San Turibio de Mogrovejo

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San Turibio de Mogrovejo
Arcivescovo
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battezzato Alfonso
Santo
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San Turibio de Mogrovejo
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 67 anni
Nascita Mayorga
16 novembre 1538
Morte Saña
23 marzo 1606
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile 12 maggio 1581
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Incarichi ricoperti Arcivescovo metropolita di Lima
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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Extra San Turibio de Mogrovejo
Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 2 luglio 1679, da Innocenzo XI
Canonizzazione 10 dicembre 1726, da Benedetto XIII
Ricorrenza 23 marzo
Altre ricorrenze 19 febbraio nel Rito Ambrosiano
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Vescovi sudamericani, indios
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 23 marzo, n. 1 (19 febbraio nel Rito Ambrosiano):
« San Turibio di Mogrovejo, vescovo di Lima: laico originario della Spagna, esperto di diritto, eletto a questa sede andò in America; mosso da ardente zelo apostolico, visitò più volte, spesso a piedi, la sua vasta diocesi provvedendo assiduamente al gregge a lui affidato; debellò con dei sinodi gli abusi e gli scandali nel clero; catechizzò e convertì gli indigeni, finché a Sanna in Perù trovò l'estremo riposo. »

San Turibio de Mogrovejo, battezzato Alfonso detto anche Toribio (Mayorga, 16 novembre 1538; † Saña, 23 marzo 1606) è stato un arcivescovo spagnolo. Fu docente di giurisprudenza a Salamanca, inquisitore a Granada e arcivescovo di Lima per volere di re Filippo II di Spagna: nel 1726 è stato proclamato santo da papa Benedetto XIII.

Biografia

Sebastiano Conca, San Turibio divide l'acqua di un fiume (post 1726), [1] olio su tela; Piacenza, Galleria Alberoni

Figlio secondogenito di Luis Alfonso, signore di Mogrovejo e di Ana de Robles y Moran. Studiò diritto canonico a Valladolid e presso l'Università di Salamanca, dove rimase come docente anche dopo la laurea. Filippo II, nonostante fosse ancora un laico, nel febbraio 1571 lo mise a capo del tribunale dell'Inquisizione di Granada.

Nel maggio 1579 il sovrano lo designò arcivescovo di Lima, chiamata allora Ciudad de Los Reyes, la città fondata da Francisco Pizarro nel 1535 nella colonia spagnola del Perù e papa Gregorio XIII confermò la nomina eleggendolo successore di Jerónimo de Loayza.

Ricevuta a Siviglia la consacrazione episcopale, il 12 maggio 1581 Turibio de Mogrovejo prese possesso della sua sede vescovile. Prese ben presto coscienza delle terribili realtà sociali in cui si trova gran parte della popolazione autoctona e degli schiavi che in gran numero sono fatti venire dall'Africa, Turibio incominciò immediatamente a lavorare. Tra il maggio 1581 e il 1583 realizzò al sua prima visita pastorale nell'area compresa tra Tlima, Naxca e Huanuco. In quel periodo tenne il suo primo sinodo locale dal 24 febbraio all'8 marzo 1582. Nel 1583 tenne il III Concilio di Lima[2].

La seconda visita pastorale durò sei anni dal 1593 al 1597, durante questa missione cresimò la giovane Isabel Oliva, futura Santa Rosa da Lima. Non riuscì a portare a termine la terza visita iniziata nel 1606. Tenne altri due sinodi provinciali nel 1591 e nel 1601 e dodici sinodi diocesani, tenuti non solo a Lima a in località dove si trovava in visita. Curò la pubblicazione del catechismo in spagnolo, quechua e aymara e fondò a Lima il primo seminario di tutta l'America Latina (1591).

La sua intensa attività pastorale presso il popolo suscitarono scandalo presso le autorità locali. Il viceré Francisco de Toledo, ebbe modo di lamentarsi del comportamento del prelato presso il Consiglio delle Indie. Non fu solo il rigore riformatore di Turibio a causare imbarazzo, ma anche la sua lontananza fisica, che riduceva il fasto della vita sociale della capitale. A quei tempi un arcivescovo era anzitutto un personaggio di corte.

Ebbe l'inestimabile soddisfazione di convertire migliaia di indigeni, meticci e schiavi africani e di cresimare, oltre alla già citata Santa Rosa di Lima anche San Martino de Porres.

La morte lo colse nel corso della sua ultima visita pastorale, in una povera cappella a quasi 500 chilometri da Lima. Il corpo di Turibio fu trasportato l'anno successivo alla morte, ancora incorrotto, nella cattedrale di Lima.

Il 10 maggio 1983 con la Lettera Apostolica Sanctum Turibium Giovanni Paolo II lo proclamò Santo Patrono dell'Episcopato Latino-Americano.

Note
  1. Una composizione che l'artista eseguì per la prima volta nel 1726, per celebrare la canonizzazione di Turibio e che replicò poi in diverse occasioni
  2. (EN) Edward H. Landon, A Manual of Councils of the Holy Catholic Church, John Grant, Edimburgo 1909, vol. 1, p. 342, online
Bibliografia
  • Toribio Alfonso de Mogrovejo, in Il Grande libro dei Santi, s.v., 1998, vol. 3, p. 1890 ss.