Sant'Ivo di Chartres

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Sant'Ivo di Chartres, C.R.L.
Vescovo
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al secolo
battezzato
Santo
'

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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 75 anni
Nascita Beauvais
1040
Morte 23 dicembre 1115
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 1065 ca.
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Consacrazione vescovile 1090
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Incarichi ricoperti Vescovo di Chartres
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione 18 dicembre 1570, da Pio V
Ricorrenza 23 dicembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 23 dicembre, n. 4:
« A Chartres in Francia, sant'Ivo, vescovo, che ristabilì l'ordine dei canonici e molto operò e scrisse per promuovere la concordia tra il clero e il potere civile e per il bene della Chiesa. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Sant'Ivo di Chartres, (in francese Yves) (Beauvais, 1040; † 23 dicembre 1115), è stato un vescovo francese. Fu canonista e vescovo di Chartres; Papa Pio V ne concesse l'Ufficio ai Canonici Regolari del Laterano il 18 dicembre 1570.

Vita

Yves nacque verso il 1040 presso Beauvais (Rouen) da Ugo d'Auteuil e Ilmenberga, agiati genitori che gli diedero una buona educazione di base, incrementata con gli studi che proseguì all'Università di Parigi, già grandissimo centro culturale al tempo.

Proseguì gli studi in teologia nell'abbazia di Le Bec in Normandia, dove ebbe come compagno di studi sant'Anselmo d'Aosta e per maestro il giurista, poi monaco, Lanfranco di Pavia, divenuto arcivescovo di Canterbury nel 1070, qui probabilmente venne ordinato sacerdote.

Yves fu poi nominato canonico di Nesles in Piccardia, ma dopo qualche anno venne richiamato a Beauvais dal vescovo Guido, che lo incaricò della direzione del monastero dei Canonici Regolari di Saint-Quentin appena fondato, così Yves ne divenne la guida dal 1078 al 1090.

Aveva circa 50 anni quando il clero e il popolo dei fedeli di Chartres, dove qualche anno dopo si sarebbe iniziata la costruzione della grandiosa cattedrale gotica, designò Yves come loro vescovo, in sostituzione del deposto Goffredo accusato di simonia.

Goffredo si appellò a Roma, ma Urbano II gli diede torto, confermando l'investitura di Yves; carica confermata anche dal re di Francia Filippo I. A quel punto fu l'arcivescovo di Sens, Richer a opporvisi, non essendo stato consultato nel processo romano contro Goffredo.

Yves, allora, decise di andare direttamente dal papa, che nel frattempo aveva dovuto lasciare Roma per rifugiarsi a Capua, in fuga dall'esercito dell'imperatore di Germania Enrico IV (1050-1106) impegnato nella lotta per le investiture, già contro il Papa Gregorio VII suo predecessore; e fu a Capua che verso la fine del 1090, Papa Urbano II lo consacrò vescovo di Chartres.

I primi anni del suo episcopato furono contraddistinti dallo scontro con il re francese Filippo I, il quale aveva contratto un matrimonio adulterino con Bertranda di Montfort; Yves vi si opponeva suscitando l'ira del re che lo fece mettere in prigione per molti mesi. Dopo la sua liberazione Yves riprese le sue proteste, sia contro il re, sia contro i vescovi che gli erano favorevoli, ricorrendo a Roma, affinché non venissero eletti in sedi episcopali, i partigiani del sovrano, che fu scomunicato nel 1095, anno in cui il papa Urbano II venne in Francia al Concilio di Clermont, dove si gettarono le basi della prima crociata; a tale assise era presente anche Yves, come pure a quello di Poitiers del 1100.

Il vescovo continuò la lotta contro il sopruso reale, finché nel 1104 Filippo I separatosi da Bertranda, venne riammesso nella comunità cattolica dal nuovo Papa Pasquale II; ancora nel 1107 Yves ricevette a Chartres papa Pasquale II che si era recato in Francia.

Sempre difensore delle decisioni papali e strenuo protagonista nella lotta fra il papato e l'impero per le investiture dei vescovi, Yves dovette entrare anche in conflitto con il suo Capitolo, per le sue idee riformatrici, Capitolo che era in buona parte sostenuto da Luigi VI il Grosso successore di Filippo, una bolla papale gli dette ragione nel 1114.

Morì il 23 dicembre 1116 a Chartres e fu da subito elevato agli altari, in particolare nelle diocesi di Beauvais e Chartres, che gli tributarono un culto specifico.

Il diritto canonico

Il santo vescovo per intervenire con efficacia nelle controversie del suo tempo, dovette appellarsi a dei testi canonici e siccome il Decreto scritto da Burcardo, (†1025) vescovo di Worms e celebre canonista, il cui diritto canonico faceva testo all'epoca in tutta Europa, non era più rispondente alle esigenze riformatrici che Yves propugnava e tenendo presente che le collezioni gregoriane (raccolte di canoni e norme ecclesiastiche), erano in Francia recepite come troppo romane, egli affrontò l'ardua impresa di armonizzare le leggi canoniche, disperse in una miriade di collezioni e decreti compendiandole in tre testi:

  • il Decretum, composta nel 1094
  • la Panormia (in latino e in greco) dell'anno successivo
  • la Tripartita composta tra il 1094 e il 1096

Tutte e tre le compilazioni contengono testi delle Sacre Scritture, lettere di papi, testi di diritto romano, testi di Padri della Chiesa e infine canoni dei concili.

Altre opere

Si conoscono di lui 24 sermoni, quasi tutti pronunciati nei Sinodi e Concili, su argomenti dogmatici, disciplinari o liturgici, da questi scritti traspare la profonda conoscenza della Bibbia e dei testi liturgici. Egli professò sempre un grande attaccamento all'insegnamento della Chiesa e ogni suo scritto o parola abbonda di citazioni dottrinali; la sua fama fu notevole e lo testimonia la cura con la quale sono stati conservati i suoi scritti.

Si conservano anche circa trecento Lettere del vescovo, dense di consultazioni canoniche e teologiche, pratiche amministrative, interventi nei grossi affari del suo tempo, che permettono di conoscere il progresso della riforma gregoriana, attuata per mezzo della competenza e dello zelo episcopale che lo distinse e uno spaccato della storia della chiesa e della Francia del suo tempo.

Predecessore: Vescovo di Chartres Successore: Bishopcoa.png
Geoffroy
1077 - 1089
1090 - 1115 Geoffroy de Lèves
1116 - 1149
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Geoffroy
1077 - 1089
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1116 - 1149
Bibliografia
Voci collaterali