Domenico Capranica
Domenico Capranica[1] (Capranica Prenestina, 31 maggio 1400; † Roma, 14 agosto 1458) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Domenico nacque a Capranica Prenestina, feudo della famiglia Colonna, nel Lazio dal nobilis romanus Niccolò (Cola), morto nel 1438 e da una Iacobella (Iacovella), morta nello stesso anno del marito, di cui si ignora il casato. Il fratello maggiore Paolo[3], fu arcivescovo di Benevento, mentre il minore Angelo fu pure cardinale.
Formazione
Dopo la conclusione dei primi studi di grammatica e umanistica, fu mandato da Paolo, all'età di quindici anni, all'università di Padova, dove iniziò gli studi di giurisprudenza, poi frequentò quella di Bologna, dove fu suo maestro Giovanni (Nicoletti) da Imola, professore di diritto canonico e civile.
In quel periodo il Capranica si incontrò a Mantova con papa Martino V che tornava dal concilio di Costanza, il quale gli conferì dei benefici.
Episcopato
Nel 1423 divenne chierico di Camera e fu nominato vescovo di Fermo l'anno seguente. Il 14 novembre 1423 fu mandato, assieme al maestro generale dei domenicani, Leonardo Dati, a Siena, per promuovere lo scioglimento del concilio ivi riunito, pericoloso dal punto di vista della politica ecclesiastica. Il concilio infatti si sciolse, dopo una seduta segreta del 19 febbraio, con una dichiarazione datata al 26 febbraio 1424.
Nel 1426 fu nominato governatore di Forlì, Imola e Cervia. Nell'agosto 1428, governatore di Bologna che si era ribellata al dominio pontificio. Per sottomettere i ribelli, il Capranica raccolse massicci contingenti di truppe, isolando la città con l'occupazione dei castelli nei dintorni. Ma il suo atteggiamento duro e intransigente indusse il papa, interessato a concludere al più presto la pace, a sostituirlo con il più moderato cardinale Lucido Conti.
Cardinalato
Fu creato in segreto da papa Martino V, nel concistoro segreto del 23 luglio 1423. Amministratore apostolico della sede di Fermo, l'8 novembre 1430, occupò la carica fino alla sua morte. Legato di Perugia e del ducato di Spoleto nel 1430; il cappello rosso non gli fu inviato perché l'usanza dell'epoca era che venisse inviato solo ai cardinali che occupavano legazioni di prima classe e Perugia non era tale.
Non poté partecipare al conclave del 1431, che elesse papa Eugenio IV, perché le cerimonie della sua investitura cardinalizia (l'apertura della bocca, che gli permetteva di votare nei concistori e nei conclavi) non erano state eseguita; tornò a Perugia; papa Eugenio IV, informato erroneamente, si rifiutò di ammetterlo come cardinale.
Capranica si recò, nella primavera del 1432, al concilio di Basilea per difendere il suo titolo e chiedere al concilio di pronunciarsi in suo favore; il vescovo di Valva amministrò la sua sede durante questo periodo.
Fu finalmente ammesso dal papa il 30 aprile 1434, Capranica fu ricevuto in udienza dal pontefice a Firenze l'8 luglio di quell'anno. Nominato nuovamente legato a Perugia. Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio nel 1438 e ancora dieci anno dopo.
Nel 1438, papa Eugenio IV, lo inviò al concilio di Ferrara, con l'incarico speciale di trattare con i vescovi e i teologi greci la riunione delle Chiese d'Oriente e d'Occidente.
Commendatario del monastero cistercense di san Salvatore di Settimo, diocesi di Ferentino; si dimise dalla carica il 23 aprile 1441.
Nominato legato nelle Marca anconitana; partì per la sua legazione il 10 settembre 1443 e tornò a Roma il 17 novembre 1444 e fu ricevuto dal papa in pubblico concistoro.
Scelse il titolo di santa Croce in Gerusalemme, mantenendo il diaconato in commendam fino alla sua morte. Fu di nuovamente legato a Perugia dal 1444 al 1446.
Partecipò al conclave del 1447, che elesse papa Niccolò V. Nominato nuovamente legato nelle Marca anconitana dal nuovo papa il 19 aprile 1447; partì per la sua legazione il 5 maggio successivo; tornò a Roma il 17 dicembre dello stesso anno.
Nel 1447 divenne arciprete della basilica patriarcale del Laterano. Nominato penitenziere maggiore nel 1449.
Partecipò al concistoro segreto del 27 ottobre 1451. Nominato legato presso il re Alfonso V d'Aragona, re di Napoli; lasciò Roma il 18 luglio 1453, per convincere il sovrano a sostenere una guerra santa dopo la caduta di Costantinopoli.
Partecipò al conclave del 1455, che elesse papa Callisto III e al concistoro pubblico del 17 novembre 1456. Fu cardinale protettore dell'Ordine dei frati minori. Ebbe contatti epistolari con Giovanni da Capestrano, futuro santo. Rimase a Roma durante la peste del 1456. Fondò l'Almo Collegio Capranica, inizialmente ospitato nel suo palazzo romano, il 5 gennaio 1457; ne preparò le costituzioni e donò la sua biblioteca di 2000 volumi, che fu ampliata da suo fratello Angelo, futuro cardinale.
Fu molto caritatevole e un abile diplomatico. Fu un noto scrittore; tra le sue opere ci sono "Il governo del pontificato" e "L'arte del ben morire (Ars moriendi) pubblicato nel 1487.
Morte
Il Capranica fu uno dei possibili candidati al papato, quando Callisto III morì il 6 agosto 1458. Milano in particolare e anche Napoli favorivano la sua candidatura. Ma nella notte tra il 13 e il 14 agosto il Capranica, già da tempo indebolito da malattie, fu colpito da una violenta febbre che nel pomeriggio del 14 lo portò alla tomba. Fu sepolto nella chiesa domenicana di santa Maria sopra Minerva, dove il fratello, il cardinale Angelo, gli fece erigere un dignitoso monumento.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Fermo | Successore: | |
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Giacomo Migliorati (amministratore apostolico) |
3 dicembre 1425-8 novembre 1430 | sé stesso come amministratore apostolico |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata | Successore: | |
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Antoine de Challant (obbedienza avignonese) |
8 novembre 1430-14 agosto 1458 Diaconia in commendam dal 9 maggio 1443 |
Rodrigo Borgia |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Fermo | Successore: | |
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sé stesso come vescovo | 8 novembre 1430-1º gennaio 1432 | Bartolomeo Vinci (vescovo) |
I |
| |||
Bartolomeo Vinci (vescovo) |
11 febbraio 1434-14 agosto 1458 | Nicola Capranica (vescovo) |
II |
Predecessore: | Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria | Successore: | |
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Pietro Donà legato a latere |
1º luglio 1430-20 luglio 1431 | Giordano Orsini | I |
| |||
Gaspare de Diano | 11 dicembre 1444-31 agosto 1446 | Berardo Eroli | II |
Predecessore: | Camerlengo del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
---|---|---|---|
Angelotto Fosco | 9 settembre 1438-1º gennaio 1439 | Prospero Colonna | I |
| |||
Giorgio Fieschi | 7 ottobre 1448-27 ottobre 1449 | Astorgio Agnesi | II |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme | Successore: | |
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Niccolò Albergati, O.Cart. | 9 maggio 1443-14 agosto 1458 | Angelo Capranica |
Predecessore: | Legato apostolico della Marca Anconitana | Successore: | |
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Ludovico Scarampi Mezzarota | 25 gennaio 1446-1º gennaio 1448 | Filippo Calandrini |
Predecessore: | Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano | Successore: | |
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Antão Martins de Chaves | 6 luglio 1447-14 agosto 1458 | Prospero Colonna |
Predecessore: | Penitenziere Maggiore | Successore: | |
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Giovanni Berardi | 21 gennaio 1449-14 agosto 1458 | Filippo Calandrini |
Predecessore: | Cardinale protopresbitero | Successore: | |
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Louis Aleman | 16 settembre 1450-14 agosto 1458 | Peter von Schaumberg |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Cardinali creati in segreto
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