Beata Maria Corsini
Beata Maria Corsini, T.O.F. Laica | |
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Beata | |
Sposa del Beato Luigi Beltrame Quattrocchi | |
Beata Maria Corsini | |
Età alla morte | 81 anni |
Nascita | Firenze 24 giugno 1884 |
Morte | Roma 26 agosto 1965 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 21 ottobre 2001, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 26 agosto |
Santuario principale | Santuario Madonna del Divino Amore, Roma |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 26 agosto:
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Beata Maria Corsini (Firenze, 24 giugno 1884; † Roma, 26 agosto 1965) è stata una laica madre di famiglia italiana. Con il marito Luigi Beltrame Quattrocchi (1880-1951) è venerata dalla Chiesa. Furono beatificati da Giovanni Paolo II il 21 ottobre 2001.
Biografia
Nasce a Firenze il 24 giugno 1884 da Angiolo Corsini e Giulia Salvi.
La famiglia ha vari trasferimenti a Firenze, Pistoria, Arezzo (1892) dove Maria riceve il sacramento della Cresima, e infine a Roma (1893).
Frequenta le elementari presso le Suore di San Giuseppe di Cluny e la scuola statale. Il 30 settembre 1897 riceve la Prima Comunione. Per le scuole superiori frequenta l'Istituto Femminile di Commercio per Direttrici e Contabili, fino al conseguimento della licenza.
Nel 1901 conosce Luigi Beltrame Quattrocchi, poi Avvocato nel 1902. I due giovani si sposano il 25 novembre 1905 nella Cappella di Santa Caterina nella basilica di Santa Maria Maggiore.[1]
Dopo un forte deperimento organico, succeduto alla nascita dei figli, Maria si riprende dimostrando di possedere una ricchezza e profondità spirituali maggiori, che la porteranno ad impegnarsi in una indefessa attività apostolica
Già nel 1914, a seguito del terremoto di Avezzano, si prodiga nell'assistenza ai feriti. Nello stesso anno inizia le catechesi alle donne presso la parrocchia di San Vitale. Nel 1915 soccorre moralmente e spiritualmente i soldati della Prima Guerra Mondiale ricoverati nei diversi ospedali di Roma. Nel 1917 diventa Terziaria Francescana e nel 1919 è accolta nella Congregazione delle Dame dell'Immacolata.
Nel 1920 entra nelle file del Consiglio Centrale dell'Azione Cattolica Femminile e diviene membro effettivo del Segretariato Centrale di Studio.
Nel 1936 diviene accompagnatrice dei malati sui treni dell'UNITALSI diretti aLourdes e a Loreto. Un anno dopo segue e termina un corso per infermiere della CRI e si specializza in malattie tropicali.
Nel 1945 collabora nell'opera di Ristoro alla Stazione Termini.
Nel 1946-1947 aderisce all'iniziativa dei Padri Riccardo Lombardi e Virgilio Rotondi detta "Mondo Migliore" fortemente voluta da Pio XII. In questi stessi anni entra a far parte del Movimento Fronte della Famiglia, del quale sarà Vice-Presidente del Comitato romano. Altro campo d'azione è Rinascita Cristiana.
Riguardo alla sua attività di scrittrice, inizia con la pubblicazione nel 1920 di articoli su "Fiamma viva", "Il Solco", "In Alto" e sul Bollettino della FUCI.
Dal 1922, anno in cui in casa Beltrame Quattrocchi si annunciano ben tre vocazioni, Maria seguirà fino al suo ultimo respiro, con un vero sacerdozio materno, la scelta di vita consacrata dei tre figli Filippo, Cesare e Stefania.
Dall'epistolario scambiato con loro, nel 1924 vede la luce "Voce di Madre". Nel 1936 dà alle stampe "Il libro della giovane" e nel 1937 compone un opuscolo dal titolo "I nostri ammalati". Nel 1940 escono "Il fuoco ha da ardere" e "Mamma vera". Nel 1943 scrive "Fiore che sboccia", con la collaborazione del figlio P. Paolino. Nel 1952 nascono "Lux vera" e "Vita coi figli". Nel 1953, ripercorrendo la vita in comune trascorsa col marito Luigi, pubblica "L'ordito e la trama", in seguito ristampato con il titolo "Radiografia di un matrimonio". L'ultimo suo componimento è del 1955 "Rivalutiamo la vita".
Nel 1951 perde il suo amato Luigi. Nel 1965, a 81 anni, il 25 agosto, Maria Corsini Beltrame Quattrocchi passa a miglior vita mentre si trova in vacanza a Serravalle di Bibbiena, nella villetta "La Madonnina", fatta costruire per lei da Luigi.
Laica, sposa e madre di famiglia, di profonda vita interiore, trascorse i suoi giorni nel fedele e quotidiano adempimento dei propri doveri e nelle mansioni proprie di un generoso impegno nell'apostolato laicale, in perfetta adesione alla gerarchia e in profondo spirito di servizio.
Culto
Dal 28 ottobre 2001 i coniugi Beltrame Quattrocchi riposano nella Cripta dell'Antico Santuario della Madonna del Divino Amore a Castel di Leva, presso Roma.
Note | |
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