Pontificio Seminario Romano Maggiore

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Pontificio Seminario Romano Maggiore è il seminario a servizio della Diocesi di Roma nel quale, attraverso l'esperienza della vita comune, la Chiesa si occupa della formazione dei candidati al sacerdozio della diocesi di Roma o provenienti dalle altre diocesi in Italia e dall'estero, favorendo una specializzazione nelle discipline teologiche, canoniche e filosofiche presso le Università Pontificie.

La sede attuale

Per volontà di Pio X, il Pontificio Seminario Romano Maggiore si trova al civico 4 in Piazza San Giovanni in Laterano, dove nel grande edificio appositamente fatto costruire presso la Basilica di San Giovanni al Laterano, furono riuniti i vari seminari e collegi ecclesiastici di Roma dal novembre 1913. Pio X, preoccupato delle deviazioni teoriche e pratiche, individuate nel termine storico di Modernismo, si prodigò al fine di preservare da cattivi comportamenti il campo di insegnamento dei futuri sacerdoti, posti sotto la vigile cura della Chiesa. Indetta sin dal 1904 la Visita Apostolica alle diocesi d'Italia, emerse che molte regioni italiane erano carenti dei mezzi necessari alla cura degli aspiranti a causa delle ridotte dimensioni delle diocesi.

Nell'allocuzione ai Vescovi convenuti a Roma nel 1904 per le feste cinquantenarie della definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione di Maria, Pio X aveva denunciato che:

« troppo spira sul mondo un soffio d'indipendenza mortifero per le anime e questa indipendenza si è introdotta anche nel Santuario; indipendenza non solo riguardo all'autorità, ma altresì riguardo alla dottrina »
(Pio X, dall'allocuzione ai vescovi - Roma, 1904 [1])

Con la stessa apostolica sollecitudine pubblicava il 28 luglio 1906 la Lettera Enciclica Pieni l'animo per arginare

« ...lo spirito d'insubordinazione e d'indipendenza che si manifesta qua e là in mezzo al clero... un'atmosfera di veleno corrompe largamente gli animi ai nostri giorni...e soprattutto fra i giovani Sacerdoti sì funesto spirito va menando guasto... e si va facendo propaganda più o meno occulta fra coloro, che nei recinti dei Seminari si preparano al Sacerdozio. »
(Pio X, dalla Lettera Enciclica "Pieni l'animo" - Roma, 28 luglio 1906)

Pubblicò un primo breve Programma Generale di Studi che porta la data del 5 maggio 1907.

Contemporaneamente alla riforma interna si preparava per tutti i Seminari, un programma di modifica strutturale esteriore convinto della necessità e dell'urgenza di "concentrazione" dei seminari. Col Chirografo del 16 gennaio 1905 dispose infatti il concentramento in un unico Seminario dei Seminari italiani esistenti nella città di Roma. Precedentemente con lettera del 5 maggio 1904 al Cardinale Vicario Pietro Respighi Pio X aveva già chiesto che:

« Tutti i chierici tanto dell'Urbe come delle diocesi d'Italia, qui inviati, dovranno da quella data essere convittori in un Seminario o Collegio ecclesiastico; gli studenti esterni abiteranno nei Collegi delle rispettive nazioni, o, in mancanza, in altro Istituto ecclesiastico »
(Pio X lettera al Cardinale Vicario, 5 maggio 1904)

A prova di quanto Pio X desiderasse la santificazione del clero riamane monumento immortale la paterna Esortazione Haerent Animo del 4 agosto 1908[2]. Dopo solo pochi anni, nel 1912, per volontà espressa di Pio X, venivano emanate disposizioni complementari del Programma e in parte sostitutive che stabilivano tra l'altro, che le scuole dovevano essere interne. La Costituzione Apostolica In praecipuis[3] del 28 giugno 1913 stabilì che:

« Le attuali deputazioni del seminario Romano e del seminario Vaticano, del seminario dei Ss. Ambrogio e Carlo e del collegio Leoniano, per il nuovo ordinamento dei seminari italiani in Roma, cessano dal loro ufficio, onde dar luogo alle nuove disposizioni...

Il seminario maggiore al Laterano il minore al Vaticano e il collegio Leoniano, avranno ciascuno un Rettore, un Direttore spirituale, un Vice-rettore e un Economo propri. Il seminario Romano maggiore al Laterano e il collegio Leoniano avranno un Prefetto degli studi comune... Il seminario Romano minore al Vaticano avrà un Preside degli studi suo particolare con le attribuzioni proprie a questo officio. »

(Pio X dalla Costituzione In praecipuis del 28 giugno 1913)

Un giorno, a chi deplorava gli insulti lanciati al Papa da uno spirito ribelle, rispose con sorriso benevolo:

« Via, dopo tutto, non ha ammesso che sono un buon prete? Questa è l'unica lode ch'io abbia mai apprezzato... Dovete essere santi - diceva ai Seminaristi - di una santità non dimezzata ma piena, né comune ma speciale... Badate a non essere attratti dal demonio della scienza falsa, ché, senza che ve ne avvediate, sarete trascinati in estrema rovina. »
(Pio X dalla relazione del Cardinale Carlo Confalonieri)

La Costituzione Apostolica Susceptum inde[4] del 25 marzo 1914, da considerarsi la magna carta dei Seminari regionali, emanata mesi prima della morte del Pontefice, fu l'autentico suggello della sua strenua opera di riforma. I cambiamenti introdotti segnarono per il Seminario una svolta strutturale in riferimento all'organizzazione degli studi e alla disciplina.

Rettori

...

. . . 

Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Collegio Romano

Fin dal 1457 esisteva a Roma il Collegio Capranica, dal nome del "casato" del suo fondatore, il cardinale Domenico Capranica, per assicurare ai giovani meno abbienti della città una formazione adeguata al sacerdozio. La gestione era affidata all'Arciconfraternita del "Santissimo Salvatore ad Sancta Sanctorum" mentre gli studenti frequentavano il corso di teologia presso l'Università la Sapienza.

Il Seminario Romano venne formalmente eretto il 1º febbraio 1565 a seguito del Concilio di Trento che stabilì col canone XVIII sul sacramento dell'ordine l'istituzione dei seminari per la formazione sacerdotale. Venne emanato il decreto "De reformatione" che imponeva l'istituzione di un Seminario, per ogni singola diocesi. 

Per la diocesi di Roma fu istituita una commissione di studio inizialmente di cinque cardinali, tra cui il cardinale Carlo Borromeo. Papa Pio IV decise la collocazione del seminario a Palazzo Pallavicini in Campo Marzio. Fu la prima sede, ma nel corso dei secoli, prima della sede attuale, i traslochi furono numerosi. La gestione fu affidata da subito alla Compagnia di Gesù fino alla chiusura del Seminario del 7 settembre 1772. Il 1º novembre 1774, dopo la soppressione della Compagnia del 21 luglio 1773, il Seminario fu riaperto sotto la nuova gestione affidata a sacerdoti diocesani, ponendosi in discontinuità più formale che sostanziale con le grandi linee tracciate dai gesuiti; fino al 1931 con la denominazione Seminario Romano fu prevista la presenza di un istituto superiore di studi teologici, l'attuale Pontificia Università Lateranense.

Il 4 novembre 1824 Leone XII trasferì, con il Breve Recolentes del 10 aprile 1823, il Seminario Romano nei palazzi del "Sant'Apollinare". Con Pio IX le scuole del Seminario Romano ebbero un particolare sviluppo nell'ambito degli studi giuridici: nel 1853 al seminario Romano affiancò il Seminario Pio, destinato agli alunni delle diocesi dello Stato Pontificio. Dal 1913 il Seminario Pio fu inglobato al Seminario Romano.

Nel 1916 il quadro della Madonna della Fiducia fu posto nella nuova cappella del Seminario e nel maggio dell'anno seguente fu fatto voto affinché tutti i seminaristi partiti per il fronte potessero tornare sani e salvi a casa. La cappella e la devozione rimasero presenti anche nel Pontificio Seminario Romano Maggiore fino agli anni successivi al Concilio Vaticano II.

Note
  1. Discorso del Santo Padre Pio X - Allocuzione ai Vescovi
  2. Pio X al clero cattolico in occasione del 50º anniversario del suo sacerdozio
  3. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1913, op. cit., p.p 297-300
  4. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1914, op. cit., p.p 213-218
Bibliografia

Carlo Confalonieri, "Pio X e i seminari" - Commemorazione tenuta il 5 giugno 1951, in occasione del III convegno dei Superiori e Professori dei Seminari Regionali e Maggiori d'Italia svoltosi dal 4 al 6 giugno 1951 a Roma;

Collegamenti esterni