Francesco Tebaldeschi
Francesco Tebaldeschi Cardinale | |
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Per aspera ad astra | |
Nascita | Roma inizio XIV secolo |
Morte | Roma 7 settembre 1378 |
Sepoltura | Grotte Vaticane |
Creato Cardinale |
22 settembre 1368 da Urbano V (vedi) |
Cardinale per | 9 anni, 11 mesi e 15 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Francesco Tebaldeschi o Tibaldeschi (Roma, inizio XIV secolo; † Roma, 7 settembre 1378) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Roma agli inizi del 1300, dal nobile Giovanni e da donna Costanza nata Caetani degli Stefaneschi (figlia del Senatore romano Pietro Stefaneschi e Perna Orsini, nipote del papa Niccolò III). Costanza era sorella del cardinale Giacomo Stefaneschi, e nipote di Bonifacio VIII. Francesco era cugino del cardinale Annibaldo Caetani de Ceccano [1].
Carriera ecclesiastica
Nel 1335, per intercessione dello zio, ottenne i canonicati di santa Maria in Trastevere e a Padova e Ferrara[2]
Dopo la morte di Giacomo Stefaneschi, omonimo nipote del cardinale Giacomo, Francesco assunse i benefici della Chiesa di Compostela.
Sotto il pontificato di Benedetto XII il Tebaldeschi appare per la prima volta come esecutore di lettere beneficiali papali.
Nel 1348 fu uno degli esecutori testamentari del cardinale Annibaldo Caetani e, come priore della basilica di San Pietro a Roma, comparve come testimone anche in un documento scritto ad Avignone nel 1355 sulla residenza del vescovo di Firenze, mons. Francesco degli Atti.
Fu canonico della Basilica Patriarcale di San Pietro in Vaticano, divenendone poi decano e priore. Nel 1367 il papa ad Avignone lo nominò cappellanus honoris.
Cardinalato
Nel concistoro del 22 settembre 1368 fu nominato cardinale presbitero della chiesa titolare di Santa Sabina. Il 20 ottobre seguente entrò ufficialmente nella curia di Avignone. Fu canonico e tesoriere del capitolo della cattedrale di Langres. Nel 1369 fu inviato pontificio, insieme ad altri quattro cardinali, a ricevere la solenne professione di fede dell'imperatore Giovanni V di Costantinopoli nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma.
Fu tra i cardinali elettori di Gregorio XI, nel conclave del 1370, questi lo volle suo legato a Roma con amplissimi poteri e con l'ordine di sottomettere i baroni romani.
Non stupisce che il Tibaldeschi sia stato utilizzato dal papa per il rientro a Roma, in veste di legato a Roma, Francesco fu infatti molto attivo con altri cardinali e santa Caterina da Siena, affinché la sede papale da Avignone tornasse a Roma .
Partecipò al conclave dell'aprile 1378, che elesse papa Urbano VI.
Morte
Morì il 7 settembre 1378 a Roma; fu sepolto nelle Grotte Vaticane.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Sabina | Successore: | |
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Jean de Moulins, O.P. | 22 settembre 1368 – 7 settembre 1378 | Giovanni da Amelia |
Note | |
Bibliografia | |
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