Basilica di Sant'Antonio (Padova)
Basilica di Sant'Antonio di Padova | |
Padova, Basilica di Sant'Antonio (1232 - 1310) | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Veneto |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Triveneto |
Provincia | Padova |
Comune | Padova |
Diocesi | Padova |
Religione | Cattolica |
Sito web | Sito ufficiale |
Proprietà | Stato del Vaticano |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | basilicale |
Dedicazione | Sant'Antonio di Padova |
Sigla Ordine qualificante | O.F.M. Conv. |
Sigla Ordine reggente | O.F.M. Conv. |
Stile architettonico | Romanico, Bizantino |
Inizio della costruzione | 1232 |
Completamento | 1310 |
Strutture preesistenti | Chiesa di Santa Maria Mater Domini |
Note | Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia |
Coordinate geografiche | |
Italia |
La Basilica di Sant'Antonio di Padova, conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è la più importante chiesa della città e una delle più grandi e visitate al mondo. Non è comunque la cattedrale patavina, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di Sant'Antonio di Padova.
La piazza antistante ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello il quale realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che il Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato.
A tutt'oggi la basilica è una delle quattro chiese appartenenti allo Stato della Città del Vaticano e non situate a Roma, ed è soggetta alla sua giurisdizione. Tra le altre ricordiamo:
- il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei,
- la Basilica della Santa Casa a Loreto,
- la Basilica di San Francesco ad Assisi.
Storia
Il corpo del santo era stato sepolto, come da suo desiderio, nella piccola Chiesa di Santa Maria Mater Domini, accanto al convento da lui fondato nel 1229. Questa chiesa è il nucleo da cui parte la costruzione della Basilica che la ingloba come Cappella della Madonna Mora.
La costruzione della basilica comincia probabilmente già nel 1232, un anno dopo la morte di sant'Antonio di Padova, e si protrae fino al 1310. Modifiche all'assetto della Basilica si prolungano fino al XV secolo, con un forte impulso dopo l'incendio e conseguente crollo di un campanile nel 1394. I lavori del XV secolo includono il rialzamento del deambulatorio e il riassetto del coro, con la costruzione di una nuova cortina.
Pietro Lombardo, figlio di ser Martino da Carona, scultore e architetto, all'età di 29 anni nel 1464 è attivo nella Basilica del Santo ove scolpisce in stile rinascimentale il monumento di Antonio Roselli e nel 1467 la lapide sepolcrale di Jacopo Pavini.
Architettura
È caratterizzata da una perfetta armonizzazione di diversi stili:
- la facciata a capanna romanica;
- i contrafforti che si sviluppano fino a diventare archi rampanti che, in parallelo, scandiscono con regolarità lo spazio e le cupole in stile bizantino.
I campanili richiamano, poi, quelli di San Marco a Venezia, ma, del resto, è tutto lo spazio coinvolto ad essere bizantino, con la mediazione di Venezia.
Il chiostro del Capitolo ospita interessanti tombe di docenti dell'Università di Padova, fra cui quelle di Bonjacopo Sanvito e Raniero degli Arsendi.
Interno
Altare maggiore
Per approfondire, vedi la voce Altare di Sant'Antonio da Padova |
Nell'altare maggiore Donatello realizzò sette statue a tutto tondo raffiguranti:
Cappella delle Reliquie o del Tesoro
Opera dello scultore genovese Filippo Parodi (XVII secolo), contiene il tesoro della basilica, composto di numerose reliquie, tra cui sono degni di nota, per la devozione di cui sono oggetto e per la bellezza dei reliquiari, la reliquia del Mento di Sant'Antonio, e la Reliquia della Lingua incorrotta del Santo. Sono presenti inoltre numerose preziose suppellettili liturgiche (calici, pissidi, patene, messali).
In apposite teche di vetro sono esposti i resti della ricognizione del corpo del Santo effettuata nel gennaio 1981 (frammenti della tonaca del Santo, le casse in legno contenenti le ossa del Santo - poi ricomposte nella tomba in un'urna di vetro - , i drappi avvolgenti le casse, un'iscrizione del 1263 attestante la prima traslazione del corpo del Santo).
Cappella e Altare della Tomba
Sorge su una piattaforma posta sopra sette gradini. È opera di Tiziano Aspetti (1607), ed è caratterizzato da tre statue: quella di sant'Antonio al centro, affiancata da quella di San Bonaventura e di San Luigi di Tolona, che furono vescovi francescani.
Dietro all'altare, insistono nove bassorilievi in marmo, opera di scultori diversi, tra cui Antonio Minello, Giovanni Rubino, Silvio Cosini, Danese Cattaneo, Girolamo Campagna, Jacopo Sansovino, Tullio Lombardo, Giovanni Maria Mosca, Pier Paolo Stella, e comunque cronologicamente collocabili nel XVI secolo.
Cappella di San Giacomo o San Felice
Si trova lungo la navata laterale destra, dirimpetto alla cappella di Sant'Antonio. Commissionata da Bonifacio Lupi nel 1372, è stata costruita da Andriolo de Santi e decorata da Altichiero e Jacopo Avanzi. Tra i dipinti murali si nota:
- Crocifissione di Gesù Cristo (1376 - 1379), affresco, di Altichiero da Zevio.
Nella cantoria sopra la cappella è visibile il canneggio del grande organo di tre tastiere costruito nel 1931 dalla ditta Mascioni.
Galleria fotografica
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Bibliografia | |
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