Adorazione dei Magi (Giorgione)

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GBR Londra NationalGallery Giorgione AdorazioneMagi part.SacraFamiglia 1506-07.jpg

Giorgione, Adorazione dei Magi (part. Sacra Famiglia), 1506 - 1507, olio su tavola
Adorazione dei Magi
Opera d'arte
Stato bandiera Regno Unito
Nazione bandiera Inghilterra
Regione ecclesiastica [[|]]
Contea City of London
Comune Londra
Diocesi Westminster
Ubicazione specifica National Gallery, sala 6
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Adorazione dei Magi
Datazione 1506 - 1507
Ambito culturale
Autore Giorgione (Giorgio da Castelfranco)
detto Giorgione
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 29,8 cm; l. 81,3 cm
Virgolette aperte.png

1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele»....
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Virgolette chiuse.png

L'Adorazione dei Magi è un dipinto, eseguito tra il 1506 e il 1507, ad olio su tavola, da Giorgio (o Zorzi) da Castelfranco detto Giorgione (1477 ca. - 1510), conservato presso la National Gallery di Londra (Gran Bretagna).

Descrizione

Soggetto

La scena dell'Adorazione dei Magi si svolge davanti alla capanna della Natività fra i pilastri di sostegno di un edificio in rovina, in un angolo del quale si trovano il bue e l'asino e dove compaiono:

  • Maria, avvolta in un manto azzurro e seduta su una roccia, offre Gesù Bambino all'adorazione dei Magi.
  • San Giuseppe, seduto a fianco della Madonna con indosso un inconsueto mantello giallo-oro, che tiene in mano il dono di uno dei Magi.
  • Magi sono tutti in ginocchio e indossano splendide vesti, portando i doni in preziose pissidi, ma solo uno di questi è già nelle mani di san Giuseppe. Essi, come di consueto, rappresentano le tre diverse età dell'uomo (gioventù, maturità e vecchiaia).[1]
  • Corteo dei Magi, disposto in maniera tradizionale, procede orizzontalmente verso la capanna. In esso si scorgono degli splendidi cavalli e vari personaggi riccamente abbigliati con cappelli e vestiti dalla foggia orientale.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • Il dipinto probabilmente era uno scomparto della predella di una pala d'altare, anche se queste erano rare nell'arte veneta all'epoca del Giorgione.
  • La tavola di piccole dimensioni e di formato allungato dell'opera suggerì all'artista una netta divisione in due parti della scena, sottolineata dal muro di mattoni:
    • a sinistra, la Sacra Famiglia è avvolta da una quieta penombra, tranquillamente seduta con l'asino e il bue, in una forma semplice, ma tanto più maestosa nella sua solidità con le ampie pieghe dei voluminosi panneggi che fiammeggiano nella tiepida ombra;
    • a destra, il corteo dei Magi, di cui fanno parte paggi dagli sgargianti costumi, è in piena luce, ad una reverente distanza accentuata dalle verticali di piatti mattoni nel mezzo, la carovana reale, mondana e inquieta nella varietà dei colori; i palafrenieri all'estremità stanno, spensierati, presso i loro cavalli, nel pieno della luce meridiana.
  • Nell'opera, più che la struttura compositiva o l'esotismo dei personaggi, quello che colpisce soprattutto è la smagliante tavolozza dei colori, che spiccano soprattutto per contrasto con la penombra della grotta, nonché la stesura ora netta e corposa, ora indefinita e sfumata, che dimostra la straordinaria libertà espressiva dell'artista.
Giorgione, Adorazione dei Magi (1506 - 1507), olio su tavola

Notizie storico-critiche

Da documentazioni certe sappiamo che nel 1882 l'opera apparteneva alla collezione Miles a Leigh Court (Inghilterra), dove era inventariata con l'assegnazione a Giovanni Bellini (1433 ca. - 1516).

Nel 1884 fu acquistata dalla National Gallery di Londra come opera attribuita a Vincenzo Catena (1470 ca. - 1531): assegnazione avanzata dal Morelli nel 1880 e accolta con favore da altri storici dell'arte come Lionello Venturi e Berenson.

Solo più tardi il Cavalcaselle propose il riferimento al Giorgione, che fu condiviso da molti critici anche in confronto con un dipinto stilisticamente affine come l'Adorazione dei pastori, sicuramente opera del pittore.

Note
  1. Sebbene nel Vangelo di Matteo, l'unico che narra della venuta dei "sapienti" da Oriente, non precisi quanti fossero, essi sono tradizionalmente tre in ragione del numero dei loro doni. Questo numero consente di legare i Magi ad una ricca simbologia: essi, spesso, rappresentano le tre età dell'uomo, oltre che le tre parti del mondo allora conosciuto (Europa, Asia e Africa), a significare così l'universalità del messaggio di Cristo, che si manifesta a tutti perché nato per salvare l'umanità intera e l'omaggio di tutto il genere umano al Figlio di Dio.
Bibliografia
  • Alessandra Fregolent, Giorgione. Il genio misterioso della luce e del colore, collana "Art Book", Editore: Leonardo Arte, Milano 2001, pp. 30-31 ISBN 9788883101847
  • Augusto Gentili, Giorgione, Editore: Giunti, Firenze 2001
  • Mauro Lucco, Giorgione, Editore: Mondadori-Electa, Milano 2010
  • Stefano Zuffi, La pittura italiana, Editore: Mondadori-Electa, Milano 1997, p. 182 ISBN 9788843559114
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 25 agosto 2019 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.