Repositorio
Il repositorio è una custodia per l'Eucarestia usata in particolari occasioni liturgiche.
Il termine repositorio deriva dal latino repositorium, che significa "ripositoglio".
Il repositorio viene anche detto con termine improprio, ma in ogni caso non preferibile all'altro, sepolcro o urna del Giovedì Santo.
Il repositorio, adottato ogni volta non sia possibile conservare l'Eucarestia nel tabernacolo, è d'obbligo dal Giovedì al Venerdì della Settimana Santa.
Durante la Messa del Giovedì Santo vengono consacrate le ostie per i malati e due, l'una da consumare, l'altra da riporre il giorno seguente in cui non è permesso consacrare. L'ostia è quindi messa nel calice, coperto dalla palla, dalla patena e dal velo bianco legato intorno al nodo, per essere collocata nell'urna chiusa a chiave ed esposta in una cappella parata di rosso, con addobbi di fiori e candele (con il termine repositorio s'intende tutto l'apparato). Al termine dell'esposizione, l'ostia viene consumata durante la Messa del Venerdì Santo. La Chiesa, con questo rito molto antico avrebbe voluto rappresentare anticipatamente la sepoltura del Signore nel giorno in cui si celebra l'istituzione dell'Eucarestia.
Storia e descrizione
I recipienti utilizzati per questa specifica funzione non dovevano inizialmente avere una particolare tipologia, anche se, in alcune zone, il rito era legato a caratteristiche forme liturgiche.
Dopo il Concilio di Trento (1545 - 1563), la tipologia s'indirizza verso quella dell'urna di forma trapezoidale che si apre con uno sportello di tale altezza da consentire una facile sistemazione del calice; il coperchio è normalmente dipinto e dorato con intagli ornamentali e simboli eucaristici o della Passione (pellicano, agnello mistico, strumenti della Crocifissione), sormontato dal globo con la croce.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Repositorio (fine XVI - inizi XVII secolo), in legno scolpito e dipinto con oblò in vetro, di ambito napoletano, conservato presso il Museo Diocesano di Barletta.
- Repositorio nero (XIX secolo), in legno scolpito e dipinto con applicazioni in argento sbalzato e cesellato, conservato presso il Museo Diocesano di Barletta.
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