Philippe de Cabassole
Philippe de Cabassoles Cardinale | |
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Nascita | Cavaillon 1305 ca, |
Morte | Perugia 27 agosto 1372 |
Sepoltura | cattedrale di Cavaillon |
Nominato vescovo | 17 agosto 1334 da papa Giovanni XXII |
Nominato patriarca | 18 agosto 1361 da papa Innocenzo VI |
Creato Cardinale |
22 settembre 1368 da Urbano V (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 11 mesi e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
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Philippe de Cabassoles o Cabassolle (Cavaillon, 1305ca,; † Perugia, 27 agosto 1372) è stato un patriarca e cardinale francese.
Cenni biografici
Nacque a Cavaillon intorno al 1305 dal cavaliere Isnard, che nel 1316 fu vicario regio ad Arles, e dalla moglie Beatrice.
Compì gli studi di diritto civile ad Orléans; dove ottenne la licenza. Il 3 ottobre 1332, Giovanni XXII lo sciolse dal giuramento di non impartire lezioni altrove che all'università di Orléans.
Questo pontefice gli conferì numerosi uffici e benefici: un canonicato con aspettativa di prebenda (più tardi la chiesa di S. Michele) a Cavaillon, già dal 23 novembre 1316; un canonicato con prebenda ad Apt nel 1324;l'arcidiaconato di Cavaillon, con la chiesa parrocchiale dei Taillades come prebenda, nel 1330; la prepositura di Cavaillon, con la chiesa parrocchiale di Robion in prebenda, l'anno seguente.
Vescovo poi reggente e cancelliere del Regno di Napoli
Nel 1334 divenne vescovo di Cavaillon e re Roberto d'Angiò lo nominò tutore di sua figlia Giovanna di Napoli. Il 19 gennaio 1343, sul suo letto di morte, il sovrano gli affidava l'incarico di reggente del regno[1].
Inquietato dagli eventi napoletani, Clemente VI incaricherà Petrarca d'una ambasceria nel mese di settembre 1343. Arrivato sul posto, il poeta constatò che
« | ...il Regno era come una nave che i suoi timonieri conducono al naufragio, un edificio in rovina sostenuto dal solo vescovo di Cavaillon. » |
Petrarca aveva conosciuto il vescovo di Cavaillon, nel 1337, all'epoca del suo primo soggiorno in Provenza. Il poeta, che gli dedicò la sua opera De Vita Solitaria, affermava che questa diocesi era un piccolo vescovado per un uomo così grande.
Divenuto cardinale-vescovo di Sabina, Cabassolle restò sempre intimo amico del poeta. Quest'ultimo ne sarà felice quando, nel 1374, noterà:
« | Monsignore di Sabina è il solo che, dopo trentaquattro anni, sia restato nei miei riguardi degli stessi sentimenti e non abbia mai cambiato se non di meglio in meglio » |
.
Il 26 dicembre 1345 mons. Cabassoles battezzò il figlio della regina, Carlo Martello, nato il giorno prima, e fu incaricato, con il conte di Bellante, di portare la felice notizia ad Avignone; ma il prolungarsi del suo soggiorno, pur giustificato numerose volte dal papa, irritò la regina Giovanna che infine lo sollevò dall'ufficio di cancelliere, verosimilmente su istigazione del suo nuovo marito, Luigi di Taranto.
Clemente VI in effetti teneva vicino a sé Cabassoles per ristabilire la pace tra Eudes, duca di Borgogna, e Jean de Chalon, e in seguito tra le comunità di Provenza e di Marsiglia. Clemente VI lo considerava l'angelo della pace, e lo incaricò anche di appianare una contesa tra i conti di Savoia e di Ginevra e la Chiesa, e in seguito di procedere contro il conte Amedeo di Ginevra.
Nel 1349 fu legato pontificio in Germania per cercare finanziamenti presso le corti europee e grazie alle raccomandazioni di Carlo IV del Lussemburgo ai principi del Sacro Romano Impero, la missione fu molto proficua.
Rettore del Contado Venassino
Nel 1338, il vescovo di Cavaillon aveva già redatto lo statuto del Contado Venassino. Il 17 novembre 1362, papa Urbano V designò quest'uomo d'esperienza come rettore del Contado.
Nel corso del suo rettorato, ebbe l'immenso compito di fare da barriera ai mercenari che minacciavano lo stato pontificio. Agendo da fine politico, il 30 novembre 1363, il rettore firmò un'alleanza difensiva con Foulques d'Agoult, Siniscalco di Provenza, Raoul di Louppy, governatore del Delfinato, e la Savoia.
Questa alleanza fu utile poi nel 1364, quando si dovette far fronte al ritorno dei Tard-Venus, nel 1365, alle minacciose Grandi Compagnie di Bertrand du Guesclin, e nel 1367, alle armate di Luigi d'Angiò, condotte dallo stesso du Guesclin. Ne uscì ogni volta con successo ed efficacia.
Allo stesso modo, all'epoca del suo ritorno a Roma (1367-1370), Urbano V lo nominò vicario temporale per il Governo degli stati d'Avignone, del Contado Venassino e delle terre adiacenti.
Patriarca di Gerusalemme
Urbano V nel 1361 lo nominò patriarca di Gerusalemme dei Latini. Fu con questo titolo che, il 4 maggio 1365, presiedette il concilio di Apt congiuntamente con gli arcivescovi di Arles mons. Guillaume de la Garde[2] e di Embrun e di Aix mons. Jean Peissoni[3].
Cardinale e legato pontificio
La porpora cardinalizia gli fu conferita nel concistoro del 22 settembre 1368 come cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro da allora e citato anche come cardinale di Gerusalemme. Entrò nella Curia romana il 4 giugno 1369. L'anno seguente mutò titolo divenendo cardinale vescovo di Sabina.
Alla fine del dicembre 1370 Filippo partecipò al Conclave del 1370 che elesse papa Gregorio XI. Il cardinale fu legato in Umbria, Toscana e Campania con il titolo di "Vicario generale di Bologna". Aveva al suo fianco come consigliere Guglielmo di Guascogna, vescovo di Siena, e come capitano delle truppe pontificie Amanieu de Pommiers[4], cavaliere della diocesi di Bazas, detto il Vecchio Guascone.
Ma l'età impedì al cardinale di Sabina d'agire a suo modo e fu sostituito il 19 maggio 1371 dal cardinale Pierre d'Estaing.
Morì il 27 agosto 1372 a Perugia. Come da lui richiesto fu inumato nella Certosa de Bonpas, vicino a Caumont-sur-Durance. Oggi la salma riposa nella cattedrale di Cavaillon.
Opera
Filippo di Cabassolle scrisse nel 1355 un Libellus hystorialis Marie beatissime Magedelene o Vie de sainte Marie-Madeleine.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Cavaillon | Successore: | |
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Geoffoi Isnard[5] | 17 agosto 1334 – 18 agosto 1361 Amministratore apostolico: 18 agosto 1361 – 23 settembre 1366 |
François de Cardillac[6], O.F.M. |
Predecessore: | Patriarca di Gerusalemme dei Latini | Successore: | |
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Guillaume III Lamy[7] | 18 agosto 1361 – 22 settembre 1368 | Guillaume IV Militis[8], O.P. |
Predecessore: | Rettore del Contado Venassino | Successore: | |
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Guillaume de Roffiac | 17 novembre 1362 – 31 maggio 1370 | Étienne Aubert |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Marsiglia | Successore: | |
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Guillaume de la Sudrie,O.P. (vescovo) |
23 settembre 1366 – 9 dicembre 1368 | Guillaume de la Voute[9], O.S.B. (vescovo) |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro | Successore: | |
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Guillaume Farinier, O.F.M. | 22 settembre 1368 – 31 maggio 1370 | Andrea Bontempi |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Guillaume d'Aigrefeuille, O.S.B. | 1370 – 1372 | Jean de Blandiac |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Cavaillon
- Patriarchi di Gerusalemme dei Latini
- Amministratori apostolici di Marsiglia
- Cardinali presbiteri dei Santi Marcellino e Pietro
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Concistoro 22 settembre 1368
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