San Luigi Orione
San Luigi Orione, F.D.P. Presbitero | |
---|---|
Santo | |
Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza | |
Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Pontecurone 23 giugno 1872 |
Morte | Sanremo 12 marzo 1940 |
Sepoltura | Santuario della Madonna della Guardia, Tortona. |
Ordinazione presbiterale | 13 aprile 1895 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 26 ottobre 1980, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 16 maggio 2004, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 12 marzo |
Altre ricorrenze | 16 maggio (Piccola Opera della Divina Provvidenza) e Rito Ambrosiano |
Santuario principale | Santuario di Nostra Signora della Guardia (Tortona) |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it Scheda nel sito della diocesi o congregazione |
Nel Martirologio Romano, 12 marzo, n. 14 (nel Rito Ambrosiano il 16 maggio):
|
San Luigi Orione (Pontecurone, 23 giugno 1872; † Sanremo, 12 marzo 1940) è stato un presbitero e fondatore italiano della Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Biografia
La formazione e l'incontro con don Bosco
Il 14 settembre 1885 entrò tra i Francescani di Voghera, ma nel giugno 1886 ne venne dimesso a causa di una grave malattia per la quale rischiò la morte. Il 4 ottobre 1886 divenne allievo nell'Oratorio di Valdocco a Torino, dove rimase tre anni. Venne notato da san Giovanni Bosco che lo annoverò tra i suoi prediletti. Il 16 ottobre 1889 entrò nel seminario di Tortona, dove gli venne anche affidato il compito di custodire in Duomo. Il 2 marzo 1892 iniziò l'apostolato per la gioventù. Il 3 luglio dello stesso anno inaugurò l'Oratorio san Luigi. A ventun anni, il 15 ottobre 1893, aprì un collegio nel rione san Bernardino di Tortona.
Zelante sacerdote
Fu ordinato sacerdote il 13 aprile 1895.
A partire dal 1899 cominciò a raccogliere intorno a sé un primo gruppo di sacerdoti e chierici che andranno a costituire la Piccola Opera della Divina Provvidenza, approvata dal vescovo diocesano nel 1903. Fervido ammiratore del beato Antonio Rosmini, le prime Costituzioni manoscritte dell'Opera, del 1904, "ricalcano e meglio sarebbe dire copiano la Regola dell'Istituto della Carità fondato dal Rosmini e approvata nel 1839"[1]. Accanto a questa opera volle anche costituire un ramo di religiosi contemplativi, chiamati gli Eremiti della Divina Provvidenza: con la vestizione dei primi tre eremiti, a Stazzano, il 30 luglio 1899, Don Orione diede avvio alla famiglia degli Eremiti.
Nel 1908 si recò a Messina e Reggio Calabria devastate dal terremoto per partecipare agli aiuti; lì si dedicò per tre anni soprattutto alla cura degli orfani. In particolare, a Reggio Calabria contribuì alla nascita del santuario di sant'Antonio. Aiutò in egual modo i terremotati della Marsica nel 1915. Nello stesso anno fondò la Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità.
Nel frattempo, nel 1909, era riuscito a portare i conforti della religione cattolica all'ex Presidente del Consiglio Alessandro Fortis, raggiungendolo travestito da infermiere, in quanto Fortis era un notorio massone[2].
Al termine della prima guerra mondiale cominciò la fase di espansione dell'opera orionina: fondazione di collegi, di colonie agricole e di opere caritative e assistenziali sia in Italia (Milano, Genova, Roma) sia nel mondo (Buenos Aires, San Paolo del Brasile, Santiago del Cile). Inviò missionari in Brasile (1913), Argentina e Uruguay (1921), in Palestina (1921), in Polonia (1923), a Rodi (1925), negli Stati Uniti d'America (1934), in Inghilterra (1935), in Albania (1936). Egli stesso, nel 1921-1922 e nel 1934-1937, si recò in visita missionaria nell'America Latina, in Argentina, Brasile, Cile, Uruguay.
Fondò inoltre il santuario di Nostra Signora della Guardia a Tortona, in provincia di Alessandria (1931) e quello della Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico, presso Pavia (1938).
Il miracolo per la canonizzazione
Per la canonizzazione del beato Luigi Orione, la Chiesa cattolica ha ritenuto miracolosa la guarigione di Pierino Penacca, guarito nel 1991 da un tumore maligno.
Nel 1990 Pietro Penacca, di 78 anni, abitante a Momperone, in provincia di Alessandria, fu ricoverato all'Ospedale San Raffaele di Milano, dove gli fu diagnosticato un carcinoma ai polmoni. I medici dissero che, a causa dell'età avanzata, non erano consigliabili né un intervento chirurgico né la chemioterapia. I familiari, ai primi di gennaio 1991, si rivolsero all'intercessione di don Orione e il malato, nel giro di una settimana, guarì completamente. Dopo la guarigione, Penacca è vissuto per altri dodici anni, lavorando nei campi e come falegname. È morto di vecchiaia nel 2001.
Il caso, dopo il processo diocesano, durato dal 4 gennaio al 12 marzo 1999, fu sottoposto alla Congregazione per le Cause dei Santi che, il 7 luglio 2003, promulgò il decreto sul miracolo, dichiarando l'inspiegabilità della guarigione, rapida, completa e duratura.[3]
Opere di don Orione
Don Orione non pubblicò alcun libro in vita, ma scrisse moltissimo e alcune raccolte di suoi appunti, lettere e scritti vari sono state pubblicate postume:
- Nel nome della divina provvidenza, 1995;
- Ho aperto le braccia e il cuore, 2001;
- Meditazioni sul Vangelo. Dagli scritti e dalla parola, 2004.
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Italiani del XIX secolo
- Italiani del XX secolo
- Santi e beati del martirologio del 12 marzo
- Presbiteri ordinati nel 1895
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri italiani del XX secolo
- Presbiteri del XX secolo
- Beati proclamati nel 1980
- Beati proclamati da Giovanni Paolo II
- Santi canonizzati nel 2004
- Santi canonizzati da Giovanni Paolo II
- Tutti i Santi
- Santi italiani
- Santi del XIX secolo
- Santi italiani del XX secolo
- Santi del XX secolo
- Biografie
- Fondatori per nome
- Presbiteri italiani
- Fondatori italiani
- Nati nel 1872
- Nati il 23 giugno
- Nati nel XIX secolo
- Morti nel 1940
- Morti il 12 marzo
- Fondatori di istituti di vita consacrata e società di vita apostolica