Jorge de Ataíde

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Jorge de Ataíde
Vescovo
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 76 anni
Nascita Lisbona
1535
Morte Castanheira
17 gennaio 1611
Sepoltura Convento dei Cappuccini, Castanheira
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 7 novembre 1578 dal vescovo Julião de Alva
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Jorge de Ataíde (Lisbona, 1535; † Castanheira, 17 gennaio 1611) è stato un vescovo portoghese.

Cenni biografici

Jorge de Ataíde, nacque a Lisbona, figlio di António de Ataíde, 1º conte di Castanheira e della moglie Ana de Távora, figlia di Álvaro Pires de Távora, signore di Mogadouro.

Compì studi in Diritto canonico all'Università di Coimbra. Nel 1562, per ordine della regina Caterina, fu inviato al Concilio di Trento con il frate domenicano Luis de Sotomayor e il frate francescano Antonio de Padua. Al termine del Concilio si recò a Roma, dove partecipò alla riforma del Messale romano e del breviario. Tuttavia, la sua permanenza presso la Santa Sede fu breve, poiché la morte di suo padre, lo costrinse a tornare in Portogallo. Al suo ritorno, fu nominato presidente della Mesa da Consciência e Ordens e nel 1568 ricevette il vescovato di Viseu, dove, dopo aver ottenuto la bolla pontificia, fu consacrato da mons. Julião de Alva[1] , vescovo di Miranda, coconsacratori i monsignori: Gaspar Cão[2] , O.S.A., vescovo di São Tomé e Príncipe e Manuel de Almada[3] , vescovo di Angra. Prese possesso della diocesi il 14 marzo 1569 e resse la diocesi fino al 1578

Durante la crisi di successione si schierò a favore di Filippo II di Spagna, attirando i suoi familiari alla causa filippina. Fu uno dei primi sudditi portoghesi ad andare a Badajoz per servire il re castigliano, assistendo il re nella presa di potere del regno lusitano. Fu di nuovo presidente della Mesa da Consciência e Ordens dal 4 dicembre 1580.

Nel 1583 lasciò il Portogallo per la corte di Madrid dove fece parte, insieme a Cristóbal de Moura, Pedro Barbosa, Francisco Nogueira e Num Álvares Pereira, del nuovo Consiglio del Portogallo.

La morte di Filippo II e l'arrivo del nuovo sovrano decretarono la fine della sua influenza a corte. Il nuovo uomo forte della monarchia, il marchese di Denia, iniziò a collocare parenti e clienti nei principali organi di governo. Juan de Borja, che aveva acquisito nel 1599 il titolo di consigliere del Portogallo, divenne, al posto di Moura e Ataíde, il vero uomo forte della politica portoghese.

Nel 1602 gli fu offerta, nonostante i suoi quasi settant'anni, la carica di inquisitore generale del Portogallo, una posizione da cui dimissionò poco dopo perché non era accompagnata dal tanto atteso cappello cardinalizio.

Approfittando del trasferimento della Corte a Valladolid recuperò un certo prestigio nel Consiglio, dal momento che Borja dovette rimanere a Madrid al servizio dell'imperatrice Maria. La sua situazione era, tuttavia, piuttosto difficile e, dal 1602, chiese di essere esonerato da tutti gli incarichi e poter rientrare in Portogallo. Qui tornò l'anno seguente, riprendendo il servizio religioso fino alla sua morte a Castanheira, il 17 gennaio 1611. Fu sepolto, nella tomba dei genitori, nel convento dei Cappuccini di questa città.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Viseu Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Gonçalo Pinheiro[5] 23 luglio 1568 - 4 luglio 1578 Miguel de Castro [6] I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Gonçalo Pinheiro[5] {{{data}}} Miguel de Castro [6]
Predecessore: Inquisitore generale del Portogallo Successore: Escudo inquisicion.gif
António de Matos de Noronha 1602 Alexandre de Bragança I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
António de Matos de Noronha {{{data}}} Alexandre de Bragança
Note
  1. cfr. Bishop Julião de Alva † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
  2. cfr. Bishop Gaspar Cão, O.S.A. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
  3. cfr. Bishop Manuel de Almada † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
  4. cfr. Bishop Julião de Alva † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
  5. cfr. Bishop Gonçalo Pinheiro † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
  6. cfr. Archbishop Miguel de Castro † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 05-03-2022
Collegamenti esterni