Nicola Ghilardi
Nicola Ghilardi Arcivescovo | |
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Età alla morte | 77 anni |
Nascita | Castiglione di Garfagnana 7 marzo 1827 |
Morte | Lucca 20 luglio 1904 |
Appartenenza | Arcidiocesi di Lucca |
Ordinazione presbiterale | 21 settembre 1850 |
Nominato arcivescovo | 15 marzo 1875 da Pio IX |
Consacrazione vescovile | 15 marzo 1875 |
Incarichi ricoperti | Arcivescovo di Lucca |
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Nicola Ghilardi (Castiglione di Garfagnana, 7 marzo 1827; † Lucca, 20 luglio 1904) è stato arcivescovo di Lucca dal 15 marzo 1875 alla sua morte.
Biografia
La formazione e il ministero sacerdotale
Intraprese la vita ecclesiastica a Lucca, dove aveva computo brillantemente gli studi e dove svolse la sua attività pastorale.
Si distinse soprattutto nell'ambito dell'insegnamento nel seminario, negli uffici della Curia vescovile e come stretto collaboratore del suo predecessore, il bergamasco monsignor Giulio Arrigoni.
Il ministero episcopale
II 15 marzo 1875, fu nominato da Pio IX arcivescovo di Lucca. Il presule si trovò a governare la diocesi lucchese nel culmine dello scontro tra lo Stato liberale, da poco costituito nella sua interezza con la presa di Roma (1870), e la Chiesa, retta da Pio IX, soprattutto per la Questione romana.
La sua predicazione risentì fortemente di questa contrapposizione. In ogni occasione pastorale del suo lungo episcopato, egli mise sempre in guardia i suoi fedeli dal non cedere alle "massime di questo secolo", fonte di tutti i mali sociali.
Nell'atteggiamento pessimistico di fondo l'unica speranza che balenava nel suo pensiero era questa: la fine degli effetti nefasti della "rivoluzione" per il trionfo del bene e della verità e che alla santa madre Chiesa e al suo Capo visibile fosse restituita in pienezza la libertà per svolgere il suo magistero per il bene della Chiesa cattolica.
Nei quasi trent'anni di episcopato egli percorse in lungo e largo la vasta diocesi con varie visite pastorali.
Nel 1887 indisse il sinodo diocesano che riprendeva, aggiornandole, le norme di governo che risalivano alla metà del secolo precedente.
Incoraggiò in ogni modo l'associazionismo cattolico in tutte le sue forme, sia quelle tradizionali come anche quelle di nuova costituzione.
Insistette molto per l'istruzione catechistica del popolo. Rinnovò le costituzioni delle suore Ministre degli Infermi Barbantine della beata Maria Domenica Brun Barbantini e approvò la congregazione fondata dalla beata Elena Guerra, le Oblate dello Spirito Santo Zitine. Amministrò la cresima a Santa Gemma Galgani.
Uno degli impegni a cui teneva di più era quello di presenziare alle premiazioni dei migliori alunni delle scuole cattoliche, specialmente della Dottrina cristiana, delle Zitine, delle Dorotee, della Scuola per artigianelli "Matteo Civitali" fondata da monsignor Giovanni Volpi, ed altre istituzioni benefiche e di solidarietà sociale, come le Dame di San Vincenzo, e quella dei medici che prestavano gratuitamente assistenza ai malati indigenti.
Dal 1897, per le sue precarie condizioni di salute, fu scelto come suo ausiliare monsignor Giovanni Volpi. Questi aveva l'unico incarico di supplenza in caso di impossibilità del presule il quale, finché le forze lo ressero, governò la diocesi sempre da solo.
La sua scomparsa, il 22 luglio del 1904, suscitò unanime cordoglio nel clero e nella popolazione lucchese. Gli fu tributato grande rispetto anche da parte degli ambienti politici non cattolici e nei circoli liberali.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Lucca | Successore: | |
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Giulio Arrigoni | 15 marzo 1875 - 20 luglio 1904 | Benedetto Lorenzelli |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |