Toussaint de Forbin de Janson
Toussaint de Forbin de Janson Cardinale | |
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Età alla morte | 81 anni |
Nascita | Mane 1º ottobre 1631 |
Morte | Parigi 24 marzo 1713 |
Sepoltura | Cattedrale Saint-Pierre di Beauvais |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 5 luglio 1655 da Alessandro VII |
Consacrazione vescovile | Cattedrale di Marsiglia, 14 maggio 1656 dal vescovo Étienne de Puget |
Creato Cardinale |
13 febbraio 1690 da Alessandro VIII (vedi) |
Cardinale per | 23 anni, 1 mese e 11 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Toussaint de Forbin de Janson (Mane, 1º ottobre 1631; † Parigi, 24 marzo 1713) è stato un vescovo e cardinale francese, con la porpora assunse il nome di Cardinal de Janson.
Cenni biografici
Nacque a Mane (Provenza, Francia) il 1º ottobre 1630, terzogenito del marchese di Jason Gaspard II e della seconda moglie Claire de Libertat.
Episcopato
Fu avviato come cadetto alla carriera ecclesiastica. Dopo aver ricevuto gli ordini religiosi, il vescovo di Digne mons. Raphaël de Bologne (Ch) ottenne dal re la sua nomina a vescovo coadiutore della sua diocesi e la nomina a vescovo in partibus della sede titolare di Filadelfia di Arabia. Fu consacrato il 14 maggio 1656, nella cattedrale di Marsiglia, dal vescovo mons. Étienne de Puget (Ch), coadiuvato da mons. Hyacinthe Serroni (Ch) O.P., allora vescovo di Orange e da mons. Jacques Adhémar de Monteil de GrignanJacques, allora vescovo della diocesi oggi soppressa di Saint-Paul-Trois-Châteaux. Prese la guida della diocesi di Digne nel 1664, nel 1668 il re lo trasferì a Marsiglia. Con il nuovo titolo divenne membro di diritto degli stati generali di Provenza, dove fu apprezzato per le sue doti diplomatiche nella riconciliazione tra gli interessi della corona della Provenza dalla corte francese.
Il 2 giugno 1673 il pontefice lo nominò Assistente al Soglio Pontificio. Il re lo inviò ambasciatore presso il gran duca di Toscana Cosimo III, dove ottenne la riconciliazione del duca con la moglie Marguerite-Louise d'Orléans. In seguito fu ambasciatore di Francia presso la dieta di Polonia, dove nel 1676 fu artefice della nomina a re di Polonia il gran maresciallo della corona Giovanni III Sobieski.
Nel 1676 fu trasferito alla sede di Beauvais e divenne pari di Francia. Nel 1682 fu il redattore delle risoluzioni ritenute gallicane da Roma, dell'assemblea del clero parigina Cleri Gallicani de Ecclesiastica Potestate declaratio.[1] Questo gli impedì di ottenere la porpora durante il pontificato di Innocenzo XI.
Cardinalato
Con Alessandro VIII e grazie all'appoggio del nuovo re di Polonia, fu creato cardinale nel concistoro del 13 febbraio 1690. Alla nomina il re lo inviò suo ambasciatore presso la Santa Sede e il 10 marzo ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale presbitero di sant'Agnese fuori le mura. Presente a Roma il cardinale prese parte al conclave del 1691 che vide l'elezione di Innocenzo XII. Il cardinale de Janson intraprese subito una intensa attività diplomatica per risolvere le dispute sorte tra Francia e la Santa Sede dopo l'Ecclesiastica Potestate declaratio sottoscritta dall'assemblea del clero francese il 19 marzo 1682, dove si affermava l'indipendenza della Chiesa francese e si riconosceva al pontefice il solo potere spirituale.
La morte del pontefice, avvenuta il 13 agosto 1691, interruppe le trattative che furono riprese sotto papa Innocenzo XII, alla cui elezione il cardinale ambasciatore di Francia aveva dato il suo sostegno. Le trattative furono portate a buon fine nel 1693 con il ritiro delle quattro proposizioni legate alla régale, grazie anche al fattivo apporto dato dal cardinal César d'Estrées allora camerlengo del Collegio Cardinalizio.
In quell'anno divenne abate commendatario dell'abbazia di Saint-Pierre de Corbie, carica che tenne sino alla morte. Nel settembre di quell'anno mutò titolo in quello di san Callisto. Prese parte al conclave del 1700 con l'elezione di Clemente XI e di nuovo fu ambasciatore francese presso la Santa Sede sino al 1706. Rientrato in patria fu nominato grande elemosiniere di Francia.
Morte
Dopo lunga malattia morì a Parigi il 24 marzo 1713 e fu sepolto nella sua cattedrale a Beauvais.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale François de Joyeuse
- Cardinale François d'Escoubleau de Sourdis
- Arcivescovo Jean-François de Gondi
- Vescovo Etienne de Puget (Ch)
- Cardinale Toussaint de Forbin-Janson
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Filadelfia di Arabia | Successore: | |
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Eustache de Chéry | 5 luglio 1655-14 aprile 1664 | Dominique de Ligni |
Predecessore: | Vescovo di Digne | Successore: | |
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Raphaël de Bologne | 14 aprile 1664-9 luglio 1668 | Jean-Armand de Rotondis de Biscarras |
Predecessore: | Vescovo di Marsiglia | Successore: | |
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Etienne de Puget | 9 luglio 1668-25 settembre 1679 | Jean-Baptiste d'Estampes |
Predecessore: | Vescovo di Beauvais | Successore: | |
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Nicolas Choart de Buzenval | 25 settembre 1679-24 marzo 1713 | François-Honoré de Beauvillier de Saint-Aignan |
Predecessore: | Cardinale-presbitero di Sant'Agnese fuori le mura | Successore: | |
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Federico Borromeo iuniore | 10 luglio 1690-28 settembre 1693 | Giambattista Spinola seniore |
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Pierre de Corbie | Successore: | |
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Philippe II de Savoie-Carignan | 1º gennaio 1693-24 marzo 1713 | Melchior de Polignac |
Predecessore: | Cardinale-presbitero di San Callisto | Successore: | |
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Niccolò Acciaiuoli | 28 settembre 1693-24 marzo 1713 | Gianantonio Davia |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Giacomo Cantelmi | 23 gennaio 1702-15 gennaio 1703 | Giambattista Rubini |
Predecessore: | Grande elemosiniere di Francia | Successore: | |
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Pierre-Armand du Cambout de Coislin | 5 febbraio 1706-24 marzo 1713 | Armand Gaston Maximilien de Rohan-Soubise |
Note | |
Collegamenti esterni | |
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