Gozzio Battaglia
Gozzio Battaglia Cardinale | |
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Età alla morte | circa 78 anni |
Nascita | Rimini 1270 ca. |
Morte | Avignone 10 giugno 1348 |
Sepoltura | Chiesa di Sant'Agnese in Rimini |
Nominato patriarca | 13 gennaio 1335 da papa Giovanni XXII |
Consacrazione vescovile | 20 febbraio 1336 |
Creato Cardinale |
18 dicembre 1338 da Benedetto XII (vedi) |
Cardinale per | 9 anni, 5 mesi e 23 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Gozzio Battaglia , anche de'Battagli; Battaglini o Battaglian (Rimini, 1270 ca.; † Avignone, 10 giugno 1348) è stato un cardinale e patriarca italiano.
Cenni biografici
Nacque verso il 1270 a Rimini, in una famiglia di ricchi proprietari terrieri, mercanti e banchieri.
Fu professore all'Università di Coimbra, precettore a Carpentras e canonico a Palencia, Burgos e Ravenna. Nel 1310 il Battaglia, doctor in utroque iure, appare tra i difensori della memoria di Bonifacio VIII, nel processo contro di lui instaurato per le pressioni di Filippo il Bello.
Ministero episcopale
Nel 1335 fu nominato patriarca titolare di Costantinopoli e mantenne l'incarico fino alla successiva nomina a cardinale. Ricevette la consacrazione vescovile l'anno seguente.
Nel 1336 compare fra coloro che erano stati incaricati da Benedetto XII di redigere la nuova costituzione dell'Ordine dei minori, promulgata il 28 novembre, mentre nello stesso periodo si occupava, insieme con altri professori di diritto canonico e civile, di redigere un nuovo formulario della Penitenzieria apostolica.
Legato pontificio di papa Benedetto XII in Sicilia nel 1338, assieme al vescovo di Vaison, Ratherius de Miremont[1] ; scomunicò il re Pietro di Aragona ed emanò un interdetto sul regno, se non fosse stato riconosciuto Roberto d'Angiò come loro re legittimo.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 18 dicembre 1338, la nomina gli veniva comunicata con una bolla del giorno seguente. Un'altra bolla dello stesso giorno, mentre esprimeva al neo-cardinale la soddisfazione del pontefice per la sollecitudine da lui dimostrata nella questione siciliana, lo esortava a concluderla quanto prima e a presentarsi ad Avignone. Rientrato in curia il 12 maggio gli veniva assegnato il titolo di Santa Prisca, ossia quello che era già stato del pontefice.
Partecipò al conclave del 1342, che elesse papa Clemente VI. Scrisse il Tractatus de Varys et Virtutibus, dedicato a Galeatto Malatesta. Nel testamento lasciò la sua biblioteca personale ai nipoti Marco di Pietro e Guido di Fuscio.
Morte
Morì il 10 giugno 1348 ad Avignone; fu sepolto nella chiesa di Sant'Agnese di Rimini.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Patriarca titolare di Costantinopoli dei Latini | Successore: | |
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Cardinale Morosini (Ch) | 14 giugno 1335 - 18 dicembre 1338 | Roland d'Asti (Ch) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prisca | Successore: | |
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Jacques Fournier, O.Cist. | 12 maggio 1339 - 10 giugno 1348 | Bertrand Lagier, O.Min. |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Patriarchi di Costantinopoli dei Latini
- Cardinali presbiteri di Santa Prisca
- Vescovi consacrati nel XIV secolo
- Vescovi italiani del XIV secolo
- Italiani del XIV secolo
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- Concistoro 18 dicembre 1338
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