Andrea Cornaro

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Andrea Cornaro
Cardinale
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Artista veneto del XVII-XVIII secolo, Ritratto del card. Andrea Corner, Padova, Museo d'Arte Medievale e Moderna, Convento degli Eremitani.
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 39 anni
Nascita Venezia
18 dicembre 1511
Morte Roma
30 gennaio 1551
Sepoltura Chiesa del Santissimo Salvatore (Venezia)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato vescovo 13 marzo 1532 da papa Clemente VII
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(vedi)
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19 dicembre 1544 da Paolo III (vedi)
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Andrea Cornaro o Corner (Venezia, 18 dicembre 1511; † Roma, 30 gennaio 1551) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Venezia il 18 dicembre 1511, primogenito di Giacomo,[1] futuro procuratore e di Marina Morosini di Orsatto.

La famiglia Corner, superata la crisi seguita alla sconfitta di Agnadello e recuperate le proprietà in terraferma, riuscì a imporsi tra il patriziato lagunare con un suo peculiare ruolo di adesione costante alla causa del cattolicesimo e della Santa Sede. Sette cardinali ebbero infatti i Corner,[2] ai quali va aggiunto un numero ancor più elevato di vescovi, arcivescovi, abati. Nell'ambito di questa successione di dignità ecclesiastiche va dunque inquadrata la figura di Andrea che, nonostante l'età giovanile in cui morì, ne rappresenta uno dei primi e fondamentali anelli di congiunzione.

A soli dodici anni, alla morte dello zio paterno (il cardinale Marco, vescovo di Padova) entrò formalmente in possesso dell'abbazia di san Zeno di Verona e in seguito delle abbazie di Carrara a Padova e Vidor a Treviso.

Non si hanno informazioni sulla sua formazione che dovette essere orientata allo studio del diritto e dell'umanistica. Il 13 marzo 1532 ricevette il possesso della diocesi di Brescia dallo zio cardinale Francesco, della quale fu amministratore sino all'età canonica per divenire vescovo e che tenne sino alla morte. Ricevette l'amministrazione della ricca diocesi con numerose restrizioni, in particolare dovette impegnarsi a riservare metà delle entrate al cardinale Grimani.

Lodato dall'Aretino, ossequiato dal Giovio, nel 1541 riceveva la dedica di un commento del Petrarca. Del suo fervore intellettuale restavano manoscritti, secondo la testimonianza dello Zeno, nove libri di epistole e due opere più particolarmente attinenti all'attività pastorale, il De statu praelatorum e il De residentia episcoporum.

Dopo la morte dello zio Francesco nel novembre 1543, il Corner subentrò a pieno titolo nella diocesi bresciana. Un anno più tardi, il 16 dicembre 1544, Paolo III lo elevava alla dignità cardinalizia con il titolo di cardinale diacono di san Teodoro. Fu il terzo esponente della famiglia a conseguire l'alta carica e la sua azione si uniformò alle direttrici tracciate dai predecessori, concentrando ogni sforzo nel conciliare la politica della Repubblica con quella del pontefice e, soprattutto, dell'imperatore.

Fu presente ad alcune sessioni del concilio di Trento. Prese parte dal conclave del 1549-1550 che elesse papa Giulio III. Nel 1550 fu nominato legato di Viterbo e del Patrimonio e in quello stesso anno optò per la diaconia di santa Maria in Domnica.

Morì a Roma il 30 gennaio 1551. Fu inizialmente sepolto nella chiesa romana di sant'Agostino, in seguito la salma fu traslata nella tomba di famiglia a Venezia nella chiesa del Santo Salvatore.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Brescia Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Cornaro, seniore 13 marzo 1532-30 gennaio 1551 Durante Duranti I
II
III
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VI
VII
VIII
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Francesco Cornaro, seniore {{{data}}} Durante Duranti
Predecessore: Cardinale diacono di San Teodoro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Niccolò Gaddi 9 gennaio 1545-27 giugno 1550 Luigi Cornaro I
II
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Niccolò Gaddi {{{data}}} Luigi Cornaro
Predecessore: Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica Successore: CardinalCoA PioM.svg
Niccolò Gaddi 27 giugno 1550-30 gennaio 1551 Roberto de' Nobili I
II
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Niccolò Gaddi {{{data}}} Roberto de' Nobili
Note
  1. Dei tre rami in cui era divisa la famiglia, il padre apparteneva a quello che risiedeva nel palazzo a S. Maurizio, sul Canal Grande, ed era figlio del cavaliere e procuratore Giorgio, fratello della regina di Cipro, Caterina.
  2. Gli zii Marco Cornaro (1500) e Francesco Cornaro, seniore (1527); i cugini Luigi Cornaro (1551) e Federico Cornaro, seniore, O.S.Io.Hieros. (1585); Giorgio Cornaro (1697) e Giovanni Cornaro (1778)
Bibliografia