Associazioni e movimenti ecclesiali
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Con l'espressione associazioni e movimenti ecclesiali si intendono tutte quelle forme di vita associata, di carattere soprattutto laicale che rendono ricca e viva la Chiesa.
Cenni storici
Fin dal Medioevo i laici cattolici hanno dato vita alle più disparate forme di aggregazione.
Tra le prime forme vi sono state le Congreghe o Confraternite, associazioni di fedeli nate spesso con lo scopo di diffondere la venerazione della Vergine Maria o di un Santo, o per dedicarsi a opere di misericordia.
Tra le prime confraternite a nascere vi furono quelle per la diffusione della pratica del rosario, promosse dai frati domenicani, e le Figlie di Maria, promosse dai Serviti.
Anche se non possono essere qualificate associazioni laicali in senso moderno, vanno annoverate tra queste anche i terz'ordini: essi nacquero per aiutare i laici a vivere la spiritualità di un determinato ordine religioso.
Nel corso del tempo sono nate anche le società di mutuo soccorso, spesso legate ai Monti di Pietà, che assicuravano ai soci assistenza in caso di malattia o di necessità economiche. Nel corso del XIX secolo da queste nacquero le "leghe bianche", che avrebbero poi dato vita ai sindacati cattolici.
Dal secondo dopoguerra in poi sono nati e si sono diffusi molti movimenti cattolici, non legati più all'ambito parrocchiale (come l'Azione cattolica), o a ordini religiosi (come i terz'ordini), ma portatori di una propria specifica spiritualità.
Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto nel decreto Apostolicam Actuositatem il ruolo indispensabile svolto dai laici cattolici nell'opera di apostolato. Il decreto cita espressamente un'associazione di laici cattolici, l'Azione Cattolica, quale modello per tutti i laici che vogliono, in forma associata, contribuire al "fine apostolico della Chiesa"[1]
Dopo il Concilio, e sotto impulso dello stesso, sono nati e si sono sviluppati molti movimenti o associazioni, ognuno dei quali è portatore di un carisma specifico.
I lavori del Sinodo dei Vescovi del 1988, dedicato alla Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, sono confluiti nell'Esortazione Apostolica post-sinodale Christifideles Laici di Giovanni Paolo II. In essa vengono incoraggiate tutte le forme di vita associativa laicale.
L'ordinamento Canonico
Il nuovo Codice di Diritto Canonico (1983) norma espressamente il diritto di fondare e dirigere liberamente associazioni da parte dei fedeli[2].
Il can. 298 stabilisce le tre finalità delle associazioni di fedeli:
- Incremento di una vita più perfetta (ricerca della santità).
- Promozione del culto pubblico o della dottrina cristiana.
- Compimento di opere di apostolato.
La Santa Sede e i Vescovi Diocesani hanno il diritto ed il dovere di vigilare sulla vita delle associazioni, e questo soprattutto in due ambiti: l'integrità della fede e dei costumi, e la disciplina ecclesiastica (can. 305).
Nelle fasi di riconoscimento la prima tappa è il conseguimento di diritto diocesano come "Associazione privata", che dopo un tempo ad experimentum può ottenere il riconoscimento come "Associazione pubblica".
Per quanto riguarda il riconoscimento da parte dell'autorità della Chiesa, il Codice di Diritto Canonico distingue diversi gradi di riconoscimento:
- riconoscimento di diritto diocesano come "Associazione privata di fedeli" o "Associazione pubblica di fedeli" da parte dell'ordinario diocesano;
- riconoscimento della Santa Sede come "Associazione Internazionale Privata di Fedeli" o "Associazione pubblica di fedeli" da parte del Pontificio Consiglio per i Laici.
Le possibilità di configurazione di una "Associazione di fedeli" dipende dalla sua costituzione interna e non dal "grado di riconoscimento":
- Una "Associazione privata di fedeli" si caratterizza per impegni o "promesse" private che alcuni membri assumono; il ramo maggiormente sviluppato è laicale, pur avendo diversi stati vocazionali presenti;
- Una "Associazione pubblica di fedeli" ha come ramo maggiormente sviluppato quello in cui i propri "membri consacrati" fanno "voti o promesse pubbliche", configurandosi dunque come un "movimento" o un'associazione al cui interno è maggiormente presente uno stato vita religioso o secolare.
- Se una comunità non avesse una presenza di altri stati vocazionali tali da giustificare la configurazione come "Associazione pubblica di fedeli" si configura come "Istituto religioso" o "Ordine Religioso" o "Società di Vita Apostolica" dipendendo dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
L'approvazione di uno statuto ha sempre delle fasi temporali sia a livello diocesano sia da parte della Santa Sede, passando, secondo la prassi, per un tempo inizialmente ad experimentum che permette sia alla comunità di poter verificare l'applicabilità degli statuti sia alla Santa Sede di aiutare la comunità a trovare i migliori strumenti giuridici per costituirsi e custodire fedelmente nel tempo il carisma ricevuto come "dono comune per l'utilità comune".
Criteri di ecclesialità
Papa Giovanni Paolo II ha espresso nella Christifideles Laici (n. 30) i Criteri di ecclesialità a cui devono rispondere Associazioni e Movimenti per avere un carattere realmente ecclesiale. Essi sono
« | criteri chiari e precisi di discernimento e di riconoscimento delle aggregazioni laicali, detti anche "criteri di ecclesialità". » | |
(Christifideles Laici 30)
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Vengono enunciati quattro criteri di ecclesialità:
- Il primato dato alla vocazione di ogni cristiano alla santità. Le aggregazioni di fedeli sono chiamate ad essere sempre più strumento di santità nella Chiesa.
- La responsabilità di confessare la fede cattolica, in obbedienza al Magistero della Chiesa.
- La testimonianza di una comunione salda e convinta, in relazione filiale con il Papa, "perpetuo e visibile centro dell'unità della Chiesa universale"[3], e con il Vescovo "principio visibile e fondamento dell'unità"[4] della Chiesa particolare.
- La conformità e la partecipazione al fine apostolico della Chiesa, ossia l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza.
Associazioni e Movimenti Ecclesiali
Associazioni e Movimenti Ecclesiali si differenziano tra di loro. Non esistendo attualmente un "contenitore giuridico" unico per l'attuale configurazione dei maggiori Movimenti o Associazioni. Inizialmente associazioni e movimenti si costituiscono come Associazione Privata di Fedeli di diritto diocesano, per poi essere riconosciute come Associazione Internazionale Privata di Fedeli se approvate dal Pontificio Consiglio per i Laici, non escludendo la possibilità di avere un ramo sociale che opera attraverso una "Fondazione", "Cooperative Sociali", "Associazioni Onlus" (no profit a livello nazionale) o "ONG" (Organizzazioni non governative a livello internazionale) e altri possibili soggetti giuridici specifici per gli ambiti in cui operano.
Tenuto conto dell'attuale ordinamento giuridico, le comunità o associazioni costituitesi come Associazione Privata di Fedeli si differenziano dalle Associazioni Pubbliche di Fedeli per avere più sviluppato il ramo laicale, e pertanto per un impegno o consacrazione in forma privata e non pubblica, caratteristica invece degli ordini religiosi, ovvero le promesse pubbliche (Ordo Virginum e Comunità che comprendono più stati vocazionali ma hanno più sviluppato un ramo con promesse pubbliche o "voti").
Associazioni
Le Associazioni hanno una conformazione più orientata alla formalità: organi associativi articolati, metodo democratico di elezione dei responsabili, durata stabilita delle cariche associative. Sono orientate più verso compiti ecclesiali.
Le principali Associazioni Cattoliche Italiane (in ordine alfabetico):
- Azione Cattolica, fondata nel 1867; conta circa 400.000 aderenti.
- Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes ed ai Santuari Internazionali (UNITALSI), costituita nel 1903.
- Milizia dell'Immacolata, associazione di diritto Pontificio fondata da San Massimiliano Maria Kolbe il 16 Ottobre 1917.
- Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani (ACLI), fondata nel 1944 da Achille Grandi (1883-1946); conta circa 950.000 aderenti.
- Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (UCID), costituita nel 1947.
- Comunione e Liberazione: nato in Italia, fondato da don Luigi Giussani (1922-2005) nel 1954/1969. Conta più di 100.000 aderenti in Italia, più di 50.000 in Brasile ed è presente in più di 80 paesi.
- Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo, fondata nel 1967 con Statuto approvato dalla CEI nel 2002; gl'incontri seguono lo stile delle prime comunità cristiane descritte nelle Lettere paoline (cf 1Cor 14,26; Ef 5,18-20): apostolato missionario e annuncio kerigmatico coi quali i partecipanti, in base al sacerdozio comune dei fedeli, son condotti a un incontro con Gesù, tramite anche testimonianze personali. Conta circa 150.000 aderenti in Italia. (Sito ufficiale).
- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel 1968.
- Comunità di Sant'Egidio: nata in Italia, fondata da Andrea Riccardi (1950) nel 1968. Conta 40.000 aderenti in Italia, 8.000 dei quali vive e opera a Roma e 50.000 in tutto il mondo.
- Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), nata nel 1974 dalla fusione dell'Associazione Scouts Cattolici Italiani (ASCI) con l'Associazione Guide Italiane (AGI); conta circa 180.000 soci.
- Associazione di Volontariato onlus Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante nel 1993.
Movimenti ecclesiali
I Movimenti Ecclesiali hanno invece un carattere meno formale. Normalmente nascono per il carisma di un fondatore, che normalmente ne rimane il leader fino alla morte. Sviluppano specifiche spiritualità.
I principali Movimenti Ecclesiali Cattolici:
- Movimento dei Focolari (Opera di Maria): nato in Italia, fondato da Chiara Lubich (1920-2008) nel 1943. Conta 580.000 aderenti in Italia ed è presente in tutto il mondo.
- Cammino Neocatecumenale: nato in Spagna, fondato da Kiko Argüello e da Carmen Hernández nel 1964/1970. Conta 250.000 aderenti in Italia e circa 1 milione in tutto il mondo.
- Comunità Nuovi Orizzonti: nata in Italia, fondata da Chiara Amirante, nel 1997[5]; conta migliaia di simpatizzanti, 500 membri con impegni di povertà, castità, obbedienza e gioia, 20.000 collaboratori e 150.000 "Cavalieri della Luce" impegnati nella "nuova evangelizzazione" e nell'evangelizzazione di strada.
- Movimento Cristiano Lavoratori, fondata nel 1970/1972; conta circa 280.000 aderenti.
- Movimento Salesiano: nato in Italia, fondato da san Giovanni Bosco nel 1859. Conta più di 400.000 membri nel Mondo.
- Rinnovamento Carismatico Cattolico: fondato nel 1967 negli USA, ha omologhi in ambito protestante. È presente in Italia e in tutto il mondo, specialmente negli USA.
- Comunità di Taizé: nato in Francia da frère Roger Schutz (1915-2005) nel 1940. Conta decine di migliaia di aderenti in tutta Europa.
- Legionari di Cristo: nato in Messico, fondato da padre Marcial Maciel (1920-2008) nel 1941. Conta circa 65.000 aderenti in tutto il mondo, di cui 650 sacerdoti e 2.500 seminaristi.
- Luce e Vita (Chiesa Viva o Oasi): nato in Polonia, fondato da padre Franciszek Blachnicki (1921-1987) nel 1954/1976. Conta decine di migliaia di aderenti quasi tutti in Polonia.
- Conferenza Internazionale Cattolica dello Scautismo (CICS): riunisce tutte le associazioni scout di ispirazione cattolica aderenti all'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (OMMS).
- Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo (CICG): riunisce tutte le associazioni di guide di ispirazione cattolica aderenti all'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (AMGE).
- Movimento Studenti Cattolici: nato in Italia, fondato da Fratel Giuseppe Lazzaro nel 1980. Conta migliaia di aderenti in Italia.
- Pax Christi è un movimento internazionale cattolico per la Pace. La sezione italiana conta circa 1000 aderenti sparsi in tutta la penisola.Nacque nel 1954, per opera di mons. Montini della Segreteria di Stato Vaticana; il primo segretario nazionale fu mons. Vallainc, ed il primo presidente fu mons. Carlo Rossi, vescovo di Biella.
Note | |
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Voci correlate | |