Niccolò d'Acciapaccio

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Niccolò d'Acciapaccio
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 64 anni
Nascita Sorrento
1383
Morte Roma
3 aprile 1447
Sepoltura Basilica di San Pietro in Vaticano
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 11 dicembre 1410
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Cardinale per 7 anni, 3 mesi e 16 giorni
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Incarichi ricoperti
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Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Niccolò d'Acciapaccio, o Acciapaccia (Sorrento, 1383; † Roma, 3 aprile 1447), è stato un arcivescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Secondogenito di Pietro e di Maria Capece, nacque a Sorrento nel 1383. Di nobile famiglia sorrentina, avviatosi alla carriera ecclesiastica, studiò diritto canonico e, prima ancora che raggiungesse l'età prescritta e conseguisse il titolo di dottore, fu nominato vescovo di Tropea, nel 1410, da Gregorio XII, con la facoltà di ricevere la consacrazione da qualsivoglia vescovo. Fu consigliere della regina Giovanna di Napoli. Nel 1435 fu elevato alla sede metropolitana di Capua da Eugenio IV

Martino V ed Eugenio IV lo tennero in gran conto e gli affidarono uffici di governo, come, tra gli altri, quello di rettore della Campagna e rettore di Bologna, per i quali non risiedette mai a Tropea.

Cardinalato

Fu creato cardinale presbitero da papa Eugenio IV nel concistoro del 18 dicembre 1439 e l'8 gennaio seguente ottenne il titolo cardinalizio di San Marcello e divenne noto come Cardinal capuano o Il Monsignore di Capua.

Fu camerlengo del collegio cardinalizio dal 1442 al 1443.

Partigiano di Renato d'Angiò, fu esiliato dal re Alfonso di Napoli, che gli confiscò tutte le sue rendite e i benefici. Tra Alfonso d'Aragona e il condottiero Francesco Sforza venne stabilito che il primo avrebbe fatto restituire i beni a quei napoletani che, nello spazio di due mesi, gli avessero prestata obbedienza; il cardinale Acciapaccio, il conte di Pulcino e Ottino Caracciolo sarebbero stati trattati secondo la loro condotta. Solo allora il Cardinal capuano cominciò a pensare alla sottomissione e nei patti di resa che Giovanni Cossa, castellano di Castel Capuano, strinse col permesso di Renato ottenne la restituzione di tutti i beni. Non riuscì però a pacificarsi con Eugenio IV e solo dopo la morte di lui poté tornare a Roma.

Fece parte della commissione incaricata della causa di canonizzazione di Bernardino da Siena. Prese parte tra i papabili al conclave del 1447, che elesse papa Niccolò V.

Dette inizio alla costruzione, interrotta alla sua morte, del palazzo su Via del Corso che passato successivamente ai Della Rovere, divenne il primo nucleo del futuro palazzo Doria-Pamphili[1].

Morte

Morì a Roma il 3 aprile 1447 e fu sepolto nella basilica di San Pietro in Vaticano.

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Tropea Successore: BishopCoA PioM.svg
Giovanni Dominici, O.P.
(amministratore apostolico) 		17 settembre 1410 – 18 febbraio 1435 Giosuè Mormile[2] I
II
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VII
VIII
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X
con
con
Giovanni Dominici, O.P.
(amministratore apostolico) 		{{{data}}} Giosuè Mormile[2]
Predecessore: Governatore di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Lucido Conti
(legato apostolico) 		25 giugno 1430 – 25 giugno 1431 Giovanni Boscoli I
II
III
IV
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VI
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con
con
Lucido Conti
(legato apostolico) 		{{{data}}} Giovanni Boscoli
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Capua Successore: ArchbishopPallium PioM.svg
Filippo De Barillis[3] 18 febbraio 1435 – 3 aprile 1447 Giordano Caetani I
II
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con
con
Filippo De Barillis[3] {{{data}}} Giordano Caetani
Predecessore: Cardinale presbitero di San Marcello Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Casini 8 gennaio 1440 – 3 aprile 1447 Giovanni Michiel I
II
III
IV
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VI
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IX
X
con
con
Antonio Casini {{{data}}} Giovanni Michiel
Predecessore: Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Basilio Bessarione 1º gennaio 1442 – 31 maggio 1443 Giovanni Berardi di Tagliacozzo I
II
III
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IX
X
con
con
Basilio Bessarione {{{data}}} Giovanni Berardi di Tagliacozzo
Note
  1. ↑ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni, V. XLIX, p.315.
  2. ↑ Bishop Giosuè Mormile † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 01-07-2023
  3. ↑ Archbishop Filippo Barile † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 01-07-2023
Bibliografia
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