Guillaume de la Sudré

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Guillaume de la Sudré, O.P.
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte {{{età}}} anni
Nascita Laguenne
prima metà XIV secolo
Morte Avignone
28 settembre 1373
Sepoltura Cappella di Notre-Dame della chiesa dei Domenicani (Avignone)
Conversione
Appartenenza
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Nominato vescovo 27 agosto 1361 da papa Innocenzo VI
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Creazione
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Cardinale per 7 anni e 10 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
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Durata del
pontificato
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Guillaume de la Sudré o de la Sudrie (Laguenne, prima metà XIV secolo; † Avignone, 28 settembre 1373) è stato un cardinale e vescovo francese.

Cenni biografici

Nacque nella prima metà del XIV secolo a Laguenne, Corrèze, diocesi di Tulle. Fu chiamato il cardinale di Marsiglia.

Entrò nell'ordine dei Frati Predicatori a Brive. Divenne magister in teologia. Nel 1348 fu nominato padre provinciale a Tolosa. L'anno seguente il papa lo chiamò ad Avignone per divenire maestro del sacro palazzo apostolico.

Episcopato

Nel 1361 papa Innocenzo VI lo nominò vescovo di Marsiglia con bolla.

Il primo atto che compì come vescovo di Marsiglia fu, il 22 maggio 1362, la consacrazione di tre badesse dei conventi di Saint-Sauveur, Saint-Pons e Sion. Nel 1364 egli affidò per due anni la direzione delle scuole della città di Marsiglia ad un baccelliere della diocesi di Chartres.[1]

Nel mese di maggio 1365 prese parte ad Apt al concilio provinciale che si prodigò di rimettere in vigore le decisioni prese nei due concili: del 1279 e del 1282 tenutisi ad Avignore presso San Rufo.

Il 4 giugno 1365 presenziò ad Arles all'incoronazione come re di Borgogna dell'imperatore Carlo IV.[2]

Nell'ottobre dello stesso anno ricevette papa Urbano V, che venne a Marsiglia ad inaugurare i nuovi edifici che egli aveva fatto erigere nell'Abbazia di San Vittore a Marsiglia.[3]

Le sue cure per il rinnovo spirituale non gl'impedirono di far fronte alle esigenze temporali: egli fece realizzare opere difensive per resistere alle eventuali incursioni delle bande armate chiamate Grandi compagnie. A tale scopo fece erigere muraglie e fortificazioni nelle quali vennero poste guarnigioni a difesa.

Cardinalato

Nel concistoro del 18 settembre 1366 papa Urbano V lo creò cardinale con il titolo di Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo e quindi dovette lasciare la guida della sua diocesi per Avignone.

Nel 1367 accompagnò il papa in Italia.[4] e optò per le sedi vescovili di Velletri e Ostia.

Nel 1369 ricevette la professione di fede di Giovanni V Paleologo, imperatore bizantino.

Rientrato in Francia nel 1370, partecipò al conclave del 1370 che elesse papa Gregorio XI. Morì ad Avignone il 28 settembre 1373 e la sua salma venne inumata nella chiesa avignonese dei domenicani.

Successione degli incarichi

Predecessore: Maestro del sacro palazzo apostolico Successore: Emblem Holy See.svg
Jean de Moulins, O.P. dopo il 30 maggio 1349 – 27 agosto 1361 Guglielmo Romani, O.P. I
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con
con
Jean de Moulins, O.P. {{{data}}} Guglielmo Romani, O.P.
Predecessore: Vescovo di Marsiglia Successore: BishopCoA PioM.svg
Pierre Fabri(Ch)
(vescovo eletto) 		27 agosto 1361 – 18 settembre 1366 Philippe de Cabassole
(amministratore apostolico) 		I
II
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con
con
Pierre Fabri(Ch)
(vescovo eletto) 		{{{data}}} Philippe de Cabassole
(amministratore apostolico)
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Andouin Aubert 18 settembre 1366 – 17 settembre 1367 Simon da Borsano I
II
III
IV
V
VI
VII
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IX
X
con
con
Andouin Aubert {{{data}}} Simon da Borsano
Predecessore: Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore: CardinalCoA PioM.svg
Élias de Saint-Yrieix, O.S.B. 17 settembre 1367 – 28 settembre 1373 Pierre d'Estaing, O.S.B. I
II
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X
con
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Élias de Saint-Yrieix, O.S.B. {{{data}}} Pierre d'Estaing, O.S.B.
Note
  1. ↑ (FR) Augustin Fabre, Notice historique sur les anciennes rues de Marseille, Imprimerie Jules Barile, Marseille, 1862, p. 93
  2. ↑ (FR) Emile G. Léonard, Les Angevins de Naples, Presses universitaires de France, Paris, 1954, p. 423
  3. ↑ (FR) Paul Amargier, Urbain V, un homme, une vie, p. 66
  4. ↑ (FR) Paul Amargier, Urbain V, un homme, une vie, p. 78
Bibliografia
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