: | ![]() |
---|---|---|---|
Pantaleone Cybo | 1º gennaio 1545 - 10 maggio 1550 | Carlo di Borbone-Vendôme |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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