Pedro de Castilho
Pedro de Castilho Vescovo | |
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Età alla morte | circa 75 anni |
Nascita | Coimbra 1540 ca. |
Morte | Lisbona 31 marzo 1615 , altre fonti riportano 1613[1] |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 4 luglio 1578 papa Gregorio XIII |
Consacrazione vescovile | in data sconosciuta |
Incarichi ricoperti |
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Pedro de Castilho (Coimbra, 1540 ca.; † Lisbona, 31 marzo 1615, altre fonti riportano 1613[1]) è stato un vescovo portoghese.
Cenni biografici
Pedro de Castilho nacque a Coimbra, figlio dell'architetto Diogo de Castilho e di sua moglie Isabel de Ilharco, nipote paterno di João de Castilho, un suddito spagnolo che si recò in Portogallo, discendente dell'aristocrazia delle Asturie. Era il fratello del grande cronista e ambasciatore Antonio del Castilho, che sostenne la causa castigliana durante la successione dinastica grazie ai suoi buoni rapporti con Cristóbal de Moura.
Compì studi in lettere all'Università di Coimbra, e dopo essere stato maestro d'arte nel 1562, iniziò a studiare teologia. In seguito cambiò il suo collegio, frequentando la facoltà di Scienze bibliche, dove si laureò in Teologia e biblistica, con l'esame privato nel 1572. Ordinato sacerdote, fu priore della chiesa del San Salvatore a Ílhavo e ottenne un beneficio dalla chiesa di Sant'Andrea di Celorico de Basto.
Fu quindi al servizio del cardinale Enrico I del Portogallo e nominato deputato del Sant'Uffizio a Coimbra, che svolse a partire dal 16 febbraio 1575, e poco dopo divenne visitatore della diocesi di Coimbra quando era vescovo mons. Manuel de Meneses[2].
Nel 1577 partì per le Azzorre per assumere il vescovado di Angra, sede vacante dalla morte del suo predecessore mons. Gaspar de Faria. La nomina fu favorita dalla mediazione del fratello. Durante il suo soggiorno nelle Azzorre difese gli interessi di Filippo II di Spagna contro i sostenitori di Antonio, priore di Crato (aspirante al trono portoghese durante la crisi dinastica portoghese del 1580 con il nome di Antonio I del Portogallo). Questa posizione gli provocò forti contrasti con il governatore locale Ciprião de Figueiredo e Vasconcelos. Lasciò quindi Angra per l'isola di San Miguel. Rimase in questa sede fino al 1582, quando lasciò l'isola in compagnia del marchese di Santa Cruz, essendo stato trasferito alla diocesi di Leiria, nomina confermata da Gregorio XIII il 3 luglio 1583; occupò questa diocesi fino al 1607.
Nel 1604 fu nominato inquisitore generale per il Portogallo e il 1º gennaio 1605 viceré del Portogallo, al posto di Alfonso de Castelo-Branco, vescovo di Coimbra, carica che mantenne fino al 3 gennaio 1608, quando gli succedette Cristóbal de Moura, che sostituì di nuovo nel 1612, giurando il 18 febbraio e rimase in carica fino al 6 luglio 1614, quando fu nominato Fray Aleixo de Meneses, arcivescovo di Braga.
Come attenzione per i suoi servizi, re Filippo III di Spagna gli concesse il priorato della collegiata dell'ex monastero di Santa Maria de Guimarães dell'Ordine di San Benedetto, prendendone possesso il 31 agosto 1605. Servì come cappellano delegato della Casa Reale Portoghese in assenza di Giorgio d'Ataíde, ottenendo il titolo il 18 giugno 1611.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Angra | Successore: | |
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Gaspar de Faria[3] | 4 luglio 1578 - 3 giugno 1583 | Manuel de Gouveia[4] |
Predecessore: | Vescovo di Leiria | Successore: | |
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António Pinheiro[5] | 3 giugno 1583 - 1605 | Martin Alphonso Mexia de Tovar[6] |
Predecessore: | 8º Viceré del Portogallo | Successore: | |
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Afonso de Castelo Branco | 1º gennaio 1605 - 3 gennaio 1608 | Cristóvão de Moura e Távora |
Predecessore: | 10º Viceré del Portogallo | Successore: | |
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Cristóvão de Moura e Távora | 18 febbraio 1612 - 6 luglio 1614 | Frei Aleixo de Menezes |
Predecessore: | Inquisitore generale del Portogallo | Successore: | |
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Alexandre de Bragança | 23 agosto 1604 - 31 marzo 1615 | Fernão Martins de Mascarenhas |
Note | |
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